Domenica è letteralmente volata. La mia gioia iperattiva mista alla miriade di compiti hanno fatto in modo che le ore diventassero secondi.
Stefano non l'ho più sentito, d'altronde non ho neanche il suo numero di telefono, ma il cappello che ha lasciato sul mio divano mi ha fatta sentire vicina a lui.
Ora sono in metro e come ogni volta che mi trovo in questo posto comincio a ragionare e a preoccuparmi... e se davanti agli altri si comportasse diversamente? No, non credo, non è un ragazzo così debole... vero?
L'arrivo di Sofia mi distrae, è sempre più felice del suo neofidanzamento con Giulio e ne sono davvero contenta.
Giulio è un bravo ragazzo, è un vippino si, ma non gli importa molto della sua fama, esprime apertamente tutte le sue emozioni e questo lo rende un ragazzo davvero dolcissimo.
-Prossima fermata re Umberto, next stop re Umberto - ecco Rosy che mi dice che devo scendere. Ancora pochi minuti e lo rivedrò.
È incredibile la velocità con cui sta battendo il mio cuore ora. Mille idee passano per la mia testa ma non riesco a coglierne nessuna.... mi bacerà? Mi abbraccerà? Sarà tutto perfetto come l'altro giorno, vero?Imbocchiamo il vialetto della mia scuola e sento le mie mani ghiacciare per lo stress. Sofia per fortuna non si accorge di niente, sono come sempre invisibile.
Quando arrivo in prossimità dell'edificio alzo lo sguardo e, vedendolo in lontananza, tutto si calma di nuovo.
Lui è lì in tutta la sua bellezza mentre parla con Enrico. Ha una lunga camicia nera a scacchi rossi, pantaloni neri con risvoltini e bellissime All Stars in stile bandiera americana. È così bello, così fantastico! E l'altro giorno è venuto a casa mia e mi ha baciata e... ora stiamo insieme? Non lo so, credo di no, forse dovremmo parlarne, ma ora non mi importa di niente.
Scatto mentalmente una foto di quella figura così perfetta e mi faccio coraggio prendendo in mano il suo cappello. Sofia mi guarda stranita ma non me ne frega niente.
Avanzo verso i ragazzi e quando sono vicina a loro si voltano.
Stefano mi guarda e vedo nei suoi occhi la stessa dolcezza che avevano l'altra sera, poi si volta verso Enrico e dopo aver guardato per terra si rigira verso di me porgendomi uno sguardo diverso... triste/freddo/arreso/arrabbiato. Ho già capito cosa accadrà.
- Ti ho riportato il cappello - dico con un dolce sorriso e con voce tranquilla, mi sono già rassegnata.
E lui mi risponde, dicendo proprio quello che mi sarei aspettata, e quelle parole, seppur in un certo senso attese, fanno male, davvero tanto.
- Ah bene hai finito di fare la bambina finalmente!!!! Questa sfigata mi ha seguito sabato e mi ha rubato il cappello - dice togliendomi tutto ciò che mi era rimasto di lui dalle mani - mi chiedo come possa esistere gente così! - conclude rivolgendosi a Enrico che sta sorridendo.
- Be l'altra sera eri bellissima Bea - mi dice questo e vedo il volto di Stefano cambiare subito. Già, Stefano, c'è qualcuno che non si vergogna di me anche se è un vippino come te.
- Zitto stronzo - sbotta verso Enrico in un misto di gelosia e colpevolezza. Forse ha capito che dovrebbe non vergognarsi delle sue emozioni ma è troppo tardi.
Un qualche cosa di salato si avvicina all'angolo della mia bocca, sto piangendo e non me ne sono resa neanche conto.
È di nuovo quel dolore, quel dolore talmente tanto forte da portarmi a non voler più provare niente. Le lacrime scendono sul mio volto, ma il mio cuore è troppo distrutto per farmi male ora, tutto ritornerà oggi pomerggio.
Guardo ancora una volta il viso di quel ragazzo che mi sta distruggendo giorno dopo giorno e vedo le sue labbra muoversi in un 'sono un idiota'. Annuisco e me ne vado via continuando a piangere silenziosamente.
Sofia mi segue e quando siamo in classe mi abbraccia.
- Ma perché ci sei rimasta così male? Dai è un coglione! E poi cosa facevi con il suo cappello? - decido di raccontarle tutto.
- Lo capisco - mi risponde - il punto è che lui basa la sua vita sulla popolarita. E... se posso dire il mio parere... si è affezionato a te, questo credo che sia vero. Insomma non bacia una ragazza da una settimana, be esclusa te, e poi lo hanno notato tutti che è un po cambiato. Ma la fama continua a essere alla base della sua vita, comunque secondo me non devi disperarti, ha ancora tempo per cambiare... e una parte di me si sente di dirti che con il tempo capirà che sei davvero importante per lui... - il suo dicorso è talmente sconnesso che faccio fatica a seguirlo e poi non voglio crederle. Lui non cambierà mai per nessuna, tanto meno per una sfigata che conosce da poche settimane.
Per fortuna arriva il professore di Storia e io posso abbandonare le mie tristezze. Perché mi sono illusa che rimanesse tutto perfetto tra noi? Eppure sabato era tutto davvero così semplice, così fantastico.
Cosa farò ora? Devo lottare? O no? Nella mia vita non ho mai combattuto per niente se non per la scuola, ed è l'unico ambito in cui ho ottenuto qualcosa in effetti. Ma io voglio qualcosa da lui? Be si, questo mi pare assodato. Ma che fare? Il suo volto rassegnato, lui non vuole lottare. Ma è perché il premio sarei io o perché ha paura di combattere per qualcuno che si è rassegnato come lui?
Io voglio sperare che sia la secomda delle opzioni, perché nonostante tutto quello che mi ha detto io non mi dimenticherò mai tutto quello che mi ha detto l'altro giorno, gli ero mancata e aveva detto che l'idea di non baciarmi più lo faceva impazzire...
Io lotteró si, lotterò per il lui che solo io conosco. Per il lui che mi fa impazzire.
#spazioautrice
Ciao ragazzi!
Come va?
XOXO
C.
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YOU KNOW YOU LOVE ME (Wattys2016)
Любовные романыCosa succede quando la popolarità si scontra con l'impopolarità? Quando il profondo si scontra inevitabilmente con l'effimero? Gli opposti si attraggono, ma incontrandosi esplodono. L'amore della vita di una ragazza diventa all'improvviso realtà, tu...