-Fatti gli affari tuoi, Hemmings.- dissi arrogantemente mentre mi alzavo dal letto e cercavo di riprendere tra le mie mani ciò che mi apparteneva.
Afferrai con forza la scatola allontanandola dagli occhi di Luke, ma aveva già visto troppo.
-Spiegami che cosa vuol dire questa cosa.- mi chiese ancora confuso Luke.
-Niente, non vuole dire niente.- la mia arroganza e la mia freddezza, però, non facevano più effetto su Luke, il quale mi strappò dalle mani la scatola.
-Non fare l'idiota.-
Luke mi diede le spalle e con la sua possente schiena mise al riparo la scatola dalle mie mani, che cercavano in tutti i modi di raggiungerla e afferrarla.
Sentii il coperchio aprirsi e capii che ormai era troppo tardi.Poco dopo Luke appoggiò la scatola per terra e si girò verso di me con in mano delle polaroid.
-Mi vuoi spiegare che cosa sono queste?-
-Polaroid.- cercai di restare vaga alzando le spalle.
-Questo lo vedo, ma perché ritraggono persone morte?- alzò la voce e non capii se fosse arrabbiato o spaventato.
Sbuffai prendendo le polaroid.
-Di solito quando uccido una persona le scatto una foto. Mi ricorda quanto sono potente.- mi piegai verso il pavimento e raccolsi la scatola.-Sotto ogni polaroid c'è scritto un nome, le conoscevi?-
-Queste sono le persone che ho ucciso per vendetta. Qualcuna mi prendeva in giro, altri hanno picchiato mia sorella e cose così.- richiusi la scatola dopo messo a posto le foto al suo interno -Le conoscevo molto bene, sapevo tutto della loro vita. Sapevo forse anche più di loro. Volevo sapere chi stavo per uccidere.-
-È per questo che non hai fatto la foto alla ragazza boy-scout che abbiamo ucciso nel bosco? Perché non la conoscevi e non l'hai fatto per vendetta?- mi chiese Luke incuriosito.
Io annuii rimettendo la scatola al suo posto.
-Perché hai ucciso anche una bambina?- mi chiese Luke con voce bassa.
Il sangue mi si gelò nelle vene e mi irrigidii.
-Io non ho mai ucciso una bambina.- mentii volta sono verso di lui.In quel momento Luke mi mostrò là polaroid che teneva in mano.
Non me l'aveva restituita.-Non mentirmi.- mi disse serio e deciso di dirgli la verità.
-È stato un incidente, non l'ho fatto apposta. Volevo vendicarmi di un'altra persona e lei c'è andata di mezzo.- cercai di non mostrare il mio lato umano.
-E allora perché conservi la sua foto?-
-Perché quando un giorno ritroverò le tracce del ragazzo ripenserò a quello che mi ha fatto e a quella bambina e avrà finalmente quello che si merita.-
-Che ragazzo?- mi chiese confuso.
-Sai già troppo.- tagliai corto.
_____________________
Il freddo newyorkese mi faceva tremare nel mio giubbotto di pelle mentre entravo di nascosto nel giardino della scuola.
Afferrai il cancello verde ghiacciato e lo scavalcai abilmente dirigendomi con passo svelto verso la finestra del bagno maschile che Luke aveva aperto qualche minuto prima.
Incredibile come la sorveglianza di quella scuola fosse praticamente nulla.
Atterrati a piedi pari sul pavimento del bagno maschile trovando il biondo appoggiato al muro con le braccia incrociate.
-Sei arrivata.- si lamentò Luke mettendosi a posto il ciuffo.
-Fai quello che ti ho detto e stai zitto.- dissi spingendolo fuori dal bagno.
Aprii la porta leggermente giusto per controllare la situazione: il corridoio era completamente vuoto, fino a quando sentii dei gemiti rimbombare nelle mura.
E ancora.
E ancora.
Fino a quando una voce femminile, che probabilmente apparteneva a una signora sui 50, sostituì i gemiti.-Ragazzino, che ti succede?- riuscii a capire a malapena.
-Non sto bene.- sentii Luke mentire e fingere di stare per vomitare.
Ottimo attore.-Andiamo in infermeria.-
-No. Ho solo bisogno di un po' di aria fresca. Mi accompagna nel giardino?-
-Veramente io stavo preparando il pranzo.-
-La prego, se sto male almeno c'è qualcuno che mi può aiutare.-
Dopo l'ultima frase di Luke non li sentii più parlare, ma dei passi si avvicinavano, così chiusi la porta e cominciai a guardare dallo spioncino.
Dopo un po' vidi Luke camminare a fatica completamente bianco in faccia mentre teneva in braccio sule spalle della signora della mensa, la quale indossava un grembiule sporco e una retina in testa.Aspettai di non sentire più i passi e poi uscii nel corridoio trovandolo vuoto.
Percorsi a memoria la strada che portava alla mensa e aprii piano la grande porta di vetro.
Andai dietro al bancone e trovai tutto il cibo che sarebbe stato servito a minuti.Tirai fuori dalla tasca della mia giacca in piccola boccetta contenente un liquido giallastro.
Veleno.Non sarebbe bastato per tutti i piatti che c'erano, così decisi di puntare sul cibo che tutti amavano: il budino alla vaniglia.
Così mi diressi verso il tavolo dei dolci e versai due gocce in ogni piatto.Non sapevo chi fosse stato ad andare dal preside, così avevo deciso di attaccare tutti gli studenti.
Non volevo ucciderli, volevo solo farli stare male, farli soffrire.Terminai il mio lavoro e rimisi la boccetta in tasca, ma quando feci per uscire dalla mensa vidi la signora della mensa avvicinarsi.
Mi bloccai di colpo non sapendo da dove uscire senza farmi vedere e poi, con la coda dell'occhio, notai una finestra nascosta da un carrello.
Corsi verso di essa e spinsi via il carrello.
Provai ad aprire la finestra e, per mia fortuna, non era bloccata.
Saltai fuori in un secondo poco prima che la signora entrasse e tirai un sospiro di sollievo.Feci per uscire dalla scuola quando vidi Luke nel giardino con un altro ragazzo e quando anche il suo sguardo incontrò il mio si avvicinò e mi raggiunse dietro al muro.
-Perché la signora della mensa è entrata prima del previsto? E perché tu sei qua con un ragazzo?- chiesi stizzita.
-La signora mi stava portando fuori quando ho incontrato Jiff che si è offerto di portarmi fuori lui. Ho provato a farlo tornare in classe ma non ci sono riuscito. Sei riuscita a fare tutto?- mi chiese gesticolando.
-Si, appena in tempo.- dissi allontanandomi da lui per uscire dalla scuola e solo in quel momento mi ricordai una cosa -Ah Luke,- mi girai a guardarlo e lo trovai a fissarmi -Non mangiare il budino.- gli feci l'occhiolino.
E così facendo mi girai e continuai per la mia strada.
STAI LEGGENDO
Apeiron || Luke Hemmings
Fanfiction-È tutta tua.- dissi a Luke alzandomi in piedi -Mostrami quello che sai fare.-