#18

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Due anni dopo...

"Mya! Devi assolutamente vedere questa cosa!"

Guardai Sara allungarmi il cellulare e conoscendola, esita a guardare a cosa era dovuta quella frase.

Una foto di Taehyung che abbracciava Jimin e Jungkook, davanti al cartello d'entrata di Amsterdam.

Il cuore perse un colpo, iniziai a tremare e poi le lacrime che ero riuscita a sopprimere da un anno, ritornarono a bagnare il mio volto.

"Mya scusaaaaaaaa!!!!" Mi abbracciò e iniziò a scusarsi in tutte le lingue che conosceva capendo il suo sbaglio. A quel punto la strinsi sempre più forte per farle capire di non preoccuparsi.

Sono già passati due anni dall'ultimo "ciao", non sono riuscita a perdonarlo, ma solo a dirgli "addio".

Ormai è tutto cambiato, lui è un idol affermato con milioni di fan. Io una gelataia di Amsterdam, che lavora giorno e notte per mantenersi e mandare avanti l'attivita' con Sara, Sean e Tom, il fratello di Sara.

Ci siamo lasciati ed è giusto così, non poteva funzionare ancora per molto, prima o poi avrebbe ceduto a tutte le idol, ma nonostante tutto io penso ancora a lui.

"Sono passati due anni Mya su!!! Vai avanti con la vita.. Ce ne sono a milioni di ragazzi che ti vorrebbero e quello stronzo ha commesso l'errore più grande della sua vita a perderti. Mya Taehyung non ti merita, vali di più di lui credimi". La guardai con gli occhi gonfi e con ancora qualche lacrima che scendeva dalla guancia
"Dai che dobbiamo andare a lavoro" mi asciugò qualche lacrima con le dita e annuii.

Andai in bagno a darmi una rinfrescata con dell'acqua gelida e mi misi la divisa.

"Buonasera"
"Vorrei un gelato alla fragola"
"Certo" preparai il gelato "sono 2€"
"Tenga"
"Grazie e arrivederci"

Tutte le sere era la stessa storia: clienti su clienti, sempre un via vai di gente. La nostra gelateria è diventata la più ricercata di Amsterdam. Abbiamo vinto parecchi concorsi e ora il lavoro è sempre più faticoso, ma ne siamo grati.

"Salve, mi fa una coppetta al cioccolato??"
"Cer-" Il cuore iniziò a battere sempre più forte. Quella voce era tanto dolce e familiare.

Non poteva essere lui.

Alzai gli occhi e incontrai i suoi, che si chiusero in una fessura e mi sorrise come era solito fare: dolcemente, piegando la testa di lato.
"A me invece al pistacchio". Misi a fuoco l'altra figura. Appoggiava un braccio sulla spalla del suo hyung. Mi sforzai a cercare di non piangere e preparai i due gelati
"4€"
"Tieni" presi i soldi sfiorando le loro mani. Il cuore sembrava esplodermi. Rimasi ferma a osservarli mentre si allontanavo.

"Ooh!! Myaa!!!" Mi richiamò Tom
"Si??"
"Vuoi restare ferma con i soldi in mano tutta la serata??"
"Em no" li misi nella cassa "vado a prendere dell'altro gelato" tolsi la vaschetta vuota e andai a prenderne un'altra. Mi appoggiai un attimo al freezer e sorrisi. Si ricordavano ancora di me, non mi avevano dimenticato. Un idea iniziò a farsi spazio nella mia testa

"Chissà se Tae si ricorda ancora di me??"

La scacciai subito dandomi della cretina, ma tutti i momenti passati assieme iniziarono a scorrere come un film, il nostro film. Non poteva averli dimenticati.

Feci respiri profondi e tornai a lavoro.

Finito il turno uscii dalla porta sul retro e quasi non mi venne un accidente.
Li vidi seduti su un muretto, davanti a me. Ci fissammo per diversi istanti. Volevo correre, abbracciarli, dirgli che mi mancavano, ma testa e gambe non erano collegate. Rimasi solamente immobile iniziando a piangere.
"Myaaa!!!" Mi abbracciarono di colpo entrambi e ricambiai subito quella stretta
"Op-oppa"
"Hey tranquilla" Suga mi asciugò le lacrime agli occhi
"Mi siete mancati ragazzi"
"Anche te e non sai quanto"
"Ma ora siamo tornai e non ti lasceremo così facilmente" esordì Jin
"Proprio cosi'" Suga mi spettinò i capelli
"Heyy!!"
"Perchè non torni in Corea??"
"Non ho voglia di parlarne" mi buttai seduta sul muretto
"E invece dovresti" Suga mi puntò un dito
"Yha! Non si indicano le persone" lo afferrai tenendolo stretto nel mio palmo
"Non si tengono le dita alle persone" ribattè
"Voi due non cambierete mai" Jin divertito si mise accanto a me
"Ooppaaa!!!" Lo abbracciai di colpo
"Calma calma.. Devo essere tutto intero per domani"
"Perchè??"
"Abbiamo un fan-meeting"
"E dobbiamo essere perfetti" aggiunse Suga "anche se io lo sono gia'"
Io e Jin ci scambiammo un occhiata e scoppiammo a ridere
"Yhaaaa!!! Perchè fate sempre cosi'!!" Mugugnò
"Scusa ma vorresti competere con me? Ma per favore!" Si vantò il maggiore "Perchè non ci vieni??" Si rivolse poi a me
"Dove??"
"Domani, al fan-meeting, sarebbero tutti contenti di rivederti e in particolare una persona che non riesce a perdonarsi per quello che ha fatto e che ti ama ancora"
"Non conosco nessuno che corrisponde a questa descrizione"
"Mya??"
"Cosa??"
"Sai benissimo a chi si riferisce"
"No"
"Ufff... Taehyung!! Dovreste chiarire, non gli hai lasciato spiegare, c'eravamo tutti quando è successo e non è stato lui e volere quello"
"Ma è successo e io lo accetto"
"Non devi accettarlo, lo so che lo vuoi rivedere e riabbracciare"
"Senti Jin"
"Mya" mi voltai verso Suga "te lo dico chiaramente e prometti che ci penserai. Da quando te ne sei andata Tae è cambiato molto, non è più il solito. Passa le giornate a fissare lo schermo nero del telefono con la speranza che gli arrivi un tuo messaggio o a cercare un tuo like da qualche parte su instangram o twitter. Come noi non ti abbiamo dimenticata, lui ti pensa ancora e prova ancora qualcosa per te. Ti prego Mya, parlaci, chiarite. Voi due siete fatti per stare assieme e tutto questo è dannatamente sbagliato"
Feci una smorfia e fissai l'asfalto sotto i miei piedi.

"Non mi ha dimenticato"

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