Capitolo 5

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Jade P.O.V

Io: basta! Basta! Ti prego - supplicai Paul a lasciarmi stare! Continuava a lasciarmi calci nello stomaco,e sputai più volte sangue.

Paul: stai zitta! - urlò e si allontanò. Pensai che avesse e lentamente mi alzai,ma la paura tornò non appena lo vidi arrivare con una mazza da baseball in mano. Spalancai gli occhi.
Cercò di colpirmi ma lo schiavi per un pelo e con quel poco di adrenalina che avevo in corpo fuggì da lui e mi precipitai in camera mia chiudendomi dentro a chiave.
Sperai di non aver perso il mio cellulare per terra nel salotto, ma mi tranquillizzai per un secondo trovandolo ancora nella tasca posteriore dei miei jeans.

Lo presi e con le mani tremolanti lo sbloccai e composi in fretta il numero di josh, ignorando la notifica di un messaggio che sapevo fosse di justin,quello che mi aveva inviato il pomeriggio ma che avevo ignorato.

Attesi attimi che sembravano non finire mai.

****CHIAMATA****

josh: hei panda! Che c'è? Senti già la mia mancanza? - disse ridacchiando.
Ok. Questo non è decisamente il momento di ridacchiare!!

Io: josh! Ti prego ho bisogno di aiuto! Avevi ragione! Per favore aiutami, vieni a prendermi! -dissi velocemente con le lacrime agli occhi e la voce tremolante.

Josh: oh mio dio! Jade dove sei? -

Io: a casa..paul..- non mi lasciò finire la frase.

Josh : sto arrivando - disse. Sapevo quanto fosse preoccupato.

Avevo paura che per quanto forte, mio fratello, potesse essere ora, Paul avrebbe lo stesso potuto metterlo K.O

All'improvviso sentì dei colpi alla porta, troppo forti per essere stati fatti da una mano che bussa. Sussultai.

Paul: aprì questa porta!! - urlò,continuando a colpirla,presumo, con la mazza.

Mi impanicai e cercai un posto adatto per nascondermi,nel caso fosse riuscito a sfondare la porta.

Sotto il letto?(?)troppo prevedibile.

Dentro all'armadio?(?)non ci stavo.

Dentro al bagno?(?) Accettabile.

Mi catapultai dentro al bagno chiudendo anche questa porta a chiave e mi sedetti a terra su un angolo della "stanza" con le ginocchia al petto e le braccia che abbracciavano le gambe.
Dondolai aspettando in fatidico momento in cui Paul sarebbe entrato e avrebbe messo fine alla mia vita.

Continuai a sentire lo sbattere alla porta.

Mi alzai e mi guardai allo specchio.

Avevo uno zigomo violaceo,il labbro inferiore spaccato, mi alzai a fatica la maglia bianca ormai completamente sporca di sangue, e vidi dei lividi color buccia di melanzana e dei tagli profondi;avevo tagli anche nelle braccia.

Ero orribile.

Sentí che aveva buttato giù la porta e che si stava avvicinando a quella del bagno.

Come ha fatto a sapere che ero in bagno??

Mi allontanai il più possibile dalla porta, e nel momento in cui cercò di aprirla si sentì un botto. Come se qualcuno avesse buttato giù un'altra porta. Ma Paul sembrò non accorgersene perché riuscì a buttare giù anche la porta del bagno in meno di mezzo minuto.

Entrò infuriato con la mazza tra le mani e mi si avvicinò.

Io: Ti prego... - non mi lasciò finire di parlare che mi colpì in testa facendomela sbattere sul muro.

Urlai dal dolore e iniziai a vedere tutto sfocato.

Stava quasi per incassarmi un altro colpo quando qualcuno gli si buttò addosso.

A causa della mia vista a annebbiata non riuscì a vedere bene chi fosse ma roconobbi i vestiti che portava.

Era josh.

Un senso di sollievo si fece spazio dentro di me.

Iniziai a sentire gli occhi pensanti. L'adrenalina che avevo qualche istante fa era sparita e la stanchezza si faceva sentire. Sentí il bisogno di chiudere gli occhi, una volta chiusi cedetti e mi lascia trasportare dalla mia debolezza e la mia stanchezza..poi buoio.

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Senti una leggera pressione sul braccio che andava e veniva.
Mi sforzai e socchiusi gli occchi.

Vidi josh che mi stava disinfettando le ferite josh non si accorse di me perché sentì gli occhi pesantissimi e un attimo ero di nuovo persa nell'oscurità.

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Uno strano rumore mi costrinse ad aprire gli occhi.

Mi ci volle un po per capire che mi trovavo nel letto della camera di josh e che lo strano rumore era il mio cellulare che squillava.

Feci per prendere il telefono ma un dolore al braccio me lo impedì, gemetti, e mi accorsi di essere stata fasciata al braccio destro.
Mi alzai la maglietta e guardai la fasciatura attorno allo stomaco.

Gemetti di nuovo,ma questa volta non per il dolore. Gemettì infastidita.

Mi accorsi che il cellulare aveva smesso di squillare,lo presi con il braccio sinistro e guardai da chi proveniva la chiamata: " numero sconosciuto". Lascia perdere,sicuramente si trattava di qualche stupido scherzo che ero solita ricevere da parte dei miei compagni di scuola.

Cercai di scendere dal letto ma appena i miei piedi toccarono il pavimento e mi alzai,un forte mal di testa mi fece quasi cadere,se non fosse stato per josh.

Aspetta!...Josh??

Non mi ero nemmeno resa conto che fosse entrato in camera giusto in tempo.

Josh: hei..finalmente ti sei svegliata....mi hai fatto venire un infarto sai? - disse aiutandomi a ri-distendermi sul metto.

Io: perché? -

Josh: quando sono arrivato e ti ho vista priva di sensi...io...ho avuto paura...e poi quando non ti svegliavi ho pensato che... oh mio dio jade non farlo mai più!! - finì gettandosi tra le mie braccia per abbracciarmi.
Cercai di ricambiare l'abbraccio ma gemettí dal dolore non appena provai a muovere il braccio e il busto.

Josh si staccò subito preoccupato pensando di avermi fatta male, ma gli sorrisi facendogli capire che era tutto a posto.

Io: quanto tempo ho " dormito" ? -

Josh: circa dieci ore -

Io: oh mio dio! Così tanto? - dissi spalancando gli occhi.

Josh: eh già...le ore peggiori che io abbia mai passato,fidati,e non vorrei riviverle mai più in vita mia, queste bastano. - disse tremendamente serio

As Long As You Love Me || Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora