XXXV CAPITOLO

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STEFANO

Bea se ne va e mi avvento su Nicolas come se non ci fosse un domani. Questo stronzo! Voleva proprio che lo picchiassi davanti a tutti, ma adesso non me ne frega niente della fama, Bea se n'è andata.

I bodyguard mi prelevano e mi accompagnano fuori dal locale proprio mentre un rigolo di sangue iniziava a colare dal naso di quella merda. Ho perso il controllo maledizione, ho perso tutto e non me ne sono neanche accorto.

Inizio a camminare per Torino senza una meta precisa e comincio a pensare a Bea. Starà male ora, starà soffrendo ma non potevo fare diversamente quando Nicolas ha minacciato di, di.... oh non voglio neanche pensarci.

Le invio un messaggio per dirle che la amo ancora, che mi dispiace. So che se tutto questo è incomprensibile per me per lei sembra una pazzia illogica, ma in realtà una logica c'è. Non velevo che lei si facesse del male.

Ma ora non mi risponde e sento una fitta al cuore, non mi ama? Ma che cazzo di problemi ho? Insomma l'ho appena lasciata. Ho appena lasciato l'unica cosa che avrei voluto avere al mio fianco per tutta la vita, merito un Nobel.

Fuori fa davvero freddo e mi accorgo subito di stare piangendo quando gocce calde scivolano sul mio volto. Non ho mai pianto in vita mia.

Invio ancora un ultimo messagio implorandola di non odiarmi e di chiamarmi, so che non ha senso dato che è tardi, ma ho così bisogno di sentire la sua dolce voce!

Per le tre del mattino arrivo a casa e mi chiudo in camera, ma dopo non appena un minuto arriva anche mia mamma, l'unica che in effetti potrebbe aiutarmi.

- Tutto bene caro? - mi chiede e io inizio a raccontarle tutto, dalla mia partenza per Londra a questa sera e inizio a sperare. Inizio a sperare che il mio amore capisca quello che è successo questa sera e che ritorni con me, lei d'altronde mi capisce sempre.

- Torna da lei, non se ne sarà neanche ancora accorta - dice mia mamma e penso che abbia ragione. Sono successe così in fretta tutte le cose, se forse Bea non fosse venuta in discoteca sta sera le cose sarebbero andate diversamente, ci avrei pensato su, ma sono stato costretto a scegliere.

Tento di addormentarmi in tutti i modi ma non ci riesco. Le minacce di Nicolas mi perseguitano, così come anche la sua chiamata dell'altra sera. Quel bastardo non aspettava altro, ma io non ho ancora perso, lo so.

Bea capirà, e se ho lei ho tutto.

BEATRICE

Ancora una volta la sveglia suona e mi ritrovo abbracciata al cuscino piangente. Non ho mai pianto così tanto in vita mia come in questi ultimi due mesi, o per tristezza o per felicità.

Fatico ancora a realizzare cosa sia successo ieri sera, era tutto uno scherzo vero? Io e Stefano stiamo ancora insieme giusto?

No non è giusto.

Non so perché, non so come, ma è così.

Accendo il telefono e mi ritrovo con tre messaggi di Stefano, ma che vuole ancora?

*Perché non mi hai risposto? Tu non mi amerai per sempre?

Credeva davvero che gli avrei risposto dopo che mi aveva mollata?

*Ti prego Bea, dimmi che non mi odi. Io, io ti amo, ti amo davvero! È tutta colpa di quello stronzo di Nicolas, mi ha costretto. Ti prego chiamami.

Questo risale alle due di notte, Nicolas l'ha costretto? Ma che vuol dire?

*Scendi.

Dice l'ultimo messaggio che risale a due minuti fa. Ma che vuol dire?

Mi affaccio alla finestra e vedo una macchina che riconosco a malapena, è qui sotto?

L'adrenalina corre all'improvviso nel mio corpo e cinque minuti dopo sono già vestita e truccata. Mangio un boccone e scendo, devo sentire quello che ha da dirmi, e in cuor mio so che basterà la scusa più banale al mondo per perdonarlo.

Più confusa di così non potrei essere, sta succedendo tutto troppo, troppo velocemente.

- Ciao - dico con voce più fredda di quello che avrei voluto.

- Oh Bea per l'amor del Cielo!! - Stefano si gira rivolgendomi uno sguardo stanco, triste, disperato.

- Io, io ti devo parlare - inizia e io annuisco - Nicolas mi ha costretto ieri, ma io non voglio lasciarti okay, assolutamente no. Ha detto che voleva farti del male e io sono stato costretto - scoppia in lacrime, tutto questo è irreale. Cos'è questo? Un film? - ma ti prego, fa finta che ieri sera non sia mai esistita! Ti prego non mi punire più di quanto non abbia già fatto quello stronzo- esclama disperato sempre più.

Cioè ricapitoliamo, stavamo insieme, mi ha mollato per casini vari con Nicolas e vuole che torniamo a stare insieme??

- Okay - dico e sento il mio cuore formidabilmente leggero.

Mi avvicino a lui e lo bacio come se non fosse stato niente,un piccolo capitolo della mia vita è stato cancellato per sempre.

- Sei la migliore, ti amo - mi dice abbracciandomi e calmandosi.

- Anche io ti amo, è l'unica cosa che so - mi sembra di essermi appena svegliata da un incubo, non ha un cazzo senso tutto quello che sta succedendo,ma va bene lo stesso.
La mia mente è in totale vacanza e la lascio dove si trova, se seguissi i suoi consigli lo lascerei per sempre, crederei che tutto questo sia solo una presa in giro,ma il cuore ha ben altri biaogni.

Andiamo a scuola con la sua macchina e ci comportiamo davvero come se questa breve parentesi non ci sia mai stata,nessuno sapeva della nostra rottura quindi nessuno, tranne devo ammettere un po' Enrico, si stupisce di vederci insieme.

Ebbene sì, ragazzi, l'amore è anche questo: è bellezza, tristezza, supernaturalità, passione, litigi, ma è anche confusione. Già totale confusione si tutto.

Ci si sveglia ogni tanto dalla tranche in cui ci si abitua a vivere per guardarsi intorno a vedere quanta bellezza abbia portato l'amore.

Io l'ho quasi perso l'amore questa notte, e ora osservo il mio piccolo mondo capendo quanto sia tutto spettacolare. È strano si, è, è instabile. Ma finché dura c'è, più forte di ogni altra cosa.

Prima del suono della campanella Stefano non smette si fissarmi, scuote la testa di continuo come se stesse pensando a qualcosa, non gli chiedo ciò che gli passa per la testa perché sono già abbastanza confusa di mio.

Saliamo in classe e Riccardo corre ad abbracciarmi dicendo che gli dispiace molto per quello che è successo tra me e Stefano e che adesso, che aveva sempre saputo che fosse un idiota e che resterà per sempre al mio fianco. Che? Da quando in qua lui sa di ieri sera?ma se non c'era neanche in discoteca!!

Tutto ciò puzza e non mi convince per niente, forse dovrei fargli credere che ha ragione, ma non ne ho alcuna intenzione.

- Tra me e Stefano va tutto bene Riccardo - lo liquido e mi siedo ad ascoltare i professori.

Dopo dieci giorni di divertimento tornare a scuola è sifficile, soprattutto dopo la serata scorsa, ma anche il termine delle lezioni giunge prima o poi.

Io e Stefano andiamo a casa mia con la sua macchina, ho idea che non prenderò più molto spesso la meteo, mangiamo e iniziamo a fare i compiti anche se ovviamente a un certo punto il lavoro si interrompe. D'altronde come possono due giovani amanti a casa da soli passare il tempo solamente studiando? Non possono....

Verso sera, prima che mia madre torni a casa ci sediamo sul divano accoccolati come la prima volta che era venuto a stare da me, il giorno del compleanno di mia nonna. Sembra passata una vita, ma non è così.

Questa è la cosa più bella dell'amore, riempie il tempo,dà un senso a ogni secondo che passa.

Io amo l'amore, amo il mio amore.

#spazioautrice

Ciao ragazzi!

Concordate con la scelta di Beatrice? Un po' troppo buona, non credete? Chissà cosa accadrà!

XOXO
C.

YOU KNOW YOU LOVE ME (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora