Escape

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Ero di nuovo sola con James, nella mia stanza la porta e la finestra erano chiuse e non avevo via di scampo. Torreggiava su di me e mi guardava con desiderio.
<<Coglierò quello che mi spetta, perché tu sei mia.>>
Indietreggiai fino al letto e mi fermai capendo di essere in trappola. Cercai di urlare, ma la voce era bloccata in gola.
Mi buttò sul letto bloccandomi con il suo corpo, le sue mani erano ovunque. Non riuscivo ad emettere suono, e l'angoscia si impossessò si me. Mi spogliò nonostante cercassi di impedirglielo, mi baciò i seni e li lappò. Tolse il resto degli indumenti con fretta, e si spogliò a sua volta. <<Preparati piccola Lily.>>
E mi penetrò con una sola spinta, il dolore mi invase.

Mi svegliai sudata e con lacrime agli occhi. Ci misi un po' a realizzare che era un sogno. Poggiai le mani sul petto e sentii il cuore che batteva all'impazzata, erano le tre di notte e dovevo cercare di riaddormentarmi, ci riuscii anche se fu un un sonno agitato. Il giorno dopo non volli andare a scuola, e nemmeno quello dopo. Rimasi in camera sotto le coperte uscendo solo per lavarmi e mangiare pochissimo, avevo lo stomaco chiuso. Avevo una marea di messaggi da leggere e chiamate perse, ma non li considerai, nemmeno quelli di Harry. Doveva essere impegnato con il lavoro quindi non veniva a casa mia, non lo avevo neanche presentato ai miei. Era comunque giusto fargli sapere che stavo bene. Presi il cellulare, lessi e risposi a quelli di Harry e Isa tranquillizzandoli e poi vidi che ce ne erano arrivati anche altri, da James.
"Non essere ingenua come lo sei stata con me, amore. Non voglio che qualcuno approfitti di te :*"
"Come hai fatto tu?" Avrei voluto rispondergli, ma ne erano arrivati anche altri.
"La cosa che ti rende più bella è il fatto che appartieni solo a me."
"Vorrei fotografarti in ogni momento"
"Immagino quanto sarà bello il tuo viso durante un orgasmo"
"Voglio scoprirlo. Vediamoci stasera."
"Lily"
"Rispondi."
Non risposi ovviamente, l'unico problema era che abitava vicino ci separavano solo un paio di case. Potevo ritrovarmelo sotto casa in tre secondi.
Mi mandò un'immagine di noi due, nel ripostiglio. Aveva scattato delle foto! Eravamo ritratti in atteggiamenti intimi e sembravo consenziente anche se non lo ero. Avrebbe potuto ricattarmi in qualsiasi momento per qualsiasi cosa. Mi chiamò al cellulare, lo lasciai squillare guardandolo allarmata, ma dovevo rispondere.
<<Pronto?>> dissi con voce tremante.
<<Ehi amore, è da due di giorni che non ti vedo, tutto bene?>> mi chiese con voce allegra.
<<N-non mi sento bene...>> farfugliai. Avrei tanto voluto rispondergli male, ma ero terrorizzata, se avesse diffuso quelle immagini Harry mi avrebbe lasciata e avrei perso Isa, e passerei per la puttana.
<<Scendi ho voglia di vederti.>>
Guardai fuori dalla finestra era calata la sera e sarebbe stato pericoloso.
<<Da sola ovviamente.>>
Odiavo il tono finto gentile che usava.
<<James, non riesco mi sento troppo male.>>
<<Va bene... ma domani vieni a scuola, ok?>>
<<Ok>> sospirai rassegnata.

Il giorno dopo rimasi appiccicata ad Isabelle, purtroppo non seguivamo gli stessi corsi e mi dovetti separare da lei. Mentre andavo in aula guardandomi attentamente in torno. Sentii qualcuno tirarmi in aula informatica e chiudere la porta.
Fa che non sia James, fa che non sia James, continuai a ripertermi.
<<Buongiorno Lily.>>
Mi girai nascondendo la paura. <<Fammi uscire.>>
<<Stai tranquilla, non voglio farti niente, solo parlare.>> disse avvicinandosi e accarezzandomi e le braccia. M'irrigidì e mi strinsi nelle spalle, evitando il suo sguardo.
<<Possiamo anche parlare fuori di qui...>> mormorai.
<<Perché ti senti così a disagio sola con me? Dovrai farci l'abitudine, sai?>> Ridacchiò. <<Comunque, ti volevo parlare di Harry.>>
Roteai gli occhi.
<<Ho scoperto una cosa, e penso che tu abbia il diritto di saperla.>>
Catturò totalmente la mia attenzione, forse voleva parlarmi di quello che succedeva in quel maledetto bosco.
<<Ti sta usando, solo questo. Non posso dirti il perché sarebbe pericoloso, ma devi fidarti di me.>>
Era talmente serio, che quasi gli credevo. Tra l'altro già lo sospettavo quindi stavo proprio male e speravo con tutto il cuore che non fosse vero. Mi rabbuiai subito, la mia voglia di stargli lontano aumento. <<Fammi uscire.>>
<<Lo so che è difficile per te, ti piace da una vita.>> Mi trattenne delicatamente le braccia.
<<Come fai a sapere che mi piace da una vita?>> Mi stava spiando? Sapeva troppe cose della mia vita.
<<Mi sono informato.>>
Mi agitai ancora di più, e lui mi lasciò andare. Corsi fuori il più lontano possibile da lui.
<<Vieni con me a casa, vero?>>

<<Sì>> dissi con finta allegria. Ero ancora giù per quello che mi aveva detto James.
Andai direttamente da Harry nel suo studio, bussai un paio di volte.
<<Avanti.>>
Entrai timidamente. <<Oh, sei tu, piccola mia>> esclamò. Mi venne incontro e mi prese in braccio. Ci baciammo mentre mi teneva in aria, intensamente e mi sentii subito meglio tra le sue braccia mi sentivo così bene. Mi mise giù e mi tenne le mani. Dovette separarsi subito per guardare un messaggio. <<Sei andata nei boschi, perché?>> Il suo sguardo si fece truce.
<<Chi te lo ha detto?>>
<<Non è importante!>> Si avvicinò e io indietreggiai fino a muro e mi morsi il labbro inferiore, stavo per mettermi a piangere e raccontargli tutto, ma mi trattenni.
Mi scrutò attentamente gli occhi, e addolcì lo sguardo poco dopo.
<<Sei proprio testarda>> sospirò. <<Per questa volta passi, ma non ci mettere più piede...>>
Prima che finisse la frase lo abbracciai stingendomi a lui, con le lacrime che lentamente sgorgavano.
<<Harry, è vero che mi stai solo usando?>>
Si scostò senza staccarsi e mi guardò negli occhi. <<No, non è vero. Smettila di pensare a queste cose, ok?>>
Annuì, lui mi asciugò le lacrime, e mi baciò di nuovo con passione. <<Non hai nulla di cui preoccuparti.>>
Invece sì, c'era James, decisi di dirglielo, non importa del filmato che aveva fatto.
<<Devo dirti una cosa.>>
Tenni gli occhi bassi, non sarei riuscita a guardarlo.

Mascherade || H. S. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora