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-Oggi, la lezione di Design & Textile si terrà in laboratorio, al piano terra.
Perciò, ragazzi, prendete tutto il vostro occorrente e seguitemi.

Ci guardiamo tutti in viso.
Curiosi ed eccitati dal piccolo cambio di programma, seguiamo il professor Lancaster.

Cerco di lasciarmi travolgere dall'entusiasmo.
Sono ancora scossa da ieri notte.
Le mie occhiaie, abilmente nascoste sotto un generoso strato di correttore, ne sono la prova.
Mi sforzo di mantenere il controllo sui miei nervi che minacciano di travolgermi.

Ero convinta che il mio cervello fosse andato oltre quei ricordi.
Sono decisa a non lasciarli riaffiorare di nuovo.

Tutta colpa di Dimitri.
Non avrei dovuto lasciare che la mia mente ed il mio cuore si facessero sconvolgere così tanto.
Non posso abbassare le difese così facilmente.
Non lo avrei permesso. Mai più.
A nessun altro uomo.

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Dopo pranzo, saluto le ragazze e torno in stanza.
Non mi va di restare con loro oggi.
Ho bisogno di silenzio e pace.
Un'altra parola di gossip di Claire e giuro che urlo.

Mi rendo conto di essere esageratamente nervosa.
Prendo gli auricolari e imposto la riproduzione casuale della mia libreria di musica classica.
Alzo il volume al massimo.
Apro il portatile e inizio a portarmi avanti con le varie materie.

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Guardo l'orario sul mio telefono.
19:57.
Faccio un breve calcolo.
Ho trascorso ben 4 ore seduta qui, senza pensare.
Lo considero un traguardo.

Noto i messaggi di Claire ed Elizabeth.
Entrambe mi domandano che fine abbia fatto.

Uno solo, però, riesce ad attirare la mia attenzione.
È Elizabeth.
Lo ha inviato alle 19:54.

"India!
Vengo da te tra 5 minuti.
C'è qualcosa che devi vedere."

Toc, toc.
Puntuale come un orologio svizzero.
Apro la porta.
-Cos'è che dovrei vedere? - esordisco io.
-Dimitri E. J. Lewis ti dice qualcosa?

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