Prima di ritornare a casa decisi di passare un po' di tempo al parco.Ogni volta che avevo la necessità di riflettere mi rifugiavo sempre lí.Infatti il dolce dondolio dell'altalena mi aiutava sempre a pensare e a prendere decisioni.
Desideravo solo una vita normale e ,invece,mi ritrovavo a portare dei macigni sulle spalle.
É proprio vero che solo quando le cose ti lasciano,le apprezzi veramente.Mi sentivo oppressa e avevo voglia di piangere,ma non lo feci.
Mi risollevai e dissi a me stessa che se era questo il mio destino,allora lo dovevo intraprendere.Il mio compito era quello di salvare l'equilibrio dei mondi...ero pur sempre la vera erede al trono.Lo dovevo sia verso i miei genitori che verso il mio popolo.Silas avrebbe causato una guerra e ucciso un mucchio di persone e io non potevo averle sulla mia coscienza...avrei preferito morire piuttosto.Solo dopo essermi imposta questo nuovo obiettivo,mi incamminai verso casa rispettando,stavolta, di molto il coprifuoco imposto dalla città.
A quest'ora gli impiegati tornavano a casa dalle proprie famiglie ed era per questo motivo che vi era del traffico sulle strade.
Anche mio padre doveva essere già a casa ad aspettarmi.Non ci eramo visti da quasi una settimana e ,finalmente,anche lui si sarebbe riposato per qualche giorno.
Era meglio approfittare di questi ultimi momenti per stare insieme visto che probabilmente non li avrei più rivisti.I miei genitori,Seth,Pria,gli altri...
Asciugai con la mano le lacrime che mi avevano rigato le guance e mi imposi di sorridere per loro.
Attraversando la via di casa,notai che vi era più ingorgo del solito,non solo nelle carreggiate ma anche nei marciapiedi.
In lontananza vidi un camion dei pompieri,la polizia e un'enorme folla intorno a casa mia,semidistrutta da un'incendio.Corsi più velocemente che potevo ma inciampai e caddi per terra.A quel punto non riuscii a trattenere il pianto e il panorama davanti divenne sfuocato.
No...fa che stiamo tutti bene..per favore!!Urlai nella mente.
All'improvviso, mentre mi accingevo a rialzarmi ormai devastata,una mano con della stoffa mi coprì il naso e le labbra.Cercai di dimenarmi senza successo e l'attimo dopo le mie gambe cedettero,insieme al mio cervello.
Mi risvegliai ritrovandomi in una stanza da letto lussuoso,sdraiata su un grande letto matrimoniale ornata da soffici cuscini tondi.Rimasi estasiata da tutta quella comodità,finché non mi balenò in mente l'immagine della casa bruciata.
Mi sollevai di colpo dal letto,chiedendomi dove diamine fossi finita.Camminai a piedi nudi sul parquet riscaldato,muovendomi verso la finestra,dalla quale realizzai che fosse notte fonda.«Buonanotte bell'addormentata» disse una voce famigliare.
Nell'angolo della camera vidi un giovane uomo dai occhi e capelli neri disteso sulla poltrona con le gambe incrociate appoggiate su un bracciolo di una poltrona,mentre sull'altra erano state poste le braccia che sostenevano la testa.
Il suo terrificante sorriso maligno mi provocò una serie di brividi lungo tutta la schiena che mi fecero impallidire.«Professor Baker...»mormorai ancora disorientata dalla sua presenza.
«Dolce,piccola Aria...tu puoi chiamarmi semplicemente Zeph.» disse ridendo di gusto per via dell'espressione che gli stavo mostrando.
«Cosa ci fa qua?Cioè cosa ci faccio io qua?»domandai ancora stordita.
Appena terminai le mie confuse domande l'uomo si sistemò in una postura più consona e mi fissò divertito alzando un sopracciglio.
«Ma come,non hai ancora capito? Sei la studentessa migliore del liceo ...dovresti arrivarci da sola.»dichiarò senza togliere dal viso il suo pericoloso sguardo da me.
« Sei un linlette al servizio Neil..»sussurrai indiettreggiango di un passo.
«Non esattamente ...Sono un demone che sta cooperando con Neil per ordine del re.Ma non preoccuparti non ti torcerò un capello...per ora s'intende»confessò lui facendomi sussultare.
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L' erede dei linlette
ParanormalÉ da tredici anni che l'equilibrio del bene e del male sta prendendo una brutta piega. Silas,assetato di potere,chiede vendetta ed é a causa sua che ora il regno dei linlette é in subbuglio. Silas non sa che l'unica vera erede al trono é ancora viva...