Capitolo 13

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Marco's pov

Dopo esserci baciati Bianca era uscita di corsa dalla mia stanza, decisi di lasciarla sfogare, le sarei andato a parlare più tardi, avevo bisogno di realizzare di averla baciata, un bacio molto intenso che ha significato molto per me, sono riuscito a percepire in quel bacio un forte desiderio da parte di entrambi, eppure subito dopo esserci staccati ho commesso il più grande errore che potessi commettere, facendo così scappare Bianca dalla mia stanza. Dopo ben poco ebbi le idee molto chiare sul da farsi: dovevo per forza dichiararmi, non potevo resistere un minuto di più senza di lei.

Mi fiondai in camera di Marta ma nessuno venne ad aprirmi, probabilmente lei era ancora incazzata con me per quello che avevo detto, decisi di chiamare Marta per farmi aprire la stanza.

-Marco che succede?- chiese non appena rispose al telefono
-Potresti per favore portarmi le chiavi della tua stanza? Ho bisogno di parlare urgentemente con Bianca ma non mi apre-
-Va bene, arrivo-

Dopo un paio di minuti arrivò Marta con le chiavi, feci un grande respiro ed entrai.

Iniziai a cercarla ovunque, nel letto non c'era, in bagno nemmeno, controllai pure gli armadi e notai che per metà erano vuoti... La sua metà.

Mi lasciai cadere al suolo con la schiena appoggiata alla parete quando notai un piccolo foglio sul letto, mi alzai per andare a recuperarlo con la speranza che fosse un biglietto di Bianca.

Nom mi sbagliavo... Era proprio suo il biglietto e diceva: " spero tu possa capire, torno a Milano. Mi dispiace di avervi recato solo disturbo"

Mi crollò il mondo addosso, stava tornando a Milano, si stava allontanando da me.

Corsi fuori sperando di trovarla insieme a Marta, sperando che tutto questo fosse solo un brutto sogno. Raggiunsi Marta che nel frattempo era tornata in camera di Yaya.

"Marta ti prego dimmi che sai dove è Bianca" dissi tra le lacrime, preso dal panico.

"No Marco, da quando si è alzata dal tavolo questa mattina non la ho più vista, credevo che fosse con te. Ma cosa è successo?!" Chiese preoccupata.

"Vieni fuori" dissi mentre tornavo in camera di Marta, non avevo voglia di parlarne davanti a Yaya.

"Marco spiegami cosa è successo" disse non appena entrammo in camera.

"Beh quando sono salito per vedere come stava era qua che piangeva, mi ha spiegato il motivo e sembrava essersi tranquillizzata. La situazione mi è sfuggita di mano e ci siamo baciati, quando ci siamo staccati ho cercato di smorzare la tensione che si era creata dicendo di aver sbagliato a baciarla, lei è scappata dalla stanza piangendo circa un ora e mezza fa, io nel frattempo ho pensato al da farsi e ora che volevo sistemare le cose sono entrato in camera e non c'era, i suoi vestiti non sono più nell'armadio. Ho soltanto trovato questo" dissi mostrandole il biglietto che si affrettò a leggere.

"Beh allora io provo a chiamarla, magari mi risponde" disse lei con tono deciso dopo esser stata in silenzio per una manciata di secondi.

"Va bene"

Le telefonò ma non rispose, così provai io, ma ovviamente non rispose nemmeno a me. Dopo un po di telefonate iniziò a rispondere a segreteria, segno che aveva spento il telefono. Continuammo imperterriti fino a quando dopo una buona mezz'ora finalmente rispose...

-Marco che vuoi?- disse con la voce spezzata, segno che stava piangendo
-Bianca ti prego dimmi dove sei, devo parlarti, ho sbagliato a dire quelle cose prima ti prego dimmi dove sei- dissi io tra un singhiozzo e l'altro
-No Marco, ti prego lasciami andare. Devo trovare la mia strada, non posso continuare a soffrire.-
-Bianca, lasciami solo spiegare, dopo sarai libera di andartene se vorrai ma prima dobbiamo parlare. Per piacere,dimmi dove sei-
-Torno a Milano- disse per poi sbattermi il telefono in faccia.

Provai a chiamarla altre volte ma non rispose più, aveva di nuovo spento il telefono.

Non aveva mezzi per tornare a Milano, doveva per forza andare in stazione per poi prendere un treno oppure un pullman, sentivo di avere poco tempo. Scesi più in fretta che potei le scale e corsi alla macchina.

Venti minuti più tardi mi trovavo fuori dalla stazione di Roma Termini. Avevo saltato tutti i semafori, le precedenze, non avevo rispettato le regole ma in quel momento era la cosa che mi importava di meno, la cosa fondamentale era trovare Bianca al più presto possibile.

Iniziai a girare la stazione in lungo e in largo ma di lei non c'erano tracce. Per un momento persi la speranza, mi sedetti su una panchina ormai rassegnato dal fatto che lei fosse già su un treno diretto a Milano.

Stavo uscendo dalla stazione quando la vidi con la coda dell'occhio uscire dal bagno. Le corsi incontro, non ero mai stato così felice come in quel momento.

La abbracciai più forte che potei, solo quando mi allontanai un po' per vederla bene in faccia mi accorsi che aveva tutto il trucco colato, la faccia rigata dalle lacrime, un volto distrutto.

La presi per mano, con l'altra presi la valigia e insieme ci dirigemmo alla macchina. Nessuno parlò, fino a quando non raggiungemmo la stanza dell'albergo.

La feci sedere sul letto, io mi sedetti accanto, consapevole che prima o poi avrei dovuto parlare, non potevo continuare a tacere. Feci un lungo respiro e iniziai...

"Vedi Bianca, io sono molto timido quindi quello che ho detto prima l'ho detto senza pensare, non pensavo che la prendessi così male. Devi sapere che fin dalla prima volta che ti ho vista ho trovato un qualcosa di speciale in te, i tuoi occhi sprigionavano qualcosa di indescrivibile, non ho mai creduto all'amore a prima vista, eppure mi sono dovuto ricredere. Ti ho vista una seconda volta pochi giorni dopo, purtroppo ero molto di fretta, non mi sono potuto fermare qualche minuto in più a parlarti, magari per prendere un caffè insieme. Mi hai promesso che la prossima volta che ci saremmo rivisti saremmo andati a prendere un caffè, ma la volta dopo ti ho incontrata in lacrime, non avevo la più pallida idea di quello che ti era appena successo, ti ho accompagnata a casa, e non hai idea di quanto avessi voluto starti vicino in quel momento. Da quel giorno non ti ho più vista, venivo tutti i giorni nella via dove ti avevo vista, sempre alla stessa ora, eppure non sei mai passata. Dopo circa un mese è uscito il singolo, quel singolo inizialmente era un semplice testo in fase di scrittura, dopo averti vista in lacrime mi è stato tutto chiaro in mente quello che quella canzone doveva trasmettere, speravo che ascoltando quella canzone te potessi capire quanto io tenessi a te. In quel periodo non sono più potuto venire tutti i giorni, ma ogni volta che avevo del tempo libero venivo in quel posto, mi sedevo sul marciapiede e aspettavo. Dopo un po mi rassegnavo e tornavo a casa. Ho passato tutto quel tempo a piangermi addosso. Ho cercato di non farlo vedere alla gente, sono riuscito a tenere tutta quella tristezza per me. Appena ti ho vista in coda a quel firmacopie mi ha iniziato a battere il cuore a più non posso, ho capito che non potevo permettermi di lasciarti andare un' altra volta. Mi sono reso conto che non era una semplice cotta, ma era molto di più. E sono contento di averti ritrovata, di averti qua al mio fianco in questo momento, le notti passate insieme sono state le migliori. Non hai idea di quanto mi dispiaccia averti fatta soffrire, ma ti posso giurare che se ti fiderai di me tutto si risolverà, perché io TI AMO come non ho mai amato nessun altra persona nella mia vita." Le lacrime iniziarono nuovamente a rigare il mio viso, mentre le sue non avevano smesso di scendere per tutto il tempo.

"Marco... Io non so che dire, anche io TI AMO e ti giuro che starti lontana anche solo per queste due ore è stata una cosa terribile. Quando sono con te tutti i problemi scompaiono, e non sai quanto ti sia grata per questo."

"Bia' ti prego resta, non tornare a Milano"

"No Marco, se per te va bene resto." E dopo quella frase ero l'uomo più felice del mondo.

Mi avvicinai lentamente a lei, e un bacio profondo ci unii, e giuro che mi basterebbero solo quelle labbra per vivere, nient'altro. Lei è la mia droga, una volta che l'hai provata non ne riesci più a fare a meno.

•SPAZIO AUTRICE•

Eccomi con un altro capitolo, spero che vi piaccia, non sono molto brava a scrivere certe cose...

Marco per fortuna è tornato, non ne potevo più dei suoi indizi... Spero che il singolo esca presto perché non ne posso più di aspettare...

Ora vi lascio, scusate per gli errori ma sono stanca morta... Buona notte e alla prossima, un bacio
Carlotta❤️❤️

Legati da un auricolare|| Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora