Capitolo 1.

759 26 14
                                    

Mi sveglio di scatto, tastandomi il cuore, il quale batteva all'impazzita. Stavo tremando e sudavo freddo. Sognavo poche volte quel pomeriggio, ma quando succedeva era come una pugnalata al cuore.

Mi alzo dal letto, cercando di non svegliare il ragazzo accanto a me. Recupero la biancheria intima dal pavimento e me la infilo, senza fare il minimo rumore.

La stanza è piccola e sporca, a differenza delle altre volte. Mi dirigo verso il bagno, noncurante dell'ora.

Mi sistemo i capelli al meglio e con del correttore nascondo le occhiaie della passata notte in bianco.

Ritorno nella stanza e vedo che il moro si è svegliato.

"Buongiorno." Gli sussurro avvicinandomi a lui per baciarlo. La leggera peluria che ha sul contorno labbra e mascella mi da un leggero pizzicore, ma lo rende molto sexy.

"Che ci fai già sveglia?" Mi chiede con la voce ancora impastata dal sonno.

"Incubo." Rispondo semplicemente.

Sa che quando do questa risposta non ne voglio parlare, quindi semplicemente si alza, prende i boxer dal pavimento e se li infila.

Quando torna dal bagno si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla spalla, finendo sulle mie labbra poco dopo. Si stende sopra di me e con la mano destra cerca di sganciare il reggiseno.

"Pronta per il secondo round piccola?" Mi sussurra sensualmene all'orecchio.

Per risposta mi fiondo sulle sue labbra, aumentando il piacere creato tra di noi.

Tra noi alla fine era solo sesso, ma il ragazzo mi piaceva molto.

Sento il cellulare vibrare e cerco di togliermi il moro dal corpo. Sblocco il telefono e vedo la notifica di un messaggio.

From: Jason

Bambola, tu e Malik tornate al magazzino. Ora.

"Zayn, Jason ci vuole subito al magazzino." Dico iniziando a vestirmi.

Quando entrambi fummo pronti, uscimmo dal motel in cui abbiamo alloggiato solo questa notte e siamo saliti in macchina.

Il viaggio è silenzioso, quasi come a respirare ogni attimo della vita.

Perché, nel lavoro che facciamo noi, ogni attimo è prezioso. Il prossimo potresti già essere sotto terra, mentre gli altri membri della tua banda piangono per te e i nemici pensano a come distruggere il resto dei ragazzi.

Arrivati davanti al magazzino, scendiamo dalla vettura e raggiungiamo gli altri.

"Alex, Zayn, eccovi. Dovete smetterla di rifugiarvi per le vostre, ehm, come definirle -fughe d'amore. Fate perdere tempo alla squadra." Esordisce Jason, il capo della banda.

"Oh, sul serio? Almeno io non mi scopo una puttana diversa al giorno sul divano." Replica velocemente Zayn a tono.

Si sente un "uuuh" di sottofondo, come per accrescere la sfida creatasi tra i due ragazzi. La risata generale spezza quel minimo di tensione.

"Allora, perché ci hai chiamati Jason?" Chiedo spazientita, pensando che, forse, sarei potuta riaddormentarmi. Se non avessi pensato a lui, ovviamente.

"Beh, diciamo che ho deciso che una bellissima ragazza questa sera potrà fare il suo primo lavoro. Da sola."

La mia mente inizia subito a ripensare a quante volte ho immaginato di svolgere una missione da sola. Ero nel gruppo da due anni ormai, da quando avevo 16 anni, e nonostante sia la più brava, non si fidavano di lasciare tutto nelle mie mani, forse perché sono una ragazza.

Night Changes (l.t.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora