Di niente...

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Mi svegliai con un fortissimo mal di testa:Nicky mi aveva stremata ieri sera con tutti quei messaggi di scuse (inizialmente),poi era passata a darmi dell'amica ingrata ed egoista,senza cuore.E alla fine mi ha mandata a quel paese.

Andai a prepararmi per la scuola:doccia,colazione,capelli e vestiti.Misi degli stivaletti un poco rovinati,dei jeans e un maglione bianco.Niente trucco.

Le mie amiche mettono sul viso qualsiasi genere di schifezza che le faccia apparire più belle:ombretto,mascara,rossetto e va a capire cos'altro.

Infilai il cappotto e gli auricolari,presi lo zaino e andai verso la fermata del bus.

La mia fortuna fu tale che mi caddero delle monetine a terra.Mi chinai a raccoglierle dal marciapiede,quando due dita sfiorarono le mie e raccolsero le restanti.

Non era fottutamente possibile.

-Tieni...-mi allungò la mano-...Elizabeth?

Mason.

-Ciao-fu l'unica cosa che riuscì a dire.

-Ciao,come stai?

-In piedi,direi?

-Lo avevo notato-rise.

-Bene,tu?

-Non saprei come risponderti.

Risi.

Mi sbaglio o è la prima volta che riesco a parlare con un ragazzo senza svenire?!

-Sono due mesi che la scuola è cominciata . Come mai ti vedo a questa fermata solo ora?-chiesi.

-Mi sono trasferito un settimana fa-si mise le mani in tasca-Dato che mio padre aveva bisogno di aiuto in negozio per l'apertura,sono rimasto a casa i primi giorni.

Il bus arrivò e interruppe la nostra conversazione.Salimmo.

Qualche ragazza iniziò a guardarlo maliziosamente,bisbigliando con le altre.

Le superammo e,dato che non c'erano posti liberi,restammo in piedi.

-Sezione?-mi chiese.

-D,tu?-risposi.

-Io,F.

Il bus inchiodò e scivolai in avanti.

Ma non caddi.

Mason mi prese per il braccio,senza stringere troppo forte,e mi attirò a sé per non farmi cadere.Le mie mani finirono sulle sue spalle e i suoi occhi incrociarono i miei.

Imbarazzata,mi staccai e lo ringraziai per avermi aiutata.

-Di niente-mi sorrise,con un poco di malizia nella voce.

Arrivammo a scuola,scesi dal bus e mi precipitai in classe,senza neanche salutarlo.

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