Lontana...

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La sua bocca era a pochi centimetri dalla mia e non sapevo come fare:avvicinarmi o indietreggiare?

Il mio cuore scalpitava al solo pensiero di riavere nuovamente quel terpore che mi aveva lasciato qualche giorno fa un suo abbraccio,figurasi un bacio.

Rimasi immobile qualche secondo e proprio mentre stavo per lasciargli un bacio sulla guancia,arrivòil pullman con il suo solito tempismo.

Ci distanziammo subito,per evitare brutte figure.Salimmo e ci sedemmo poco distanti l'uno dall'altra,in modo tale da riuscirci a vedere con la coda dell'occhio:probabilmente ero avvampata e tutta rossa,mentre lui continuava imperterrito a tormentarsi un bottone del giubbotto.

Sembrava che il poco spazio che ci dividesse fosse infinito.

Continuavo a fissare le mie scarpe:mi ero vestita in modo parecchio particolare quella mattina.

Avevo indossato una gonna blu a vita alta ed una maglietta un poco stretta blu,alle quali avevo abbinato delle parigine bianche alte fino a metà coscia e delle scarpe basse semplici.

Considerando il mio modo di vestire,non molto appariscente,il mio abbigliamento poteva sembrare strano.

Prima di uscire mia madre mi aveva sbraitato di cambiarmi,ma non le avevo dato retta.

Mi piaceva come ero vestita e non sarei cambiata per lei.

Il tram inchiodò:eravamo arrivati.

Io e Mason ci alziamo nello stesso istante,finendo così uno contro l'altra.

-Non ce la fai proprio a starmi lontana,vero?

-Spiritoso.

Mentre scendeva lo persi di vista,così mi incamminai verso l'entrata della scuola,ma prima di entrare,un braccio mi afferrò il polso,costringendomi a voltarmi e ad intrufolarmi nel vialetto dietro l'istituto.

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