[In corsivo il flashback di Dean, i dialoghi tra lui e Sebastian sono in inglese. ]
«Dean...»
Lo abbracció stretto per quanto la sua posizione potesse permetterglielo, cercando disperatamente di ricacciare indietro quelle fastidiose lacrime che gli offuscavano la vista.
«Ehi...amore...va tutto bene»
Dean spostò il viso dalla sua spalla e lo guardò, incapace di sorridergli come lui stava facendo.
Incapace di farlo da quando aveva perso tutti i capelli, da quando era diventato così pallido e il suo volto così scavato, da quando i suoi occhi blu avevano iniziato a diventare sempre più cupi, mostrando dolore anche con sorriso sulle labbra, da quando lo andava a trovare ogni giorno in ospedale per dargli un bacio sulla fronte e sentirsi dire che andava tutto bene.
«Dean...? Amore?»«Dean? Amore?»
Aprì gli occhi socchiudendoli subito dopo per abituarsi alla luminosità della stanza.
Erano come ogni mattina a letto, pantaloni del pigiama per Dean e niente se non i boxer per Alessandro.«Stai piangendo?» L'espressione di Alessandro era pura preoccupazione, nient' altro.
Ora che glielo faceva notare sentiva gli occhi fastidiosamente bagnati, le guance allo stesso modo.
«Uhm...io....» si tirò su a sedere e alessandro si spostò da sopra di lui, mettendosi anche lui seduto.
Dean cominciò a stropicciarsi gli occhi per togliere tutte quelle lacrime salate, beh, ovviamente stava piangendo, i suoi ricordi gli facevano sempre e comunque male.
Alessandro prese ad accarezzargli la schiena, con movimenti lenti e lineari lungo la spina dorsale.
«Va tutto bene?» la sua voce era molto pacata, come se avesse paura di turbarlo ancora, mascherava alla perfezione la sua curiosità, ma non la sua preoccupazione.
«Uh.... Sì, è solo che ... sai, mia madre ha riportato tanti ricordi in me che uhm...» si schiarì la voce. «meglio evitarli»
Cercó di sorridergli ma ne ebbe scarso risultato.
«Va tutto bene amore, ora ci sono io con te, se ti va di raccontarmi di questo Sebastian io ti ascolteró e prometto che non farò il geloso.»
Il petto di Dean fu scosso da un risolino.
Non erano molte le persone che riuscivano a farlo sorridere in momenti del genere, ed era questo, proprio questo uno dei motivi per cui amava Alessandro.Non era uno dei soliti ragazzi che vogliono solo fare sesso e baciarsi, lui voleva anche parlare, voleva migliorargli la giornata e l'umore, giocava con lui e facevano gli idioti, lo faceva ridere per serate intere.
Adorava il fatto che prima di essere fidanzati erano sempre e comunque amici.
«Vuoi che ti racconti di Sebastian?»
Dean aveva un espressione abbastanza serena.«Solo se lo vuoi anche tu.»
Alessandro gli sorrise, mentre Dean si sistemava a letto, invitandolo ad appoggiarsi al suo petto.Ale non se lo fece ripetere due volte e il ragazzo cominciò ad accarezzargli i riccioli rossi.
«Beh è una storia di tanto tempo fa...
Ricordo che il primo anno di liceo guardavo sempre questo ragazzo per i corridoi della scuola, per me era perfetto : occhi di cristallo, capelli corvini e belle abbronzata, muscoloso al punto giusto e col sorriso più dolce che io avessi mai visto.
Lo vedevo praticamente ogni giorno, a ultima ora, quando lui usciva dalla classe, la 3°E, con tutto il suo gruppo di amici.Mi innamorai perdutamente di lui, cominciando a cercare di farmi notare, anche se i miei capelli facevano già abbastanza.
Nessuno a scuola sapeva della mia omosessualità, tranne la mia migliore amica, avevo troppa paura a dirlo e non c'era nessuno a parte lei di cui io mi fidassi sul serio.
Una mattina a scuola mi arrivò un messaggio da un numero non salvato sul cellulare, ma non anonimo.
Lo ricordo perfettamente, diceva "Vieni in bagno al 3° piano, devo parlarti urgentemente Dean."
In un primo momento non capii, poi decisi di salire ed andare a vedere chi c'era.
Tutto mi sarei aspettato, tutto, ma non di trovarci lui.
Appena mi vide mi sorrise, provocandomi con quello sguardo e quegl'occhi di ghiaccio.
Parlammo e da lì si scoprì che lui era gay, gli piacevo e aveva una voglia matta di sbattermi al muro, testuali parole eh.
Ci mettemmo insieme, ci baciammo ma nulla più di quello.
Stavamo insieme da un paio di mesi quando scoprimmo che aveva un cancro allo stomaco.
Cadde in una profonda depressione i primi tempi, non mangiava e non dormiva, stava sempre rinchiuso in camera sua a dipingere, non veniva più a scuola, era come scomparso dalla città, solo io sapevo dov'era e come stava, lo aiutavo, anzi, costringevo a mangiare e a bere, ero a casa sua tutti i pomeriggi a tenergli compagnia, ricordo che ogni volta che me ne andavo, verso le 23, mi ringraziava sempre e cercava di fare un sorriso, che col passare del tempo divenne sempre più vero, per poi spegnersi lentamente.
Ero passato dall'andare a trovarlo a casa ad andare a visitarlo in ospedale, sempre, tutti i giorni, non importa quale impegno avessi, presto o tardi non esisteva una giornata che avevo saltato.
Così mia mamma scoprì tutto, mi coprì di insulti e mi sbattè fuori casa.
Non mi importava.
Volevo solo stare accanto a Sebastian.
Morì una settimana dopo.
Ricordo che mi diceva ogni giorno che andava tutto bene, me lo diceva sempre, anche il giorno in cui vidi il suo encefalogramma piatto.
Mia mamma vuole riportarmi a Manhattan per l'anniversario della sua morte, ma non ci andrò, non ho voglia di andarci con lei, mi ha già complicato la vita abbastanza, ora sono felice qui con te, e non ho intenzione di andarmene. »
Alessandro si alzò per guardare verso di lui, occhi gonfi e sorriso malinconico.
Si chinò a baciarlo cercando di metterci tutto l'amore che poteva, sentendo le labbra inumidirsi di lacrime.
«No amore non devi piangere, adesso ci sono io con te e non me ne andrò mai, promesso.
Ti amo Dean, più della mia stessa vita.»Dean sorrise e riprese a baciarlo, erano baci caldi e senza desiderio, dolci e calmi.
«Che farai con tua mamma?»
«La mando via insieme ai ricordi di Sebastian, lui e lei fanno entrambi troppo male.»
Angolo Autrice
Ebbene ragazzuole, sì sono tornata dopo.... 2 mesi?
Avete tutto il diritto di uccidermi.
Mi scuso per l'ENORME ritardo e prometto che durante queste vacanze scriverò abbestia.
See you next Year!!
Ouo
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Bacio tra i petali di ciliegio.
RandomUn ragazzo troppo timido per parlare di sè, del suo passato, dei suoi desideri. Un altro, una fuga da una famiglia che non avrebbe il diritto di chiamarsi così. Troveranno insieme un mondo loro, si ritroveranno l'uno negli occhi dell'altro. Warnin...