Capitolo 13.

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Louis' POV

Due settimane.

14 giorni.

Nessuna chiamata, nessun messaggio.

Jason dice che non l'ha sentita, ma secondo me sta mentendo.

Come può scomparire per così tanto tempo, senza dirci se sta bene o no?

Sto impazzendo. Mangio pochissimo e Harry se ne è accorto, infatti continua a chiedermi che cosa c'è che non va e la mia risposta è sempre la stessa.

"Sto bene, ma non so dove sia lei."

Tutte le sere cerco di immaginare lei che torna da me, che bussa alla porta e che mi bacia dicendomi quelle due parole che vorrei dirle anche io.

Da quando se ne è andata Harry continua a baciarmi e facciamo sesso ogni sera, ma da quella sera che l'ho fatto con lei non sento le stesse cose per lui che provavo prima.

I suoi baci, le sue carezze, le sue curve, non sono niente in confronto a quelle di Harry.

Mi sento così confuso. È strano, è come se l'amore che sentivo per lui si fosse in qualche modo trasferito verso Alex. Mi dispiace così tanto per Harry, ma non so cosa stia succedendo nella mia mente.

Il mio cuore mi dice di lasciar perdere Harry e di seguire lei, ma la mia mente mi ripete che lui è stato il mio primo amore, la mia prima volta e che Alex è scappata dopo aver fatto l'amore con me.

Se da una parte credevo che lo aspettava da tanto tempo, dall'altra un'oscuro pensiero mi invade la mente: e se avesse architettato tutto dall'inizio? Farmi pensare che lei lo voleva fare e, quando è successo, se ne è andata tranquillamente, come se nulla è accaduto? La conosco e so che non avrebbe mai potuto farmi una cosa del genere, ma nonostante tutto sono passati molti anni da quando ci siamo lasciati e sia io che lei siamo cambiati molto.

Per distrarmi da tutta quesa merda mi sono cercato un lavoro come barista alla Starbucks, ma rischiavo ogni mattina di addormentarmi sul bancone, causa di tutte le notti passate in bianco. Inutile dire che mi hanno licenziato in meno di una settimana.

Sento freddo al braccio e lo tiro sotto le coperte. I muscoli di Harry si contraggono e mi stringono ancora di più a lui, se possibile.

Sospiro, non sapendo che fare. Fisso l'orologio digitale sul comodino e segna le 3.37 del mattino, quindi ho passato un'altra notte senza chiudere un occhio.

Harry si sposta e si alza, andando in bagno. Prendo il bigliettini che avevo già scritto le notti precedenti, Non riesco a dormire, sono sotto a guardare la tv. Ti amo. Le prime notti era sceso, ma io continuavo a rimandarlo in camera, volevo che almeno lui dormisse.

Un po' mi sento male per avergli quasi mentito. Lo amo, davvero, ma non lo amo come lo amavo prima.

Scendo le scale ed entro in cucina, preparandomi un caffé.

La tazza è bollente, mentre il liquido nero si agita nel mio cammino verso il divano. Accendo la televisione, trovando un programma che parla di uomini su un'isola o una roba del genere.

Mi sento stanco, ma è una stanchezza che una dormita non potrà curare. Sono stanco di continuare a pensare a perché lei se ne è andata, a capire chi voglio accanto a me e come farò a scegliere tra una persona ed escludere l'altra. E la cosa più importante è: se scelgo Harry, Alex resterà al mio fianco? E se le cose si ribaltassero? Lui capirà?

Chiudo gli occhi e li copro con il braccio, cercando di dormire.

I personaggi continuano a urlare, quindi cambio subito canale, dove viene trasmesso un documentario.

Night Changes (l.t.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora