Ted si rigirava tra le mani la prima agenda. La copertina era di tessuto, di un rosso opaco. Non molto grosso.
Si fece coraggio, e la aprì.
Caro Ted, benvenuto ufficialmente nella mia testa! Prima di iniziare ad esplorare i miei ricordi, mi sembra doveroso chiarire una cosa.
Probabilmente lo saprai, ma io sono un lupo mannaro. Ciò significa che una notte al mese, quando la luna è piena, mi trasformo in una creatura non proprio gradevole in grado di uccidere e di sbranare esseri umani.
Non è il massimo, diciamo.
Ma io non sono sempre stato così.
Quando sono nato, ero un mago come tutti gli altri. Lo sono stato per ben cinque anni. Poi, mio padre ha avuto la brillante idea di far alterare un lupo mannaro, tale Fernir Greyback, che per vendetta mi morse.
E fine dell'infanzia di Remus.Prima di andare ad Hogwarts, non avevo amici. Un pò perché venivo considerato un mostro, un pò perché ero io stesso ad allontanare le persone.
Sempre a causa della mia "allergia alla luna piena", chiamiamola così.Poi, però, accadde qualcosa.
Tre persone entrarono nella mia vita, e divennero i migliori amici che potessi mai desiderare.
La prima volta che li incontrai fu sull'Espresso di Hogwarts, al primo anno.
Io avevo paura che non sarei stato ammesso, ma Silente mi aiutò.
Garantì che avrebbe trovato una soluzione, e così fece.Grand'uomo, quel Silente. Fece costruire una catapecchia in un villaggio di maghi lì vicino, collegato alla scuola da un tunnel bloccato da un albero particolare. Il nome "Platano Picchiatore" dovrebbe dirti tutto. Io andavo lì, quando dovevo trasformarmi.
Dicevamo, l'Espresso.
Nel mio scompartimento c'erano tre ragazzi. Uno aveva capelli neri e scompigliati e degli occhiali squadrati. James Potter, il padre di Harry. Jem veniva da una famiglia purosangue definita 'babbanofila' perché non aveva la mania del sangue puro. Era un ragazzo allegro, ottimista e un amante degli scherzi.
Un altro aveva capelli neri e lunghi, ricci, e degli occhi grigio-azzurri, ed era alto e muscoloso. Sirius Black.
La famiglia Black era nota per il fare snob e il disprezzo per tutti i maghi non purosangue. Ma lui no. Lui era un ribelle, amava il pericolo. Aveva una maschera da duro, ma un cuore d'oro. Solo, bisognava scavare molto per riuscire a trovarlo.Peter Minus, invece, era basso e tarchiato, con i capelli biondi e gli occhi acquosi. Un grande fan del cibo, mangiava per dieci.
E poi c'ero io, con i capelli castano chiaro e gli occhi ambrati, alto e magro. Un tipo qualunque. Chi vuoi che faccia caso a me, con tanti altri che ci sono?
Ma loro, stranamente, se ne accorsero.
Dopo aver "rotto il ghiaccio" insultando due ragazzini, Sirius e James iniziarono a chiacchierare del più e del meno, per poi trascinare anche me e Peter dentro una discussione sul Quidditch.Era strano, sai, avere qualcuno con cui parlare. Non ci ero abituato. Tutti mi evitavano a causa del mio problema.
Facemmo amicizia, e finimmo tutti in Grifondoro, la Casa dei coraggiosi. Davvero, non avevo idea di come la mia dote potesse essere il coraggio, considerando la mia timidezza a dir poco esagerata. Ma tant'è.
Dividevamo anche la stanza. Insomma, era praticamente impossibile che non diventassimo amici! E quell'amicizia era la cosa più bella che potesse capitarmi.
Il primo giorno di scuola ci alzammo presto. O meglio, io mi alzai presto.
Per svegliare gli altri ci misi un quarto d'ora abbondante, e ci riuscii solo rovesciandogli una secchiata d'acqua in faccia. Lo facevo per loro, si capisce.Credo che le loro urla abbiano svegliato tutto il dormitorio, ma poco importa. Quello che importava, invece, era arrivare puntuali alle lezioni. Conoscendoli, quindi, sapevo perfettamente come convincerli.
-Andiamo, se non vi muovete si finiscono tutta la colazione!!-
Inutile dire che si tirarono immediatamente su.
Ted sorrise. Allora suo padre non era esattamente un angioletto come dicevano tutti quando lui faceva qualche scherzo!
La colazione ad Hogwarts era a dir poco fenomenale, c'era veramente di tutto. Ma questo avrai modo di constatarlo tra qualche mese.
Non ti annoierò con la cronaca delle lezioni, visto che tra pochi mesi avrai modo di annoiarti da solo.
Le nostre materie preferite erano incantesimi, trasfigurazione e difesa, mentre odiavamo con la stessa intensità erbologia e pozioni.
E l'odio era reciproco.Giorno dopo giorno, eravamo sempre più uniti. Trascorrevo molto tempo con loro, tranne quando andavo in biblioteca. Luogo a cui, a quanto pare, erano allergici. Pazienza!
Eravamo un team.
Ci coprivamo a vicenda, ci dividevamo i compiti da fare...Tuttavia, c'era qualcosa che ci separava. Il mio problema.
Passando molto tempo insieme, non poterono fare a meno di notare che sparivo una volta al mese.
All'inizio usavo scuse più o meno plausibili, ma sapevo che questa storia non sarebbe potuta durare a lungo.Ma questa è un'altra storia.
Dicevo, quindi, che...
Ted chiuse il libro di scatto.
Aveva sviluppato una sorta di sesto senso che, mentre faceva qualcosa che voleva mantenere segreto, gli diceva quando stava per arrivare qualcuno.
Quindi il ragazzino dai capelli azzurri fece appena in tempo a rimettere il diario nella scatola, farla scivolare sotto il letto e fingere di essere addormentato che la porta si aprì.
-Ehy, campione, tanti auguri!- gli sussurrò Harry, ancora in pigiama.
Ted finse di svegliarsi, e rispose con voce assonnata (non dovette fare un grosso sforzo, era molto stanco):
- 'azie...-.Ma cosa potrebbe mai volere Harry alle... controllò un attimo l'orologio appeso al muro... alle cinque di mattina?
La risposta non tardò ad arrivare.
-Volevo portarti in un posto, prima che si sveglino anche gli altri. Dai, preparati, ci vediamo di sotto per la colazione!-.
Dove voleva portarlo, a quell'ora?!?
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Memories that keep us alive ~ Marauders
FanficE il giorno del suo undicesimo compleanno, e Ted Lupin è felice. Oggi riceverà la sua lettera per Hogwarts. Non è però l'unica cosa che troverà tra la posta.... Infatti, accanto al letto trova un pacco misterioso, da parte di nientemeno che... suo...