[Louis' POV]
"Harold!" urlo, sbattendo i libri sul banco una volta entrato nella classe di psicologia e facendo saltare il ragazzo dai capelli ricci per lo spavento. Fantastico, Tomlinson, hai spaventato il ragazzo, che bel modo di iniziare. Mi riprendo velocemente da questa esplosione di sicurezza e gli sorrido dolcemente. "Come stai?" L'espressione scioccata negli occhi di Harry si spegne, e semplicemente mi fissa per un secondo, prima di riportare lo sguardo sul suo libro. Sospiro. "Perché non vuoi parlare con me, Harry? Sono davvero così orribilmente minaccioso che non ci riesci? O è la mia bellezza sbalorditiva che ti fa ammutolire?" Ancora una volta, mi ignora.
"Lascia perdere." Mi volto e trovo un attraente ragazzo dai capelli castani in piedi dietro di me, che sta sistemando il banco di fronte al mio.
"Cosa?"
"Il suo silenzio ti incuriosisce, non è vero?" sorride comprensivo. Lancio uno sguardo al ragazzo dai capelli ricci che continua a ignorarmi, per poi voltarmi nuovamente verso il ragazzo dai capelli castani e annuire. "Ci sono passato anch'io. Non ti parlerà. Non parla con nessuno, fatta eccezione per Miss Peazer e Miss Calder. A proposito, io sono Josh, Josh Devine."
"Devine?"
Ridacchia sommessamente e annuisce. "Sì, sono il figlio del sig. Devine." Indica ancora una volta Harry. "Ero il suo partner l'anno scorso, non mi ha mai rivolto parola."
"Quanto ti ci è voluto prima di arrenderti con lui?" chiedo esitante, non sicuro di voler conoscere la risposta.
"Quattro mesi." Sussulto. Josh ha insistito per così tanto tempo e Harry non gli ha mai parlato? Come ho intenzione di riuscirci in una settimana?
"Beh, non ho intenzione di darmi per vinto." Dico bruscamente e Josh scrolla semplicemente le spalle, in una sorta di "fa' come credi" silenzioso, e si siede, voltandomi le spalle e indicando la fine della conversazione. Sospiro e mi sposto, diretto al mio posto assegnato di fianco a Harry. Mi siedo rivolto verso di lui, la testa appoggiata alla mano, mentre osservo il modo in cui scrive. È piuttosto evidente che sia inconsapevole del fatto che lo stia fissando. "Harry, ho intenzione di parlarti finché non rispondi." Mi ignora. "Non sto scherzando, Harry, ho così tante cose che potrei raccontarti." Silenzio. "Okay. Sapevi che sono il cugino di Liam Payne? È per questo che sono qua, mi sono trasferito da Doncaster a Wolverhampton perché i miei genitori sono degli idiota omofobi, che mi hanno rinnegato quando sono uscito allo scoperto. Mio padre ha detto 'Ai miei figli non piacciono i ragazzi!', per poi buttare le mie cose fuori dalla finestra. Vedo il ragazzo dai capelli ricci sussultare leggermente, anche se non capisco se è a causa delle mie parole o dell'arietta fresca che è appena entrata dalla porta.
"Buongiorno a tutti!" ci saluta allegramente il sig. Devine mentre fa ingresso nella classe.
"Salve!" urlo dal fondo della classe, sorridendo, prima di riportare l'attenzione su Harry. "Oh, so che cosa posso dirti! Da piccolo, quanto stavo seduto nel passeggino, ero solito salutare la gente che mi passava davanti. Dicevo 'Ciao! Buona giornata!'. Mamma lo trovava abbastanza imbarazzante, mi diceva sempre che l'unico lavoro che avrei trovato con quell'atteggiamento sarebbe stato al supermercato, il che ho sempre pensato fosse strano, perché zia Karen - la mamma di Liam - mi ha sempre detto che sono educato con chiunque incontri. Mi sa che non sono mai piaciuto a mamma, neanche quando ero piccolo." Alza lo sguardo su di me, mi fissa assente, per poi riportare l'attenzione sul suo libro. Beh, almeno ha in qualche modo preso atto della mia esistenza.
"Sig. Tomlinson, sta prestando attenzione?" le parole del sig. Devine mi richiamano all'ordine.
"Sì, signore. Certo!"
Inarca un sopracciglio. "Allora che cosa ho appena detto?"
I miei occhi si spalancano leggermente mentre farfuglio. "Io... u-uh..." Con la coda dell'occhio vedo Josh spostarsi e indicare lo schermo del suo computer, che posso vedere chiaramente. Incomincia a scrive e nel frattempo io leggo ad alta voce. "Ha detto 'Per quelli di voi che non lo sanno, ci sono diverse prospettive che interessano gli psicologi, e alcune delle più importanti includono quella biologica, cognitiva, comportamentale, rivoluzionaria e umanistica.'"
L'insegnante di psicologia mi osserva sospettoso, ma io gli sorrido e lui torna alla sua lezione. Afferro velocemente un pezzo di carta e ci scrivo sopra 'grazie', per poi accartocciarlo e lanciarlo a Josh. Quest'ultimo lo apre e qualche secondo dopo le parole 'non c'è problema' appaiono sul suo schermo; dopodiché le cancella e torna a scrivere le parole del padre.
"Perché non vuoi parlare con Josh? Sembra un ragazzo fantastico!" sussurro al ragazzo dai capelli ricci seduto di fianco a me. "La sua faccia mi è familiare... è nella squadra di football? Credo di averlo visto quando sono andato a guardare gli allenamenti di Zayn l'altro giorno. Z ha detto che mi farà entrare in squadra, sai? Dopo la partita di venerdì. Sono felice di non essere arrivato troppo in là nella stagione sportiva, altrimenti non so se avrei potuto giocare..."
[Harry's POV]
Perché questo nuovo tipo insiste a parlare con me? Se volessi che mi parlasse gli parlerei, è semplicissima logica! Perché non capisce che non voglio parlargli?
"Sai, se tu dialogassi con le persone, forse avresti più amici." Riflette, e io alzo gli occhi al cielo, nonostante non possa vedermi perché la mia testa è rivolta verso il basso.
Perché non capisce che non voglio degli amici?! I miei presunti 'amici' mi abbandonano sempre, le uniche che non l'hanno fatto solo Dani e El, e penso che in parte sia dovuto al fatto che non può essere altrimenti, dal momento che sono le mie insegnanti e tutto il resto.
Tomlinson sproloquia per il resto della lezione, mentre io scrivo tutto ciò che posso di quello che dice il sig. Devine. So che è un po' da maleducati ignorarlo, e probabilmente dovrei dirgli di stare zitto e fare il suo lavoro, ma sono piuttosto sicuro che lo entusiasmerebbe fin troppo.
Faccio un sospiro di sollievo quando il sig. Devine annuncia la fine della lezione e riordino velocemente i miei libri. Sapendo di avere chimica l'ora successiva, corro fuori dalla classe C12, diretto alla C4. Inchiodo davanti alla porta, entro rapidamente, gettando la borsa sul banco di fronte alla porta, dalla parte opposta della cattedra di Eleanor, e mi siedo.
"Haz, stai bene?" chiede allarmata la mia amica, senza preoccuparsi di chiamarmi con il mio nome intero, dal momento che non c'è nessun altro studente.
"Sì" borbotto, insicuro sul perché io sia così infastidito.
"Beh, fammi un segnale se hai bisogno di parlare e dirò alla classe che ti devo parlare di un voto di un test o qualcosa del genere." Annuisco e tiro fuori il mio libro di chimica, ma già so che non sarò in grado di restare molto concentrato durante la lezione.
[Elise's POV]
"Avanti, spara." domando, lanciando lo zaino sul banco di fianco a Liam, per poi collassare sulla sedia dietro ad esso.
"Spara cosa?" chiede con un cipiglio sul volto.
Alzo gli occhi al cielo. "Ti piace Zayn, non è così?"
Spalanca gli occhi e inizia a scuotere la testa rapidamente. "No! Che cosa te lo fa pensare?" esclama, agitando le braccia all'impazzata, ed ora è il mio turno di accigliarmi.
"Beh, parli sempre di 'Zayn ha fatto questo' e 'Zayn ha fatto quello' quindi ho solo immaginato..."
"Come se tu non parlassi di 'Niall ha fatto questo' e 'Niall ha fatto quello'! Non significa che ti piace, no?"
"Ew, no, fottiti!" Cerco di reprimere i conati di vomito al pensiero di uscire con Niall. Voglio dire, è il mio migliore amico, ma mai, in un milione di anni, uscirei con il bastardo.
Liam alza gli occhi al cielo. "Quindi, solo perché parlo di lui non significa che ho una cotta! Significa che siamo amici. Ad essere onesti, non penso che potrei mai uscire con lui. Certo, è attraente e tutto il resto, ma semplicemente non è il mio tipo."
"E qual è il tuo 'tipo'?" chiedo con un sopracciglio alzato. Liam arrossisce e abbassa lo sguardo sul suo libro. "Avanti, dimmelo!" rido, colpendolo giocosamente sulla spalla. "Non lo dirò a nessuno!"
"Capelli rosso-marrone." Borbotta, e i miei occhi si illuminano istantaneamente.
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Hold On To Me (Larry Stylinson AU boyxboy // Italian Translation)
FanfictionLouis viveva a Doncaster con i suoi genitori e andava alla scuola cristiana, ma sfortunatamente non pensò due volte prima di prendere una decisione... La decisione di rivelare la sua omosessualità. Rinnegato dai genitori, deve lasciare la sua miglio...