Capitolo 3

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[Louis' POV]

Finalmente riesco a trovare la strada per la D16, proprio quando la campanella suona, segnalando l'inizio delle lezioni.

"Ah! Lei dev'essere il sig. Tomlinson!" mi accoglie una ragazza dai capelli ricci vestita con un body nero non appena entro.

"Uh, sì. Mi chiamo Louis." Le dico e lei annuisce.

"Io sono la sig.na Peazer, ma per tutti i miei studenti va bene Danielle." Sbatto le palpebre, sconvolto. Lei è l'insegnante?! Non sembra tanto più grande di me! "Questa è la reazione che ricevo dalla maggior parte degli alunni." Ride fra se. "Sì, sono abbastanza giovane per essere un'insegnate, ma questo non significa che non sia brava a fare il mio lavoro, o che provi interesse per i miei studenti." Dice apertamente, ma io scuoto la testa.

"No, certo che no, sig.na Peazer."

"Come ho detto, chiamami Danielle. Ora, hai i vestiti adatti per ballare o hai bisogno di prenderne in prestito?"

Scuoto nuovamente la testa. "Ho scoperto che sarei stato in questa classe solo sta mattina, quindi temo di non essere preparato." Le rispondo e lei annuisce comprensiva.

"Allora, ci sono dei pantaloni neri e delle maglie in più nello spogliatoio." Dice indicando due porte dall'altro lato della stanza, una etichettata con la parola 'uomini' e l'altra con 'donne'. "Gli altri studenti si stanno giusto cambiando." È solo allora che mi accorgo che siamo gli unici due nella stanza, quindi annuisco, prima di camminare velocemente verso lo spogliatoio maschile, scivolando al suo interno. Mi aspetto di trovare un bel po' di persone, ma ci sono solo altri tre ragazzi: uno con i capelli neri sistemati in un ciuffo, uno castano con l'acconciatura simile a quella che aveva Liam prima che se li rasasse, e... il ragazzo riccio di prima.

"Um... ciao." Squittisco, annunciando loro la mia presenza. I ragazzi con i capelli neri e marroni alzano lo sguardo, ma il Riccio continua a ignorarmi proprio come aveva fatto prima, alzandosi e uscendo dal camerino senza neanche lanciarmi un'occhiata. Lo seguo con i miei occhi. Perché non vuole guardarmi?

"Ignora Harry." Mi dice il ragazzo castano. "Lui ignora chiunque, quindi non prenderla sul personale. A proposito, sono Justin." Mi dice, tirando fuori le sue scarpe.

"Louis." Mi presento, inoltrandomi nella stanza e individuando un cesto etichettato 'Abbigliamento per danza di riserva' sull'altro lato della stanza. Mi dirigo verso di esso, ma una mano sulla spalla mi ferma. Mi volto per scoprire che è Ciuffo colui che mi ha stoppato.

"Non ti conviene." Afferma, prima di far cadere la mano dalla mia spalla. "I vestiti di scorta sono veramente disgustosi. Sono stati usati da così tante persone durante gli anni che hanno assunto un fetore permanente, nonostante il fatto che siano stati lavati tutte le volte che sono stati usati."

Arriccio il naso ma sospiro. "Non ho nient'altro da mettere." Gli dico, cercando di rigirarmi verso la cesta, ma lui mi ferma nuovamente, prima di raggiungere la sua borsa e tirare fuori un mucchio di vestiti neri. "Ecco qui. Danielle ci aveva avvertito che sarebbe potuto arrivare un nuovo studente oggi e quindi ho portato dei vestiti di riserva per ogni evenienza. Magari sono un po' grandi, ma sono meglio di quelli della scuola."

Lo guardo negli occhi e glieli prendo dalle mani, sorridendo con gratitudine. "Grazie..."

"Zayn, Zayn Malik." Sorride prima di guardarmi le scarpe. "Per oggi dovrebbero andare bene, ma ti conviene portare qualcosa che faccia un po' più d'attrito per domani." Mi suggerisce e io annuisco, facendomi un appunto mentale di cominciare a tenere scarpe da ballo adatte nell'armadietto.

Hold On To Me (Larry Stylinson AU boyxboy // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora