Prologo

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Fin da piccola i bambini dicevano che io ero una vampira a causa della mia pelle bianca, dei miei capelli neri e della mia temperatura corporea sempre molto bassa.

A distanza di tutti questi anni, però, ho capito che io e i vampiri abbiamo veramente qualcosa in comune: siamo immortali.

Niente può distruggerci.

Anassimandro diceva che l'apeiron era qualcosa di diverso dagli elementi, qualcosa di illimitato, di non finito. L'apeiron non era un elemento e non si identificava con nessuna cosa in particolare. Era una natura infinita che dava origine a tutte le cose.

Ecco perché la gente mi chiama Apeiron: perché sono infinita, perché sono immortale, perché do origine al male.

La gente sapeva quello che facevo. Ecco perché mi stava lontana.

Ma lui no. Lui non aveva paura, forse perché anche lui faceva parte di questo male.

Pensavo di sapere tutto, pensavo di sapere come fargli del male, ma la verità è che alla fine l'unica che si era fatta del male ero io.

Apeiron || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora