"Una nuova vita"

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*MEG'SPOV*
Lo feci alzare dal divano e rimase in piedi difronte a me. Aveva bisogno di me e io di lui, dopo tutto quel tempo passato a desiderarci e a non poterci avere.
"Ho bisogno di sentirmi di nuovo tua Michael..." gli sussurrai.
"Me lo stai chiedendo?"
Appoggiò il suo petto sul mio
"Sei sempre stata mia, e lo sarai per sempre".
Mi morse pianissimo il lobo dell'orecchio, soffiandoci su. Sentii le sue mani vagare sotto il mio vestito.
"Mi sei mancato"
Mi sfilò l'abito e il reggiseno, allontanadosi di due passi per rimirarmi.
"Dio, anche tu, non sai quanto"
Mi prese in braccio, affondando il viso nel mio seno, che iniziò a leccare lentamente.
"Michael..."
"Mh?"
"La odio quella Tatiana"
Lo vidi sorridere mentre continuava la sua lenta tortura.
"Perchè?"
"Lo sai bene"
"Voglio sentirtelo dire"
"Perchè le hai fatto provare le sensazioni che stai facendo provare a me ora...". Mi strappò via gli slip.
"Mi sto facendo perdonare piccola... sei bellissima"
Lo spogliai velocemente. Adoravo ogni singola parte del suo corpo.
Mi fece stendere sul divano e si mise sopra di me. Mi accarezzava le cosce con i pollici.
"Impazzisco per queste"
Sentii la sua lingua su di esse, su di me e dentro di me. Gli circondai il collo con le gambe, inarcando la schiena.
"Non resisto più"
Si spinse dentro di me con forza e venne all'istante.
Non potevo più fare a meno di lui e di tutte le sensazioni che mi provocava.
Mi diede un ultimo bacio casto sulle labbra e ci addormentammo insieme, così vicini da poter sentire i nostri respiri e i nostri cuori che battevano all'unisono.

***
Due giorni dopo

"She wants to give it...ah she wants to give it"
Michael e Meg si trovavano nello studiolo di lui, che le stava facendo sentire uno degli ultimi pezzi che aveva scritto per il nuovo album, "Dangerous"
"Michael sei... eccezionale. La tua voce fa venire i brividi"
"Grazie amore. Questa canzone è leggermente spinta per i miei gusti ma mi piace... Stavo pensandi a Naomi Campbell come ballerina"
Meg fece uno sguardo contrariato
"Naomi Campbell per questa canzone così sexy? No signirino, te lo impedisco" e gli diede un pizzico scherzoso sulla guancia.
La risata cristallina di Michael riempì la stanza.
"Aspetta di vedere che bel balletto ne uscirá fuori..."
"Oh stai zitto Jackson!!"
"Taci Stone, la star sono io"
"Quando siamo insieme c'è solo una star, e sono io!"
"Sei la mia meravigliosa stella..."
Meg gli diede un bacetto sul mento: "Mi fai venire il diabete così..."
Michael rise ancora: "Frase tratta da 101 modi per rovinare un momento romantico, firmato Meg Stone!"
Meg rise e poi lo lasciò lavorare nello studio.
Non si sentiva bene in quel periodo:si sentiva sempre molto stanca e a volte nauseata. Non aveva parlato di questo malessere a Michael, sperava che le sarebbe passato, ma giá da una settimana quella sensazione di spossatezza non la abbandonava. Si chiedeva a che cosa fosse dovuto... e se fosse stata incinta? Inizialmente Meg non aveva voluto prendere nemmeno in considerazione l'ipotesi. Sarebbe stato semplicemente un disastro perchè... il bambino sarebbe potuto essere di Craig e non di Michael. Questo pensiero la tormentava. Ma forse si stava preoccupando per niente, forse quella sensazione era dovuta alle settimane passate al freddo di quella casa.
Si diresse verso il bagno. Aveva deciso: voleva mettere fine a questo dubbio. Aveva comprato dei test di gravidanza due mesi prima, perchè giá una volta aveva creduto di essere incinta. Si era sbagliata e sperava con tutto il cuore di essersi sbagliata anche questa volta.
Aspettò un paio di minuti per avere il risultato del test.
Due linee.
Non può essere, deve esserci un errore.
Con le mani tremanti provò un altro test.
Di nuovo positivo.
Rabbia. Sentiva la rabbia scorrere nelle vene. Afferrò un bicchiere di vetro e lo lanciò al muro in preda all'isterismo.
Uscì dal bagno. Si sentiva le gambe molli, non sapeva cosa fare, non sapeva a chi dire di essere attesa forse non del figlio dell'uomo che amava. Aspettava un bambino che forse non era nato da un gesto d'amore, ma da uno stupro. Non poteva tenere dentro un peso del genere.
Bussò piano alla porta dello studio.
"Avanti"
"Michael..."
"Meg, che hai? Sembri sconvolta"

*MICHAEL'S POV"
Sembrava davvero che avesse visto un fantasma. Le andai subito vicino, sentivo che aveva bisogno di parlarmi.
"Allora? Che succede?"
Si strinse al mio collo e iniziò a piangere disperata.
"Michael non so come dirtelo"
"Dirmi cosa??"
Mi prese il viso tra le mani. Forse on volevo davvero sapere quello che stava per dire...
"Ho fatto un test di gravidanza..."
No. No per favore.
"Ha-hai fatto un test?"
Lei sospirò profondamente e mi guardò con le labbra tremanti: "Si. È positivo. Sono incinta"
Mi dovetti tenere alla scrivania.
"È mio Meg? Dimmi che è il mio e rendimi l'uomo più felice al mondo"
Lei riprese a singhiozzare.
"NON LO SO! Cazzo, non lo so. Craig mi ha stuprato ogni giorno e senza protezioni"
Ebbi l'istinto di andare da lui e ammazzarlo di botte. Mi aveva portato via tutto: la possibilitá di vivere una vita serena con la donna che amavo, i miei amici, il figlio che doveva essere il mio...
Volevo essere padre da così tanto tempo. Volevo un figlio più di qualunque altra cosa al mondo e lo volevo da Meg. Non potevo vivere la sua gravidanza con felicitá perchè fino al momento della nascita del bambino non avrei saputo se era mio.
"Michael... questo bambino potrebbe essere nato da uno stupro"
"Meg questo bambino potrebbe essere il mio. Prima che ti rapisse lo avevamo fatto, ricordi? E non ho mai usato protezioni perchè volevo un figlio da te"
"Non posso rischiare che questo bambino sia di Craig, non lo amerei come un figlio merita... io... voglio l'aborto"
Io e la mia famiglia eravamo sempre stati contro l'aborto: i bambini sono innocenti e sacri, ucciderli, anche se ancora nella pancia della mamma, è un gesto orrendo. Non glielo avrei permesso.
"Meg, ascoltami bene. Il bambino che aspetti è puro, è perfetto. Ed è tuo, tu sei la sua mamma. Non merita di essere ucciso, lui non ha nessuna colpa per quello che è successo. Non impedirgli di vivere."
"Non lo amerò" disse abbassando lo sguardo
"Si che lo amerai. Lui non è Craig. Lo farai nascere e avrá una madre perfetta e io sarò suo padre, che sia di Craig o no. Lo amerò allo stesso modo, il legame di sangue non importa. Non avrá nulla di Craig."
Meg si era allontanata pensierosa. Guardava in lontananza dalla finestra.
"Quando lo guarderò negli occhi vedrò quelli di Craig"
"Quando lo guarderai negli occhi vedrai solo amore Meg. E non dimenticare che potrebbe essere mio figlio"
La abbracciai forte da dietro e poi mi inchinai all'altezza della sua pancia: "Ciao piccolo esserino...Questa è la voce di papá. Non fare arrabbiare la mamma, intesi?"
Sentì la sua mano accarezzarmi i riccioli: "Sei così buono Miki..."
"Meg, oggi sono felice. Ti amo"
"Ti amo Michael..."
Cercai di distrarla cambiando discorso: "Vorrei invitare la mia famiglia a cena oggi. Ho parlato tanto a tutti di te e ora è il momento che ti conoscano"
"Cosa...? Gli hai parlato di Craig?"
"No amore, li avrei fatti preoccupare. Ho inventato un po'di balle ma sono a fin di bene. Gli ho detto che ho dato dei giorni di vacanza a tutte le persone che lavoravano a Neverland...". La vidi sorridere.
La rassicurai per un po' e poi la lasciai da sola, aveva bisogno di un po' di tranquillitá.

Farei di tutto per te Meg.

ANGOLO AUTRICE
Scusate, il capitolo è cortino, ma se avessi inserito anche la cena con la famiglia Jackson sarebbe risultato troppo lungo... Che dite di questo capitolo? Di chi sará il bimbo?
Commentate!

Afraid|| A Michael Jackson story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora