Grazie per le tante visualizzazioni ragazze
200+❤ e anche per i voti⭐, buona lettura.Corsi a lezione, ero in super ritardo per colpa di Harry. Si era messo a baciarmi in macchina, e non si era più voluto staccare. Appena fui in aula, chiesi scusa al professore ed andai a sedermi. Durante la lezione James mi passò un bigliettino.
"Vediamoci in palestra alla fine delle lezioni, ho bisogno di te per sistemare delle cose"
Mi girai verso di lui ed annuì. Lo avrei aiutato volentieri, molta alla parola palestra sparivano era un vero disastro, era carino il fatto che volesse sistemarlo.
Infatti andai in palestra all'orario prestabilito e mi misi a cercare James. Era buio ed avevo un po' paura.
<<James>> lo chiamai ad alta voce, ma nessuno rispose.
<<James?>>
Una voce lontana mi rispose. <<Sono qui, vieni.>>
Era nello sgabuzzino a togliersi i guantoni da box, dopo essersi allenato. Indossava una canottiera bianca e dei pantaloncini ed era un po' sudato ed accaldato. <<Grazie di essere venuto, avevo bisogno di mettere apposto gli attrezzi ma mi hanno abbandonato tutti.>> Rise e io sorrisi di rimando.
<<Non c'è di che, so bene che queste attività vengono sempre evitate da tutti.>> Per molto tempo ho aiutato nella sistemazione della biblioteca, sempre da sola.
Iniziai a mettere apposto gli attrezzi di ginnastica ritmica, partendo dai nastri e finendo con i cerchi. E andai avanti a tutta velocità, con tutte le altre cose. Sentii la porta chiudersi senza farci molto caso ero concentrata nella sistemazione.
<<Ho quasi finito>> dissi, subito dopo sentii due mani sulla vita, sollevarmi e appoggiarmi su una pila di materassini, confusa guardai James.
<<Ehi, che fai?>> esclamai un po' nervosa.
Si mise davanti, tra le mise mie gambe, nonostante la differenza d'altezza, stando sui materassi il suo viso era esattamente all'altezza del mio.
<<Finalmente siamo soli, lontani da tutti e tu non puoi scapparmi.>> Il modo in cui mi guardava mi fece arrossire all'istante e desiderare di andare via, la sua eccitazione e il suo desiderio nei miei confronti era palese. Gli poggiai le mani sul petto e provai a respingerlo, ma non si spostò neanche un po'.
<<Stai tranquilla>> sussurrò pianissimo, ad un palmo dalla mia bocca. Mi cinse i fianchi, i nostri corpi aderirono e mi assalì il panico, ora stava decisamente esagerando.
<<Lasciami andare>> esclamai impaurita.
<<Shhhh ascoltami, mi sei sempre piaciuta, Lily, ma non potevo permettermi di stare con te, avrei perso la mia posizione di ragazzo popolare e irraggiungibile.>> Fece una pausa e aggiunse mentre lo guardavo incredula. <<Pensavo che saresti stata comunque mia, che nessuno si sarebbe fatto avanti, pensavo di essere senza rivali, ma poi è arrivato lui>> sbottò aumentando la stretta iniziando a farmi male.
<<Adesso voglio che tu torni ad essere mia.>>
<<Non sono mai stata tua.>>
Prese la nuca e mi baciò, insistetti a tenere la bocca chiusa mentre passava la lingua sul mio labbro inferiore. Non era neanche lontanamente piacevole come baciare Harry, avrei voluto accettare che mi venisse a prendere. Sarei andata subito via invece di rimanere con lì James.
<<Su Lily aprì la bocca.>>
Mi girai e gridai aiuto, James mi prese il viso tra le mani e bisbigliò con gentilezza senza rabbia. <<Siamo troppo isolati non ti sentirà nessuno, quasi tutti sono a casa in questo momento.>>
Sapevo che era una trappola, mi sentivo così stupida ad esserci cascata, mi sembrava troppo strano aver chiamato proprio me.
Cominciai a lottare con più foga e a prenderlo a pugni.
<<Ehi ehi, piccola pugile>> ridacchiò tenendomi ferma per i polsi senza forzo. <<Non sei molto brava, ti insegnerò io un'altra volta, ora abbiamo altro da fare.>>
Mi costrinse ad schiudere le labbra mordendomi e insinuò la sua lingua nella mia bocca. Lo graffiai ovunque, ma non se ne accorse nemmeno.
Si staccò, ero senza respiro e ancora più spaventata di prima.
<<Sei vergine, o Harry ha colto il tuo fiorellino?>> Si mise a slacciarmi i jeans, togliendo il bottone e abbassando la lampo.
<<No!>> urlai scoppiando in lacrime.
<<No, cosa?>> Chiese il ragazzo con calma.
<<Smettila, lasciami in pace, ti prego>> singhiozzai, stringendo la canottiera e spingendolo via.
Mi baciò di nuovo come prima e mi lasciò alcuni succhiotti sul collo, tenendomi la testa per i capelli.
<<Rispondi alla mia domanda, e ti lasciò andare.>> disse con voce roca.
<<Sì, sono vergine.>> Non volevo che lo sapesse, ma non avevo altra scelta lo avrebbe scoperto così o in un altro modo.Mi asciugò le lacrime diventando ancora più disgustosamente dolce. <<Non piangere amore mio, ora puoi tornare a casa. Non scordarti che non puoi fare nulla con Harry, non vorrai che veda questi...>> Passò le dita sui segni rossi sul mio collo.
Si spostò e io corsi fuori a tutta velocità con la vista sfocata dalle lacrime.
James le urlò. <<Sei mia, non sua, mia!>>
Corsi ancora più velocemente, quando uscii, non me la sentivo di tornare a casa ne di andare né di andare da Isa ed Harry. Proprio in quel momento passò l'autobus, lo presi e andai nel bosco. Corsi in mezzo alle foglie finché non fui esausta, mi rannicchiai per terra e piansi a dirotto. Mi sentivo sporca e impura, continuavo a sentire le mani di James addosso e le sue labbra sulle mie, e non volevo dirlo a nessuno, non volevo che lo sapesse nessuno.
Come avrei spiegato i segni sulle labbra e sul collo?
Non avevo idea di cosa fare, mi strinsi ancora di più in me stessa e cercai di assorbire l'energia positiva della natura. Volevo Harry solo lui, non gli avrei permesso di separarci. Tornai tardi a casa. Misi la maschera da ragazza felice davanti ai miei, ma appena mi chiusi dentro ripresi a piangere avevo paura, tanta paura.
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Mascherade || H. S. ||
FanfictionLily Morgans è una ragazza timida, riservata, sensibile e gentile. Ama lo stile grunge, l'arte e la letteratura. La sua migliore amica, Isabelle, la ragazza più desiderata della scuola, la invita al ballo in maschera per il compleanno del fratello H...