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Harry stava sistemando qualcosa nella stalla mentre io cercavo di non litigare col gallo.
Era stata un'impresa parecchio dura vista la sua antipatia nei miei confronti, ma alla fine ne ero uscito illeso e contento.
Willow mi aveva sorriso ed era rientrata in casa a completare gli ultimi barattoli di marmellata che avrebbe poi portato al mercato generale del giovedì.

"Ehi biondino" mi voltai richiamato dalla voce di quel ragazzo che, aveva ricominciato a non starmi poi così simpatico. Se continuava ad ubriacarsi era molto meglio.

"Zayn" risposi senza scompormi troppo. "Liam, Niall" aggiunsi poco dopo, quando li vidi spuntare da dietro la casa. Non mi ero nemmeno accorto che fossero arrivati.

Mi salutarono con un bel sorriso sulle labbra e si diressero verso le stalle, senza aggiungere altro. Mi chiesi per un attimo cosa pensassero realmente di me, cosa sapessero della mia famiglia e di Willow soprattutto, ma i miei pensieri vennero interrotti dallo sbruffare di Hector alle mie spalle.

"Ehi bestiola" feci rivolto al cavallo. Mi ero talmente abituato alla sua presenza da aver preso del tutto il coraggio e l'iniziativa.

Mi avvicinai e gli toccai il muso. Giusto un mese prima sarei scappato via o mi sarei messo a fare i capricci senza sosta. Gli sorrisi persino, beccandomi un nitrito che per la prima volta non mi mise paura.

"Lo so lo so, sei felice" lo beffeggiai, continuando a fargli delle carezze che partivano dalla criniera lucente alla sua pancia. Il pelo era morbido e liscio, Harry adorava quella bestia a tal punto da prendersene cura come un figlio.

Il pensiero mi fece un po' ridere, ma venni riscosso dallo scalpiccio di stivali sulla ghiaia.

Quando alzai lo sguardo sentii un "Hector e Louis hanno finalmente fatto amicizia?" da parte di Niall, che si mordicchiò le labbra per non scoppiare in una di quelle sue risate sguaiate che perforavano i timpani.

"Hector ama Louis" sottolineò allora Harry, togliendosi il cappello dalla testa solo per poter passare la mano fra i ricci scuri e sudati per il lavoro svolto in quelle ore.

Roteai gli occhi ai loro commenti riguardo il mio rapporto col cavallo e smisi di dargli corda velocemente, continuando a carezzare il muso di Hector, che sembrava gradire le mie attenzioni.
Probabilmente avrei dovuto essere così sin da subito per evitare di farmi odiare. Avrei dovuto cercare un modo anche per piacere al gallo, solo che rispetto ad Hector, quella bestia di Satana sembrava parecchio restia nei miei confronti.

"Louis, vieni con noi?" la voce roca e alta di Harry mi distrasse e mi ritrovai a guardarlo con un sopracciglio sollevato in cerca di risposte. Il riccio pareva speranzoso, come se mi stesse chiedendo di accettare.

"Dove?" domandai curioso, allontanandomi dal cavallo, che corse immediatamente dal suo padrone.

Beh, mi amava solo quando Harry non era nei paraggi a quanto pareva. Ma almeno mi ero guadagnato la sua amicizia e la convivenza pacifica andava avanti nel migliore dei modi.

"A cavalcare", fu Liam a rispondere con un grosso sorriso sulla bocca. Sembravano tutti molto eccitati per la cosa ma la sola idea in realtà mi aveva appena scombussolato lo stomaco.

In effetti, solo in quel frangente di tempo mi accorsi che fossero tutti vestiti come dei perfetti cowboy. Jeans larghi e strappati, T-shirt bianca e macchiata, guanti alle mani, cappello in perfetto stile western e gli immancabili stivali a punta.

"Nemmeno se mi pagate" borbottai, contrariato alla sola idea di salire su quelle bestie. Un conto era essere riuscito ad accarezzarli - che poi l'unico era Hector e non ero intenzionato a stringere amicizia con altre bestie - un conto era salirci sopra.

The Longest RideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora