XXIX CAPITOLO

5.1K 280 15
                                    

- No tu ti metti le scarpe con il tacco Bea, non discutere! – sbotta Sofia. Ma perché?

- Cavolo Sofie lo capisci che mi ammazzo con quelle?!

- Ma cosa me ne importa! Devi essere bella punto. Non rompere dai, mettiti ste scarpe e basta... – si calma un po' quella pazza dispotica della mia amica, ma non posso farci niente. Devo indossare quelle scarpe nere, con un tacco alto come minimo un metro, che Sofia mi sta porgendo.

Non so in quale discoteca andremo, so solo che saremo accompagnati dai professori e per questo non volevo vestirti proprio come una prostituta, ma con Sofia è difficile.

Inizialmente volevo indossare pantaloni neri, camicetta rosa e snikears, ma ora mi ritrovo in camicia bianca praticamente trasparente, jeans talmente attillati da quasi essere inesistenti e altissime scarpe nere.

Per non parlare del trucco poi! Mi ha praticamente legata alla sedia per riempirmi di un qualche cosa di polveroso e una quantità industriale di eyeliners e rossetto rosso! Non sembro neanche io, e non mi piace. Insomma sono bella, parecchio più bella del solito ma... sembro così finta! Spero solo di non dispiacere a Stefano, o meglio spero di non piacere troppo a Stefano così, perché questo non sono io.

- Presto andiamo che ci aspettano! – urla Sofia e per la prima volta mi stupisco del fatto che abbia usato 'ci' al posto di 'mi', sta cambiando tutto.

Scendiamo le scale e incontriamo un paio di ragazzi tra cui anche Riccardo che mi guarda malissimo, oh ma che palle! Sono già agitata di mio, ci mancava solo lui!

Ma perché mi devo sentire così strana in questi panni? Insomma tutte le altre ragazze al mondo non hanno problemi!

- EI – mi dice Sofia sventolando una mano davanti alla mia faccia.

- Scusa, andiamo – sospiro e la seguo.

Il salone è già gremito di ragazzi che si sono divisi nei vari gruppi, mi stupisco di quanta gente voglia andare a cantare! Be, sinceramente anche a me sarebbe piaciuto il karaoke, magari domani!

- Ei bellezza – mi dice qualcuno alle spalle e voltandomi vedo Enrico che mi sorride. Lo sapevo, questa sera sarà un disastro.

- Ei – gli faccio un segno con la testa e mi volto per seguire Sofia che ovviamente è già scomparsa da qualche parte.

- Dove scappi? – mi dice Enrico avvicinandosi da dietro. Mi volto di scatto e sento l'adrenalina mettere all'erta ogni centimetro del mio corpo. Non può fare niente di stupido, siamo in un salone con ragazzi e professori. Non può fare niente di stupida.

- Sai dov'è andata Sofia? – gli chiedo.

- Sicuramente da Giulio, se vuoi ti aiuto a cercarla – si avvicina ancora di più tanto che posso sentire il calore del suo volto sul mio. Indietreggio ma vado a schiantarmi contro qualcuno. Qualcuno che mi abbraccia e dice a denti stretti.

- Addio Enrico.

Enrico alza gli occhi e se ne va e io mi volto vedendo il mio salvatore.

- Tutto a posto? – mi chiede Stefano accarezzandomi sul volto. Annuisco e mi crogiolo nella bellezza del suo tocco.

Dopo un po' lui si allontana e mi squadra da capo a piedi, è il momento.

- Be, sei, sei diversa – mi dice – insomma diversa bella – cavolo e se ora dice che mi preferisce così? e se dice che così non gli piaccio per niente? Ma allora cosa voglio che dica? – mi piaci davvero – dice avvicinandosi e sento una punta di delusione – insomma ti preferisco come sei di solito ma mi piaci anche così. – ah, ecco cosa volevo che dicesse!

Lo bacio fregandomene altamente di tutte le persone che ci guardano stupite.

- Bene ragazzi – la prof che parla a un microfono ci fa allontanare uno dall'altra – discoteca con me e karaoke con Travero.

Avete presente le pecorelle o le mucche al pascolo? Quando si incamminano una dietro l'altra seguendo il pastore senza avere un preciso ordine? Spintonandosi, giocando, belando o muggendo? Bene. Moltiplicate tutto questo per mille e otterrete ciò che sembriamo noi se visti da qualcuno al di fuori.

Credo che le nostra urla abbiano sovrastato anche il rombo delle numerose automobili londinesi, ma che ci importa d'altronde?

- Voglio troppo vedere Margherita che balla – ride Sofia ad alta voce in faccia a una ragazza bruna mai vista prima.

- No, ti prego, non mi voler così male – la rimbecca Enrico che a quanto pare passerà la serata con noi.

Io non parlo, mi concentro sulla mano di Stefano che accarezza la mia e sui passi che devo fare. Con sti tacchi è davvero tutto difficile!

Stefano è pensieroso, non ha ancora praticamente aperto bocca e non so se è perché c'è anche Enrico o se è perché è infastidito da qualcosa, spero solo che tra noi vada tutto bene.

Camminiamo ancora qualche passo, ma io non ce la faccio più.

- Ei tutto bene? – chiedo a Stefano con voce stridula e lui mi guarda come se si fosse appena risvegliato da un sogno molto coinvolgente.

- Sì, emm – dice scuotendo leggermente la testa e poi annuendo a se stesso, ma cosa succede? – aspettate! – dice poi rivolto ai suoi amici.

Il resto del gruppo procede, solo il 'clan' dei vippini si ferma.

- Cosa c'è fratello? – sbotta Giulio.

Stefano non gli risponde, si china di fronte a me e tutti lo guardano basiti, io più degli altri. Vuole farmi la proposta?

Ma poi sento qualcosa sfiorare le mie caviglie e spostare la stoffa dei miei pantaloni.

Sofia apre la bocca, Giulio esclama un 'yee', Valeria mi ammazza con lo sguardo e lo stesso fa Enrico per il mio amore.

Quando Stefano si rialza guardo le mie caviglie e noto i risvoltini, è il suo modo per far capire a me e agli altri che ora sono parte del gruppo, e non perché sono andata a letto con lui, ma perché lui lo vuole davvero.

I suoi occhi azzurri entrano nei miei e scrutano le mie emozioni, ma quando gli sorrido vedo che si tranquillizza e io ne sono felice.

- Bene andiamo – esclama quando cancella il suo imbarazzo e ci incamminiamo verso gli altri senza che nessuno parli. Sono davvero tutti sconvolti!

Svoltiamo ancora un angolo e raggiungiamo un locale non molto affollato che si riempie però subito delle nostre presenze. Le discoteche inglesi sono come le discoteche italiane, almeno questo!

Ci avviciniamo al bar e io, Sofia e Stefano prendiamo bibite analcoliche mentre gli altri iniziano a bere bicchieri su bicchieri di Cosmo o di Sex On The Beach, se non fossi minorenne ne assaggerei anche io uno volentieri, ma il caso vuole diversamente!

La musica inizia a suonare dopo mezz'ora dal nostro arrivo e tutti si catapultano sulla pista, me compresa. Non ci crederete mai, ma Stefano è bravissimo anche a ballare. Devo ancora trovare qualcosa che non sappia fare, bè a parte i test di inglese, mi ricorda una vocina alquanto fastidiosa.

'Adore' riempie il locale insieme alle urla di giovani adulti che si divertono, e poi 'Five More Hours', 'For A Better Day' mixato con 'Animals' e ancora, ancora, ancora finché non ci reggiamo più in piedi, finché 'Photograph' non segna l'inizio dei lenti che io e Stefano ovviamente balliamo tutti.

'Flightless Bird, American Mouth' chiude la serata insieme al dolcissimo bacio che Stefano mi dà dopo avermi detto che mi ama con le lacrime agli occhi.

- Non credevo fossi così dolce e romantico – gli confesso.

- Ora lo sai, è questo ciò che conta.

#spazioautrice

Ciao ragazzi!

Quanto è bella Flightless Bird American Mouth????? Io la adoro! ahaah.

A presto!

LOVE,

XOXO

C.


YOU KNOW YOU LOVE ME (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora