Andrew POV
Credo di aver rovinato una bellissima amicizia. Ian e Eleanor non si parlano più da quel venerdì pomeriggio. Sembra che i loro mondi si siano completamente separati, come d'altronde anche il mio e quello di mio fratello. Se mi parla è solo per sapere che ore sono o ordinarmi di stare zitto. In più ora passa il doppio del suo tempo a scrivere su quell'inutile quadernetto che tiene sempre nascosto.
Cinque giorni fa ci sono state le esposizioni orali di scienze e non sono andate proprio per il meglio. Ian e Richard hanno preso sette, mentre io ed Eleanor a malapena ci siamo guadagnati la sufficienza, cosa che ha fatto incazzare il doppio la rossa.
"Devi parlarle."
"Ma che cazzo Tanya, credi che non ci abbia già provato?"
A volte mi chiedo a cosa servi avere una ragazza come amica. Tanto non ti capisce neanche.
"Bhe cacchio, allora vuol dire che non le piaci proprio per niente!"
"Ma lei piace a me!"
Non ne sono sicuro al 100%, ma diciamo che è da una settimana che non riesco a togliermela dalla testa.
"Senti idiota, fra tre giorni è Natale e ora stiamo in questo fottuo centro commerciale per trovare dei cacchio di regali da fare ai nostri amici. Quindi apri gli occhietti e cerca qualcosa di carino anche per questa benedetta Eleanor, okay?"
Sbuffo irritato iniziando a fare il giro dei negozi seguito da Tanya.
Alla fine mi ritrovo in una gioielleria a cercare un bracialetto poco caro.
"Questo qua è carino."
Mi fa notare Tanya.
"E non costa molto..."
Rotea gli occhi prima di allontarsi alla ricerca di qualcosa da regalare alla sorella maggiore.
"Quanto costa?"
Chiedo alla commessa indicando il braccialetto d'argento dietro alla vetrina.
"Solo 25 euro."
"Lo compro."
La signora apre la vetrina, recupera il bracialetto con la colombina d'argento e me lo confeziona in una scatolina con un fiocco rosso.
"Buon Natale!"
Mi sorride prima di recuperare i soldi che le porgo.
"Sì, anche a lei..."
Le rispondo recuperando il pacchetto e raggiungendo l'uscita del negozio dove mi aspetta Tanya.
"Questa maglietta andrà bene a Danielle?"
Mi chiede mostrandomi un top verde fosforescente con lo scontrino che indica 5 euro.
"È scollata, quindi sì."
Mi sorride prendendomi sotto braccio e trascinandomi fuori dal centro commerciale. Ho sempre odiato i suoi sbalzi di umore.
"E ora che cosa facc...?"
Non finisce la frase. Mi afferra per un braccio tirandomi dietro ad un bidone della spazzatura e facendomi segno di stare zitto.
"Quella è Cassandra Gard..."
Alzo lo sguardo verso la strada e la vedo. Cassandra Gard, in tutto il suo splendore, sta parlano con un ragazzo moro. Nel quartiere sud.Ian POV
Non una chiamata o un messaggio. Non una parola da parte di Eleanor, neanche un "scusa". Niente di niente per una settimana e passa.
Pensavo che questo sarebbe stato il nostro primo Natale insieme, e invece no. Probabilmente lo passerà con Andrew, perché anche se non si fanno vedere insieme in pubblico, so per certo che si sentono di nascosto.
Il mio telefono sul comodino inizia a vibrare, così metto a posto il mio quaderno personale e rispondo alla chiamata.
- Pronto?
- Ian, dobbiamo parlare.
Fra tutte le voci che mi aspettavo di sentire, la sua era l'unica esclusa.
- Cosa vuoi Eleanor.
- Vediamoci fra dieci minuti al Magic Garden.
Rimango un attimo in silenzio valutando la proposta.
- Va bene.
Lei sapeva benissimo che non avrei rifiutato. Se ne approffitta sempre della mia stupidità.
Chiudo la chiamata e mi sbrigo ad uscire di casa.
Per strada, incrocio un Andrew piuttosto teso.
"Dove vai?"
Mi chiede preoccupato.
"Al Magic Garden."
"Aspetta!"
Non lo lascio terminare. Il Magic Garden è un piccolo locale che si trova ai limiti del quartiere sud, e che quindi sta molto vicino a casa di Eleanor e molto lontano da casa mia. Devo muovermi se voglio arrivare là entro 10 minuti.
Quando giungo a destinazione, Eleanor mi sta già aspettando all'interno del bar con una tazzina di caffè in una mano e un giornale nell'altra.
Entro e subito lei mi nota. Mi fa segno di raggiungerla, così vado a sedermi al suo tavolo.
"Grazie per essere venuto."
Annuisco.
"E per quello che è successo l'altro giorno... bhè, scusa."
"Ah bene, quindi questa parola la conosci."
Distolgo lo sguardo iniziando a giocherellare con i bottoni della mia giacca.
"Posso ordinare?"
Una ragazza molto bella con i capelli tagliati a caschetto e una gran quantità di trucco sugli occhi si avvicina al nostro tavolo.
"Una cioccolata calda."
La cameriera non mi guarda neanche. Prende l'ordinazione e se ne va.
"In questi giorni ho pensato tanto a te..."
Eleanor riprende subito la parola e io torno a guardarla smettendo di giocare con i bottoni del mio cappotto.
"E sono giunta alla conclusione che senza di te non ce la posso fare. Noi siamo fatti l'uno per l'altra, capisci? I tuoi punti deboli sono i miei punti forti e viceversa. Dove non ce la faccio io, ce la fai tu. Quando ho bisogno d'aiuto, tu ci sei sempre, e quindi per te dovrei esserci sempre anche io."
La guardo con sguardo affranto.
"Ma come faccio a perdonati dopo quello che hai fatto?"
Apre la bocca per rispondere ma la cameriera è già tornata con l'ordinazione.
"Molto gentile."
La ringrazio mentre mi passa la bevanda calda, ma in quel preciso istante il suo sguardo incrocia il mio e questo momento di distrazione le fa scivolare la tazza di mano.
"S-scusa..."
Sussurra mentre si affretta a ripulire il pavimento con un tovagliolino.
"Ci... ci conosciamo?"
Mi chiede guardandomi con maggiore attenzione.
"Emh no... non penso. Perché?"
"Hai... qualcosa... di famigliare."
"Forse ti confondi con..."
Non faccio in tempo a finire la frase che qualcuno richiama la cameriera che in un'istante è già sparita.
Mi giro verso Eleanor che sembra tanto confusa quanto me.
"Chi era quella?"
Rispondo con un'alzata di spalle, poi cala il silenzio.
"Credo di essermi confusa di gemello."
Sussurra dopo qualche secondo.
"Cosa?"
Ci guardiamo per un breve istante e poi accade l'inaspettato.
Eleanor si sporge sul tavolo e... mi bacia. Un bacio a stampo, tanto semplice quanto breve.
Si alza e senza proferire parola raggiunge l'uscita del Magic Garden.
"Aspetta!"
Urlo nella sua direzione, ma ormai è troppo tardi. Probabilmente pensava fossi Andrew. O almeno spero fosse così.
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Fall to Fly [INCOMPLETA]
Teen FictionAndrew e Ian Coleman sono due fratelli gemelli che vivono una vita difficile in uno dei quartieri più poveri di Denver. Andrew è il tipico ragazzo combina guai, che non ci pensa due volte prima di agire e fare quello che gli passa per la testa. Ogni...