capitolo 7: Il piano di Ridian

89 8 0
                                    

Non riuscendo piú a percepire la loro aurea dedussi che erano entrati in questo edificio in sembianze umane ,in modo da non destare sospetto a qualche persona troppo mattiniera. Arrivata nel salotto chiusi gli occhi continuando a concentrarmi sui suoni dei loro passi che si stavano avvicinando sempre di più verso di me finché,nell'istante in cui aprii le mie palpabre,vidi i due esterrefatti davanti alla porta.

Daphne mi venne accanto accarezzandomi la guancia con i suoi dolci occhi ceruli,mentre Ridian continuava a stare sulla soglia della porta a fissarmi ancora scosso,farfugliando qualcosa del tipo "Se ne sono andati per davvero..."

«Certo che assomigli molto a tuo padre...hai quasi la stessa aurea»affermò Daphne con la sua voce limpida,contenta di trovarmi sana e salva.
«Me l' hanno già riferito signorina Laws...cioè Daphne»sussurai correggendomi in tempo.
«La tua prima trasformazione é considerata un evento importante per i nostri regni tanto che tutti,tranne gli umani,lo hanno potuto percepire. Ed é solo grazie a questo che siamo riusciti a localizzarti.» confessò il ragazzo dopo aver chiuso la porta dietro a sé e posizionandosi davanti a me appoggiando le sue mani sulle mie spalle.
«Aria,per lasciare questo posto prima devi ritornare nelle tue sembianze umane.Per farlo devi cercare semplicemente di rilassare i muscoli e la mente..Se chiudi gli occhi il processo ti risulterà più facile »mi suggerí Ridian.

Seguì le sue istruzioni ma ero ancora troppo tesa per potermi calmare.

«Mi dispiace,non ci riesco»dissi scusadomi con loro.

«Ridian..lo senti anche tu?» domandò l'angelo preoccupata rivolgendosi all'amico.
«Sí..»disse lui senza muovere il suo sguardo da me,lasciandomi libere le spalle.
«Cosa succede?» chiesi agitata dal loro strano comportamento ,avanzando di qualche passo verso Ridian.

A quel punto fu Daphne che, appoggiando la sua mano sulla mia spalla, mi chiarí la faccenda.
«Vedi,essendo io un angelo purificatrice sono capace di distinguere il tipo di anima e i sentimenti che ha provato o che sta provando una persona accanto a me.E in te,in questo medesimo istante,sto avvertendo un velo di odio e vendetta.»rispose abbassando gli occhi.
«Cosa ti aspettavi?Che sarai stata contenta per la morte dei miei famigliari?»esclamai arrabbiata con gli occhi lucidi.
«Certo che no...ho solo paura che ti lasci consumare da questi risentimenti» rispose amorevolmente la donna.
«Daphne stai esagerando.Non é niente di così grave,sei sempre cosí iperprottetiva!»si lamentò il linlette sbuffando voltandosi nuovamente verso di lei.

Almeno Ridian aveva un pizzico di buon senso!

In piú, ora ero anche stufa e non volendo ascoltare oltre,mi rivolsi al ragazzo.

«Prima di allenarmi,se possibile, vorrei far un salto alla tomba della mia famiglia e salutare Pria un'ultima volta.»affermai determinata ,guardandolo negli occhi sperando di ottenere la loro approvazione.

«Non te l'hanno riferito a quanto vedo...Aria,nell'incendio sono state rinvenuti quattro corpi.Tutti,compresi noi,pensavano che fossi morta anche tu,ma siamo riusciti ad estorcere informazioni da uno dei demoni che aveva appicato il fuoco.Abbiamo scoperto che eri stata rapita da Niel per portarti nelle mani di Silas ma a quanto pare sei ancora qui e sinceramente non ne capisco il motivo»disse Ridian scuotendo il capo un po'alterato.
«Di chi era il corpo?»chiesi agitata.
«Non lo sappiamo,ma almeno siamo certi che non é un tuo conoscente» rispose l'angelo.
«Tu non dovevi essere appostata a casa mia ?»chiesi furiosa a Daphne.

Ella,dopo aver dato un'occhiata fugace al linlette che aveva affianco, rispose alla mia domanda titubante.
«Infatti,ma abbiamo sentito la presenza di demoni vicino al parco e siccome non eri ancora tornata, ci siamo diretti entrambi lí temendo che fossi in pericolo ma era solo un diversivo per attaccare la tua famiglia...mi dispiace tanto Aria» raccontò lei chiaramente mortificata,chinando lievemente la testa.
«Ebbene,non ero in pericolo! Voi li dovevate proteggere...»mormorai appena, vedendo cadere le mie lacrime sul parquet.

L' erede dei linletteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora