Lospettacolo che Alain ed Evelyn videro dalla finestra eraraccapricciante. Un bambino morto era tenuto tra le braccia di unadonna. Alain e Evelyn li riconobbero come i loro vicini, i Laurent.Il bimbo era il piccolo Nicolas che Evelyn aveva accudito tantevolte, e la donna era la madre, Gabrielle. I due giovani provavanomolta simpatia per quella famigliola e spesso cenavano assiememettendo insieme il cibo racimolato durante il giorno.
L'orrorelasciò il posto alle lacrime e poi all'ira. Ben presto scoprironoche Nicolas era stato assassinato da un nobile ubriaco, per il purepiacere di uccidere un innocente.
Ilgiorno dopo ci furono i funerali a cui Alaine Evelyn parteciparono.Nicolas venne seppellito in un piccolo cimitero fuori Parigi.
<<Com'è possibile che un crimine così abominevole rimanga impunito?>>esclamò Evelyn battendo il pugno sul tavolo. Lacrime d'ira leinumidivano il volto.
<<Un giorno tutti i nobili verranno condannati per i loro reati-sussurrò Alain. Era in piedi, davanti alla finestra e guardavafuori. -E quel giorno non è lontano.>> Si voltò.
<<Alain stasera si riunisce il Terzo Stato, ci andiamo? Ho davverobisogno di sfogarmi.>>
<<Prendi la giacca Evelyn, fuori si gela.>>
Uscironoin quella notte di febbraio. Alain le cingeva le spalle con ilbraccio, cercando di proteggerla dal freddo. Quella sera il TerzoStato si sarebbe riunito nella chiesetta di Saint-Germain, un po'fuori città. Arrivarono dopo un'ora ed entrarono. La caluradell'interno causata dai caldi respiri della gente che affollava lachiesetta era quasi insopportabile. L'aria puzzava anche dei loroaliti. Un misto di formaggio rancido e carogne.
Tuttii posti a sedere erano occupati e perciò Alain e Evelyn dovetterorestare in piedi in un angolo. Il gran vociare si spense quando entròil prete. Quelli che avevano avuto il privilegio di sedersi, sialzarono.
<<Accomodatevi fratelli.>> Tutti si sedettero. Non era una cosarara che i preti tenessero le riunioni del popolo. Essi predicavanol'uguaglianza, la fratellanza e la libertà, ideali che erano moltograditi ai cittadini, da sempre oppressi. Ed infatti era di quelloche il prete stava parlando.
<<Dio ci ha creati tutti uguali, ci ha creati liberi e fratelli. Noiinvece siamo qui, in un Paese oppresso dalle ingenti tasse, dallatirannia degli aristocratici e dall'ingiustizia. Presto tuttocambierà.>> Mormorri di assenso si accesero tra il pubblico.
<<Oggi un bambino è morto a causa di questa tirannia – continuò ilprete. Evelyn sentì di nuovo la furia gonfiarsi dentro di sé. - Uninnocente di nome Nicolas Laurent. Preghiamo per la sua anima,fratelli.>>
<<Non senti odore di bruciato?>> sussurrò Alain a Evelyn. Ineffetti lo sentiva anche lei ora che glielo faceva notare. Alzando losguardo, vide che il soffitto di legno stava bruciando e urlò,indicandolo. Al suo grido, anche gli altri alzarono il naso eurlando, si precipitarono fuori, verso la salvezza. Alain afferrò ilpolso di Evelyn e la trascinò all'esterno. La chiese prese fuocovelocemente, ma per fortuna erano tutti illesi. Evelyn era sicura chequell'incendio fosse stato creato da qualche cospiratore, unaristocratico forse. O Un mercenario al servizio di un nobile. Piùprobabile. Un nobile non si sarebbe mai macchiato le manidirettamente. Non poteva essere stata una candela, sul soffitto nonve n'erano. Pareva che non fosse l'unica a pensarla così.
<<Evelyn stai bene?>> domandò Alain, visibilmente preoccupato.
<<Sì Alain, un po' scossa ma sto bene.>>
<<Pensi anche tu che...>>
Evelyannuì.
<<Lo pensiamo tutti.>> Rimasero ad osservare il grande falò cheilluminava la notte, fino a quando alcuni uomini non riuscirono aspegnerlo.
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1789
RomanceEvelyn e Alain sono due giovani sposi vissuti durante gli anni della Rivoluzione Francese. Lui arruolato nella Guardia francese, lei casalinga, entrambi accesi dal fuoco della Rivoluzione. Desiderano ardentemente cambiare quel Paese dilaniato da fam...