Capitolo 8

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-Dove andiamo oggi, allora?-

-Beh- disse Harry, ridacchiando -mi è giunta voce di una certa letterina... perciò, anche se è presto, magari potremmo... fare un salto a Diagon Alley?-

Il volto di Ted si aprì in un largo sorriso.

-Frena l'entusiasmo, campione! Compreremo solo i libri di testo, così puoi iniziare a dar loro un'occhiata-

Il sorriso di Ted si spense un poco, ma ehi, sempre meglio di niente!

-Idea di zia Hermione, vero?-

L'uomo lo guardò lievemente sorpreso.

-Sei sveglio, vedo! Su, chiama gli altri che son di là e andiamo!-

Il bambino non se lo fece ripetere due volte, e entrò nella stanza adiacente per chiamare a raccolta gli altri.

Si Smaterializzarono, riapparendo direttamente al Paiolo Magico.

Quando tornarono a casa, Harry era carico di buste piene fino all'orlo di qualsiasi cosa si potesse trovare a Diagon Alley.

Ted prese dalle sue mani la sacca contenente i suoi nuovi libri di testo e salì in camera sua per riporli ordinatamente su uno scaffale che aveva liberato apposta giorni prima.

Si sedette sul letto, soddisfatto, ammirando la sua opera.

Poi gli venne un pensiero.

Estrasse il diario.

Con due amici come James e Sirius, guai e prese in giro erano all'ordine del giorno. E non solo rivolti a Mocciosus, ma soprattutto, ai Serpeverde in generale, anche se non mancavano quelli fatti a componenti della nostra stessa Casa e, ovviamente, a noi stessi.

Degno di nota fu quello che considero il nostro miglior scherzo.

I Serpeverde avevano vinto la partita contro i Tassorosso, quindi come puoi immaginare andavano in giro boriosi a vantarsi come non mai. E questo irritava non solo noi ma l'intera popolazione di Hogwarts, docenti e personale compresi.

Ovviamente non potevamo non fargliela pagare, quindi organizzammo un piano a dir poco perfetto.

Le vittime designate erano appunto componenti della squadra di Quidditch, in particolare il cosiddetto Bellicapelli, altresì noto come Lucius Malfoy, la cugina mezza pazza di Sirius, tale Bellatrix Black, per non menzionare il tizio di cui nessuno ricorda mai il nome e il cavallo con la paralisi facciale. Sirius decise di lasciar fuori la tipa che gli veniva dietro perché, parole sue, "ha buon gusto e quindi merita di essere graziata".

Quel giorno, aspettammo con grande pazienza che andassero ad allenarsi per "modificare" le docce degli spogliatoi. Niente scherzi con risultato a breve termine, o ci avrebbero scoperto. Quelle docce, in effetti, sembravano non avere nulla di strano.

Sembravano.
Fino alla mattina dopo.

Eravamo a lezione di Storia della Magia con i Corvonero, mentre i Serpeverde erano a Incantesimi con i Tassorosso, quindi nessuno avrebbe potuto sospettare di noi.

Ti chiederai cosa abbiamo fatto a quelle docce. Diciamo che, ogni volta che qualcuno pronunciava ad alta voce una parola prestabilita, la loro pelle assumeva man mano una colorazione rosso-oro. La parola scelta era, non saprei dirti perché, 'oligarchia'.

Puoi quindi immaginare noi che, nel bel mezzo delle lezioni, a turno ci alzavamo dicendo cose come "Prof, che significa oligarchia?", "Ma come si scrive oligarchia?", "Che ne dite di instaurare una specie di oligarchia?'

Poi sentimmo delle urla provenienti dalla stanza accanto, e sapemmo di aver avuto successo. Quei bellimbusti rimasero di quel colore per tipo una settimana. E, anche se in molti sospettavano un nostro coinvolgimento, non essendoci alcuna prova nessuno poté mai incolparci. Perché, come diceva sempre James, "se nessuno lo vede, non è mai successo".

Ted richiuse il diario.

Memories that keep us alive ~ MaraudersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora