Only for a night

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Il mio cuore accelerò a mille. E cominciai a respirare molto velocemente. Mi alzai e indietreggiai fino a sbattere la schiena contro l'albero. Mi ero spaventata così tanto da essere scappata anche se si trattava di Harry. Anche se non escludevo che potesse farmi del male anche lui. Restando a fissarsi senza fare nulla.
<<Sei tornata...>> Mi guardò male.
<<Che cosa ci fai qui?>> chiesi. Potrebbe aver ucciso qualcuno e averlo seppellito. E magari uccidere anche me perché potevo essere una potenziale testimone. Le ginocchia mi divennero di gelatina tremolante.
<<Niente di importante...>>
Mi venne un fortissimo impulso di scappare seguita scarica di adrenalina.
Tutta la serenità che avevo cercato di accumulare svanì in un istante. Mi strinsi nel cappotto e abbassai la testa. Mi erano salite le lacrime agli occhi ma non volevo piangere davanti a lui.
<<Ora torno a casa>> sussurrai con voce tremante.
Harry era vestito con pantaloni e t-shirt neri, giacca in pelle e anfibi in tinta. Sull'orlo della giacca vidi un luccichio, un pugnale. Ero spaventatissima, Harry si vicinò, le mise una mano sul lato della testa, si chinò e le passò il pollice sul labbro inferiore. <<Ti tremano le labbra, hai freddo? Paura?>>
Paura, tanta paura, ma non glielo dissi. Scossi la testa.
<<C-cosa ci fai qui, Harry? Perché sei armato?>> balbettai.
<<Non ti è permesso saperlo...>> Mi attirò a sé e mi prese in braccio, prima che potessi ribellarmi disse. <<Non ho intenzione di farti del male.>> La sua espressione era indecifrabile, ma decisi di fidarmi. Mi portò fino alla sua macchina. <<Aspettami qui, non uscire per nessun motivo, ok?>>
Annuì. Mi mise giù, mi diede le chiavi e corse via. Entrai nella macchina e aspettai. Tornò dopo circa un'ora. Mi spostai sul sedile del passeggero e lui si mise alla guida.
<<H-Harry, ti prego dimmi perché eri armato, hai ucciso qualcuno?>>
<<No.>>
<<Sei un assassino?>>
<<Non risponderò più alle tue domande Lily.>>
Abbassai lo sguardo sulle mani tremanti e per la seconda volta mi riporto la casa.
<<La prossima volta che sarai lì da sola capirai perché ti ho avvertito, buonanotte.>>
<<Buonanotte>> borbottai e tornai in camera mia arrampicandomi sull'albero davanti a casa mia.

Io e Isa ci stavamo preparando per la festa, si era messa un vestito nero a sirena pieno di brillantini tacchi alti argento maschera in tinta e trucco sul nero. I capelli erano piastrati, lisci lungo il busto. Io invece avevo un abito rosa cipria con gonna ampia in tulle, che arrivava fino alle caviglie e ballerine. La maschera era bianca in pizzo, e i miei capelli erano raccolti. Isa aveva voluto aggiungere anche ali da Angelo piegate, sulla schiena. Labbra rosso scuro e ombretto nero, come sempre. Mi sentivo bene e a mio agio come al solito Isa aveva fatto centro. La festa era già iniziata, ma ci eravamo preparate con calma. Isa mi spiegò che a mezzanotte, dovevano togliersi le maschere. Scendemmo le scale di marmo bianco, e rimasi meravigliata dalla festa era nell'altrio illuminato da luci stroboscopiche, in mezzo c'era una pista da ballo illuminata da luci fluorescenti, un bar ricco di alcolici e un lunghissimo buffet pieno di cibi invitanti. Era pienissimo di persone almeno centocinquanta forse di più. Rimasi attaccata a Isa mentre scendevamo, come prima tappa andammo al bar, lei si prese una vodka e io del vino rosso. Berne un calice mi riscaldò, mi lecchai le labbra e ne presi un altro. Era delizioso. Isa mi prese per mano e mi portò in mezzo alla pista. Il vino mi sciolse un po' ballando insieme nella pista per molto tempo musica commerciale. Non sembrava una festa per un ventiseienne, sembrava organizzata per sua sorella, ma tutti si divertivano. Scrutano tra la folla cercando di individuare Harry, ma fu difficile. Quando ci stancano andammo al buffet a mangiare. Un ragazzo si avvicinò ad Isabelle e tolse la maschera.
<<Ash, amore mio.>> Si abbracciarono e si baciarono, così profondamente da mettermi in imbarazzo.
<<Ciao Lily>> mi salutò dopo che si furono separati.
<<Ciao Ash.>> abbozzai un sorriso. Ci aveva riconosciute nonostante le maschere, poi mi ricorda i che Isa gli aveva mandato una foto del suo vestito, e io ero sempre con lei.
<<Lily ti dispiace se te la rubo un attimo.>>
Non poteva fare la guasta feste, anche se volevo che Isa restasse con me.
<<Nessun problema.>> Salutai con la mano.
Appena se ne andarono, tornai a concentrarmi sul cibo, poi girai per la festa guardandomi un po' intorno. C'era una porta che dava sul giardino della villa. Non potei fare a meno di andarci allontanandomi. Mi sedetti su un gazebo circondata da fiori nel buio. La musica arrivava ovattata lì. Un ragazzo mi raggiunse e si mise vicino a me.
<<Cosa ci fai qua tutta solo, angioletto?>>
Il ragazzo aveva il viso completamente coperto dalla maschera, mi sorprese e mi spaventò.
<<Scusami non volevo spaventarti.>> Si avvicinò troppo. <<Come ti chiami?>> disse con un forte accento francese.
<<Mi chiamo Lily>> sussurrai.
<<Lily, che bel nome. Io mi chiamo Pier.>> Mi prese il polso e tutto il corpo mi si paralizzò non riuscivo proprio a muovermi. Cercai di gridare, ma uscivano solo respiri affannoso nessun suono. Non riuscivo neanche a parlare. <<Chissà che gusto avrà il sangue che uscirà da questo delizioso collo...>> Scostò la maschera e si chinò sul mio collo, chiusi gli occhi impaurita.
<<Pier!>> Il ragazzo si scostò e mi lasciò andare il polso. Il mio corpo tornò sotto il mio comando. La voce proveniva da un altro ragazzo anche lui con la maschera che gli copriva tutto il viso.
<<Non ti avevo detto, di stare lontano dalle ragazze?>>
<<Scusami.>> Si allontanò. <<Ho perso il controllo.>> Andò via sparendo nelle tenebre.
L'altro mi chiese. <<Stai bene?>> La voce era un po' soffocata dalla maschera.
<<Sì, credo...>> Ecco perché odiavo le feste trovava sempre gente strana, o addirittura pazzi, come quel Pier. Il mio salvatore mi tese la mano. <<Nessuno dovrebbe rimanere sola ad una festa, vuoi venire a ballare con me?>>
Accettai e mi lasciai condurre di nuovo nella vita. Mi portò sulla pista e ballammo un lento insieme. Mi teneva le mani delicatamente appoggiate sui fianchi. E io gli circondavo il collo con le braccia. Con tutte quelle luci non distinguevo il colore dei suoi occhi, ma erano grandi e luminosi. Finita la canzone, suonarono delle campane. Il ragazzo con cui ho ballato iniziò a togliere la maschera e tutti fecero lo stesso compresa me.
Appena lasciò cadere la maschera, non potei credere ai miei occhi, era Harry mi sorrise e mi baciò, intensamente e profondamente. All'inizio ero sorpresa e non sapevo cosa fare. Mi aggrappati alla sua giacca e ricambiai insicura. Le sue labbra erano morbide e calde contro le mie. Ogni tanto mi mordicchiava senza farmi male. Mi eccitati un po' durante che bacio ardente. Poi pensai, e se fosse solo per quella notte? Magari voleva solo divertirsi con una ragazza, ma non mi importava, avrei custodito quel momento nel cuore. Ci staccammo e ripresi fiato.
<<Mi pare di capire, che vuoi metterti con me...>>
Annuì. E riprese a baciarmi. Allora non era solo per una notte. Gli gettai le braccia al collo e lui mi strinse.

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