YOU KNOW YOU LOVE ME (Wattys2016)

XVI CAPITOLO

STEFANO

L'altro giorno è stato tutto perfetto. Ho trovato il coraggio non so bene dove di presentarmi a casa sua e si era sistemato tutto. Mi aveva perdonato per la mia stupida battuta e per il fatto di averla definita noiosa. Ero pure riuscito a trovare le parole giuste per farle capire che per me era importante! Insomma, non sono stato a spiegarle che non riesco più a dormire perché passo le notti a pensare a lei e che mi fa schifo solo l'idea di baciare un'altra dopo aver baciato lei, però avevo sistemato tutto.

Ma poi, poi tutto è degradato ed è solo colpa mia. Perché sono così legato alla mia immagine? Perché non posso correre nella sua classe e baciarla davanti a tutti dicendole quanto è importante per me? E poi si è messo di mezzo pure quel coglione di Enrico! Anche lui riesce a dirle che è bella davanti agli altri.

Che poi è bella, è bellissima! Perché l'hanno classificata sfigata? Chi è quello stronzo? Sicuramente qualcuno che mi odia...

Sono costretto a scegliere: lei o la mia fama? Il mio probabile futuro o il mio stabile presente?

Ma perché le due cose devono collidere? Forse potrei farle coincidere per un po', ma poi tutto so già che andrebbe in rovina.

Sono qui ad aspettare il pullman da mezz'ora, oggi niente pranzo al Mac's. piove e fa freddo, e io sono triste, incommensurabilmente triste.

Qualcosa di caldo si posa sulla mia spalla e due morbide labbra dal sapor di fragola si posano sulle mie. Le riconosco subito, le riconoscerei tra mille.

BEATRICE

Lo vedo lì alla fermata del pullman mentre la pioggia gli scivola addosso.

Non so cosa faremo, ma so che io voglio provarci.

Avanzo verso di lui e gli poso una mano sulla spalla e senza aspettare la sua reazione lo bacio confortando entrambi. Ho già guardato intorno che non ci fosse nessuno quindi lui non ha niente da temere.

Le sue labbra morbide si staccano dalle mie, troppo presto.

- Non ti lascerò andar via – gli dico in un singhiozzo, le lacrime rigano di nuovo il mio volto.

- Bea, io... mi dispiace sono un tale coglione. Ma è che...

- Shh, ascolta. Io non voglio starti lontano okay? Potremmo – e ora che gli dico? Pensa, pensa, pensa! – potremmo avere una relazione, emm, segreta? – ma sono un genio!

Lui spalanca gli occhi e mi bacia ancora.

- Non so se funzionerà, anzi sono quasi certo che sia un grandissimo errore, ma ci sto – mi abbraccia e tutto torna a essere perfetto.

Noi da soli non siamo niente, siamo una secchiona perfettina che passa la sua vita a ricercare la profondità del pensiero, e un vippino troppo bello per pensare a quanto la sua anima sia fantastica.

Ma insieme, be... insieme siamo la perfezione.