Era ancora pomeriggio quando entrai nell'aula magna della nostra scuola alle spalle di Luke, Amber e Chris. Tutto era ancora buio e fuori posto. C'erano bevande accatastate lungo le pareti, tavoli non ancora imbanditi di vivande e il palco era spoglio di luci e strumenti. Dovevamo metterci all'opera per sistemare la nostra parte di quella confusione.
"Appoggiamo gli strumenti qua e poi montiamo i microfoni" disse Amber verso di noi, tuonando come un generale.
"Okay" le rispose Luke.
Lasciammo le cose che stavamo trasportando sui bordi del palco, dietro due amplificatori abbastanza potenti, e sistemammo gran parte dell'apparecchiatura elettrica, mentre altri ragazzi si dedicavano ad addobbare l'ampia stanza con festoni e palloncini dei colori della scuola. Quando il grosso del nostro lavoro fu quasi del tutto completato, arrivarono alcune persone a montare i riflettori nei punti più congeniali dell'ambiente che avevamo a disposizione. Prima di lasciarci al divertimento della sera, si occuparono anche di perfezionare al millesimo l'impianto audio. Non lasciarono nulla al caso.
"Come ti sembra?" Mi chiese Luke avvolgendomi un braccio attorno alle spalle.
Eravamo al centro del palco, a guardare come ogni cosa fosse al proprio posto venti minuti prima dell'inizio della festa di fine anno. Faceva impressione sapere quanto lavoro ci fosse dietro un evento "banale" come un ballo scolastico che avevo sempre e solo visto in veste di partecipante, ma ero orgoglioso di essere riuscito a portare a buon fine tutto ciò con le forze mie e dei miei amici.
"Ho paura" ammisi, forse più spaventato da quella parola che da ciò che realmente significava.
"Andrà tutto bene. Abbiamo provato e riprovato, dobbiamo avere fiducia in noi stessi. Sarà un successo." Sorrideva, ci credeva davvero in ciò che mi stava dicendo, oppure era solo bravo a mostrarsi sempre sicuro e calmo di fronte ad ogni situazione.
"Sì, hai ragione." Avevo ancora tanto da imparare da lui, di questo ne ero certo.
Mi diede un bacio veloce sulla guancia che fece arrossire lievemente e poi si posizionò dietro la sua tastiera per scartabellare un'ennesima volta tra i suoi spartiti. Avevo ancora le mani sudate e sentivo la pressione del sangue aumentare sempre più nelle vene. Non dovevo però perdere il controllo o avrei rovinato da solo ogni singola cosa che avevamo tutti messo in piedi.
"Prepariamoci, tra poco si comincia. Sta già cominciando ad arrivare qualcuno" annunciò Amber con il volto serio e contratto dal nervosismo.
Afferrai il mio microfono attaccato alla sua asta e mi affiancai con Amber ed altri due coristi agli altri musicisti. Sorrisi a Luke, per poi prendere un grosso respiro. Il palco era ancora al buio e le decine di studenti, che si erano già radunati in piccoli gruppi attorno ad esso e ai tavoli delle bibite analcoliche, non potevano ancora notare i nostri vestiti eleganti come quelli che loro indossavano.
Amber ci fece segno che era il momento di cominciare e mi toccò la spalla, facendomi segno di guadagnare il centro del palcoscenico. Chiusi gli occhi quando d'improvviso una luce bianca e accecante mi piombò addosso. Li riaprii a poco a poco, abituandomi alla nuova intensità luminosa, per poi schiarirmi la gola prima di iniziare a cantare davanti agli sguardi curiosi che avevano cominciato a puntare su di me.
Luke attaccò le sue prime note e Amber con il coro lo seguì secondo la sua melodia. Presi fiato rispettando il tempo della canzone. Delle stelle schizzarono da un proiettore sul palco, sui miei vestiti e sul soffitto scuro dell'aula magna, rendendo ogni cosa splendente di bianco e blu.
"Tonight I'm gonna go where I wanna, say what I wanna, be who I want to. Tonight you're gonna see for the first time, see what I've made of, hear what I have to say. Don't want you to let go of me but try to see the other side of me. I'm moving in a different way but I still need you here."
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Remembrance - Tematica gay
Ficção AdolescenteNella memoria di ognuno di noi è insito sempre almeno un ricordo che ci rattrista e che ci fa ritornare indietro ad un momento infelice della nostra vita. Potremmo anche non essere d'accordo, ma per avere ricordi felici, bisogna averne anche di infe...