[Louis' POV]
"Lou, tesoro, è ora di alzarsi!"
Apro lentamente gli occhi, sbattendo con forza le palpebre nel tentativo di svegliarmi. "Che ore sono?" chiedo, scuotendo la testa.
"Le sette. Dobbiamo accompagnarti a scuola entro le otto, quindi sbrigati e preparati!" mi dice zia Karen. "Se hai bisogno di qualcosa da mettere basta che chiedi a Liam, sono sicura che abbia dei vestiti che potrebbero andarti."
Annuisco, facendole un sorriso assonnato, che ricambia prima di uscire dalla camera. Tiro via le coperte e mi stropiccio gli occhi per poi far scivolare le gambe giù dal letto e alzarmi, traballando giusto un po'. Cammino verso il guardaroba, lo attraverso ed entro in bagno. Mi tolgo i boxer ed entro in doccia, aprendo il getto d'acqua che in qualche modo ha la giusta pressione. Lascio l'acqua scorrere sul mio corpo per qualche minuto.
Spero davvero di piacere ai ragazzi di questa scuola.
E se non mi faccio neanche un amico?
E se tutti mi odiano e pensano che sono stupido come al St. Peters?
Scuoto la testa nel tentativo di schiarirmi i pensieri e poi spengo l'acqua. Esco velocemente, mi asciugo avvolgendomi un asciugamano attorno alla vita, e torno nell'armadio. Apro i cassetti e tiro fuori un paio di boxer puliti e dei chinos rossi. Me li infilo, prima di frugare tra le mie maglie, cercandone una che si abbini. Alle fine trovo una camicia nera e delle bretelle che indosso, per poi sistemarmi velocemente i capelli e dirigermi al piano di sotto.
"Sei un figo Lou!" è la prima cosa che dice Liam quando metto piede in cucina per fare colazione; io rido semplicemente.
"Anche tu Li-li." Dico scherzosamente, nonostante sia effettivamente vero. Sta indossando un paio di jeans attillati blu e una maglia verde scozzese. Anche se semplice è piuttosto raffinato. "C'è qualcuno su cui stai cercando di fare colpo?"
"Stai zitto." Borbotta, colpendo la mia spalla, mentre un rossore si diffonde sulle sue guance.
Ridacchio rumorosamente. "Stavo scherzando, ma okay... adesso dovrai raccontarmi tutto!"
"Magari dopo." Sussurra, tirando fuori dal tostapane dei waffles al cioccolato, prima di buttarli su un piatto, passarmelo e scaldarne degli altri. Lo ringrazio e mi siedo al bancone, mangiandoli in fretta, e la stessa cosa fa lui.
"Ragazzi, siete pronti per andare?" chiede zia Karen, entrando e raggiungendoci in cucina, il caffè già in mano.
Finisco l'ultimo boccone dei miei waffles. "Sì, sono pronto. Devo solo prendere la mia borsa." Le dico, prima di voltarmi e correre su per le scale. Prendo lo zaino e ci infilo velocemente il MacBook, non sapendo che libri prendere per le prime lezioni. Scendo rapidamente al piano inferiore, per poi infilarmi le Toms che avevo lasciato vicino alla porta d'ingresso e raggiungo Liam e zia Karen che mi stanno aspettando in macchina. Apro la portiera dei sedili posteriori, lancio dentro la borsa e poi salgo a mia volta.
"Sai guidare, Louis?" chiede mia zia mentre accende il motore, e io annuisco.
"Sì, ho preso la patente qualche mese fa."
"Bene!" sorride. "Abbiamo una macchina in più nel garage che puoi guidare, se ti va."
Scuoto la testa, i miei occhi spalancati. "Questo è decisamente troppo! Già mi permettete di vivere con voi, regalandomi tutta questa roba, non ho bisogno anche di una macchina!"
Lei ride con dolcezza. "Non essere ridicolo! Come ho detto ieri abbiamo soldi più che a sufficienza, e in più sarebbe perfetto, perché se guidassi tu Liam non dovrebbe più prendere il pullman."
STAI LEGGENDO
Hold On To Me (Larry Stylinson AU boyxboy // Italian Translation)
FanfictionLouis viveva a Doncaster con i suoi genitori e andava alla scuola cristiana, ma sfortunatamente non pensò due volte prima di prendere una decisione... La decisione di rivelare la sua omosessualità. Rinnegato dai genitori, deve lasciare la sua miglio...