Capitolo 12: Ciò che non si vede

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Nonostante Niel mi avesse immobilizzato,la prima parte della mia tattica stava apparentemente funzionando.All'improvviso,però, avvertii uno strano dolore sull'avambraccio,molto simile a un lieve bruciore.Con la coda dell'occhio notai una siringa conficcata nella mia pelle,più precisamente inserita in una vena ben visibile.
Il liquido rosso che era contenuto in quell'arnese diminuì velocemente per la pressione esercitata dal pollice del linlette fino a che non scomparí completamente nel mio corpo.In un primo momento non capii cosa diamine mi volesse fare visto e considerato che,
come mi aveva accennato Ridian qualche giorno fa,le comuni droghe non funzionavano su di noi.

Solo in un secondo momento quando Niel mi liberò dalla sua morsa invisibile mi resi veramente conto quale fosse lo scopo di questo gesto.

«Come é possibile?»cercai di domandare  ancora allibita per quello che era successo.
«Non ti potrai trasformare per le prossime due ore.»ammise lui squadrandomi per osservare attentamente la mia reazione di stupore.
«Noto con dispiacere che i tuoi amichetti non ti hanno insegnato bene le basi.Qualsiasi creatura per trasformarsi ha bisogno che il proprio sangue  sia priva di impurità più precisamente priva di sangue estraneo.» mi informò mantenendo stranamente uno sguardo che mi metteva a disagio.

Il ragazzo dai capelli sbarazzini che si trovava  davanti a me era in netto vantaggio.Se avessi tentato nuovamente di fuggire mi avrebbe comunque fermata quindi l'unica soluzione era di tramortirlo ma non vedevo niente in giro che poteva risultarmi utile.

«Non verrò da nessuna parte con te»sussurrai cercando di risultare decisa ma la mia gola secca non me lo permise.
«Potrei portarti con me come un sacco di patate se solo lo volessi e questo tu lo sai » replicò lui  avvicinandosi a me di mezzo passo.

Istintivamente non indietreggiai.Il suo viso non comunicava nulla che si avvicinasse lontanamente ad una minaccia.Piuttosto era un misto di arroganza e curiosità che gli conferiva una  giusta dose di mistero sufficiente da affascinarmi almeno un po'.E questo lo detestavo.Per quanto io lo potessi disprezzare e odiare,un microscopico insignificante lato di me mi spingeva di fidarmi di lui,come se non avesse fatto già abbastanza per il proprio egoismo e per quello di suo padre.

Egli si era accostato accanto a me quel tanto che bastava per sentire il suo caldo fiato sul mio viso facendo accelerare ancor piú il mio battitto cardiaco tanto da aver avuto paura che da un momento all'altro il mio cuore non avrebbe retto la situazione.
Continuava a scrutarmi con le sue profonde iridi verdi immergendosi nei miei occhi che nel frattempo riuscirono a tenergli testa.

«Sono un segugio»mormorò lui muovendo le labbra con estrema lentezza.
«Non verrò con te»replicai stavolta con maggiore decisione.
Appena terminai quell'affermazione gli spuntò uno dei suoi soliti stupidi ghigni di cui non ero capace di identificare la sua fonte di piacere.
«L'unico modo é uccidermi ma non ne avresti il coraggio»sussurrò lui senza staccare gli occhi da me.
«Tu invece ne hai troppa.Se pensi di usarmi come carne a macello,beh ti sbagli di grosso» affermai a denti stretti per poi vederlo cambiare umore .
«Chi ha mai detto che io ti voglia morta?» controbatté rendendo visibile il suo stato alterato,ma non per questo non reagii.
«Sul serio mi consideri così idiota?!»sbottai io.

Se credeva di farmi fessa allora non mi conosceva per niente!

«A quanto vedo sei anche peggio! » mi insultò  lui sbuffando cercando poi di moderare il suo temperamento
sospirando.

Niel posò il suo sguardo sul mio petto all'altezza del cuore facendomi sussultare per un attimo per poi fissarmi dritta nei miei occhi argentati.

«Ascoltare l'istinto,questo é l'elemento chiave che ti permetterà di compiere l'obiettivo che ti sei prefissata.Ascoltala e seguila Aria» sussurrò prendendomi delicatamente il mento tra le sue dita e stupendomi nel vedere quello che ai miei occhi appariva forse il suo lato umano.

L' erede dei linletteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora