Corsi a perdifiato per le strade della Città, diretto verso le Mura.
Era notte fonda, eppure la stragrande maggioranza degli edifici erano illuminati e le macchine circolavano normalmente.
Diamine, ma in questo posto non si dorme mai? Pensai con rabbia, quando fui costretto a cambiare percorso per la seconda volta.
Arianna aveva ragione: suo padre sospettava della presenza degli Espirit oltre le Mura: vidi molti veicoli militari sfrecciarmi accanto, trasportando uomini e robot armati.
Niente di tutto ciò poteva uccidere un Espirit, ma... anche dei semidei possono venire feriti, ed io non volevo che accadesse, specie se - come sospettavo - gli Esperit in questione erano i miei fratelli.
Raggiunsi il luogo dove l'aria era più pura e notai con stupore (ma anche con sollievo!) che lì la difesa della Città era ancora bassa.
Quel luogo era davvero sottovalutato.
Mi lanciai dalle Mura trasformandomi.
La fretta è cattiva consigliera mi avevano insegnato... e con ragione.
<<Sparate! Non deve sfuggirci!>> sentii urlare alle mie spalle da una donna.
Imprecai dentro di me e corsi via, ma un gigantesco cane color oro chiaro con fiamme intorno alle zampe è un bersaglio facile.
Decisi di ritornare alla forma antropomorfa, ci avrei messo di più a fuggire, ma la vegetazione mi avrebbe protetto.
Continuai a correre andando sempre dritto, fino a quando una folata di vento non portò con sé l'odore di Fua e Fuarian.
Erano vicini.<<Fua! Fuarian!>> li chiamai. <<Sono qui!>>.
Un attimo dopo, un ombra mi assalì atterrandomi con un pugno. Fuarian.
<<Razza di idiota, che diavolo hai combinato?>> mi chiese ringhiando.
<<L'ho uccisa!>> dissi, sbattendogli in faccia la camiciola imbrattata di sangue.
<<Bugiardo!>> urlò, lanciando la camicia contro un cespuglio dal quale stava uscendo Fua. <<Lurido bugiardo! Non l'hai uccisa!>>. Mi diede un secondo pugno, ne fui sorpreso e l'unica cosa che potei solo incassarlo malamente.
Sentii in bocca il sapore metallico del sangue.<<Fuarian, fermati! Non puoi picchiarlo!>> lo richiamò Fua.
Fuarian esitò solo un momento, poi si preparò a sferrare un terzo pugno ed io a quel punto contrattaccai.
<<Dovresti ascoltare di più nostro fratello!>> lo rimproverai mentre lui rotolava al mio fianco tenendosi la guancia.
<<Tu... >> iniziò lui, ma lo interruppi.
<<Io sono il tuo signore e fratello maggiore!>> ringhiai. <<Non ti azzardare mai più di alzare le tue mani su di me!>> urlai.
<<Mi permetto quanto mi pare!>> urlò lui di ramando. <<Io, Fua e nostro padre abbiamo visto nelle fiamme che cosa avete fatto tu e quella umana!>>.
Acc... anche mio padre? Pensai, senza rispondere.
Fua si avvicinò tremando. <<Fratelli, dovremmo andare via di qui, non è sicuro! Potremmo... >>.
Non fece in tempo a finire la frase che fu colpito ad una spalla.
Io e Fuarian ci voltammo di scatto prima verso di lui e poi verso il fogliame alle sue spalle. Senza neanche aspettare di vedere i soldati, bruciammo i cespugli fino a creare un muro di fuoco.
Caricai Fua sulle mie spalle e fuggimmo verso il Vulcano.
Le fiamme cancellarono le nostre tracce.Mio padre era furibondo con me.
L'unica consolazione che potevo avere era che parte della sua arrabbiatura si spostò su Fuarian quando seppe del suo comportamento: se non si fosse messo a picchiarmi Fua non sarebbe rimasto ferito.
Il mio fratellino non correva nessun pericolo, ma mi recai comunque al suo capezzale per scusarmi e chiedergli perdono.<<Spero di non averti deluso, Fua>> gli dissi.
Lui spalancò e sbatté gli occhi. <<L'ami?>> mi chiese.
Gli sorrisi. <<Più di quanto le parole mi permettano di dire>> risposi.
<<Allora sono contento per te>>.
Abbracciai forte mio fratello facendogli sfuggire un piccolo gemito di dolore.
<<Scusa... >> sussurrai.
Lui si guardò la spalla bendata. <<Pensi che lascerà la cicatrice?>>.
<<Forse... >>.
<<Forte! Sarebbe la prima!>> disse con aria trionfante.
Alzai gli occhi al cielo.
Ne aveva ancora di strada da fare se pensava che beccarsi un colpo da un umano potesse essere qualcosa di cui andare fiero, ma per ora poteva ancora passare...
Avvertii una presenza sulla soglia della porta e mi voltai: mio padre.
Sostenni il suo sguardo severo e lui mi fece cenno di seguirlo.<<Ora devo andare, grazie per quello che hai detto>> dissi a Fua, prima di dirigermi fuori dalla stanza.
Io e mio padre raggiungemmo la Sala del Trono ed io chiusi subito la porta con la mia volontà.
<<Prima che voi possiate dire qualunque cosa, vi informo: sono innamorato di quella donna>> lo avvisai.
Mio padre espirò rumorosamente.
<<Ti capisco>> disse dopo un po' di tempo.
<<Tornerò a prenderla... glie l'ho promesso>> sottolineai.
<<Scatenerai una guerra>>.
<<Lo so>>.
<<Ma gli Arcani no. Devi avvisarli. Devi avvisarli delle tue intenzioni. Il Sommo Sacerdote proverà a parlare con il Governatore e se lui fallirà ci parleranno i Principali>>.
<<E se anche loro fallissero?>>.
<<Allora la Madre lo saprà. Saprà che noi ci abbiamo provato!>>.
<<Visto che siamo d'accordo andrò al Villaggio Arcano domani>>.
<<Fuarhun, no. Devi far passare del tempo... ora sarebbe troppo pericoloso>>.
<<E quando secondo voi?>>.
<<Aspetta qualche mese, te ne prego, sono più vecchio ed esperto di te, dammi ascolto>>.
Cedetti a quelle parole e lo congedai.
Rimasto da solo, mi sedetti sul trono e guardai le fiamme del falò di Fua - quello che il mio fratellino aveva acceso il giorno in cui si era esibito per me - e le interrogai su Arianna.
Le fiamme mi mostrarono una scena: io e lei insieme, ma il suo corpo era diverso: era immortale e gravido.Sì, avremmo un erede... un giorno, dissi alle fiamme sorridendo a quella prospettiva.
Prima di quanto tu creda, tuonò una voce.
Ma non erano state le fiamme a parlare. Era stata la Madre in persona.
Continua su Arcani...
Ringraziamenti.
Grazie a te, chiunque tu sia, per aver letto questo quarto Prologo.
Un altro Prologo è in arrivo, altri personaggi intrecceranno le loro storie gettando le fondamenta di Arcani.
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Mara

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Prologues of Arcani - Il cavaliere rosso
Science FictionSulla Terra l'Umanità è arrivata a dividersi in due: da una parte, gli Uomini delle Macchine che, seguendo le predizioni di un giovane iniziano a vedere nell'Alieno la manifestazione terrena della Madre, la dea la cui venuta è attesa da tutti, anche...