↬ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟎𝟓

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Quella sera Taehyung non fece ritorno in stanza fino a tarda notte.

Aveva chiesto a Jeongguk di trascorrere la serata in un locale esclusivo per Alpha cercando di distrarsi da quell'odore tanto nauseante di Omega che aveva sentito per i corridoi.

Sapeva chiaramente a chi appartenesse ma in fondo era come se dentro di sé avesse sperato di essersi sempre sbagliato perché non poteva seriamente accettare di essere arrivato a condividere per due settimane la stanza con uno schifoso Omega che ─ oltretutto ─ continuava imperterrito a spacciarsi per Alpha.

Aveva deciso di passare gran parte della notte fuori in modo che ─ al suo ritorno ─ il moretto fosse già addormentato e che di conseguenza non avrebbero dovuto affrontare il discorso.

Peccato che Jimin allo stesso modo preferiva sempre evitare di farsi trovare addormentato al momento del suo ritorno, temeva di quello che avrebbe potuto fargli, temeva che provasse a soffocarlo nel sonno o peggio; nell'ultima settimana si era abituato ad addormentarsi solo ed unicamente dopo che lo avesse fatto il maggiore, ritrovandosi più volte a chiedersi come facesse a resistere dormendo sempre così poche ore.

Lo aveva aspettato per un'ora, due, tre fino a quando ─ verso le due di notte ─ Taehyung non aveva fatto ritorno accompagnato dal ciliegia.

«È un po' ubriaco» lo avvisò quest'ultimo, sorreggendo l'amico fino al raggiungimento del letto. «Non dar corda a ciò che dice e lascialo dormire»

«Gguk-» venne richiamato proprio dal corvino. «Hai sentito odore di Omega oggi pomeriggio per i corridoi?» gli domandò sbiascicando leggermente e mugugnando nel momento in cui l'amico scosse confuso la testa. «Ma-»

«Buonanotte Taehyung» gli rimboccò le coperte.

«Notte Gguk»

Il ciliegia lasciò la stanza senza però avvisare Jimin di come Taehyung ─ sotto effetto di alcol ─ finisse con il diventare abbastanza logorroico da parlare nel sonno per tutta l'intera notte, senza zittirsi un secondo, continuando a mugugnare e borbottare cose senza senso motivo per cui la mattina seguente Jimin non si stupì nemmeno nel vedere quanto profonde e segnate fossero le sue occhiaie.

Taehyung si era alzato pieno d'energia, grintoso, al contrario del moretto che faticava a mantenere gli occhi aperti in un modo così tremendamente tenero che il corvino si concesse addirittura di ridere nel vederlo così in balia del sonno.

«Che diavolo hai fatto ieri notte per avere quelle occhiaie? Non riesci nemmeno a tenere gli occhi aperti» prese a ridere, stuzzicandolo subito dopo. «Sei andato ad aiutare qualche stupido Omega come te?»

«Non sono un Omega» ribattè subito, concedendosi uno sbadiglio prima di scendere dal soppalco per dirigersi in bagno, sciacquarsi il viso ed indossare le sue lenti a contatto. «E comunque sono io che dovrei chiederti cosa hai combinato la notte scorsa» fece schioccare la lingua, dimenticandosi ─ viste le insolite risate del maggiore ─ di quanto questo fosse crudele. «Sei tornato ubriaco e non ti sei zittito nemmeno un secondo, hai parlato tutta la notte, ininterrottamente.. Sei stato davvero pesante» concluse poi, allungando la mano verso la maniglia della porta del bagno.

«Come scusa?» e il tono della sua voce calò a picco. «Che cosa hai detto?» gli domandò afferrandolo per il braccio e strattonandolo di fronte a lui.

Jimin trasalì a quello sguardo e a quella presa così rude. Cazzo.

Aprì bocca per correggersi ma la spinta di Taehyung lo colse alla sprovvista facendogli perdere l'equilibro ritrovandosi poi per l'appunto il corvino a cavalcioni sopra di lui; gli bloccò le braccia sotto le ginocchia e poi prese un bel respiro facendo trasalire il moretto sotto di lui.

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