Arrivai a scuola di corsa, chi c'era in classe non bastava tutte le cose che già mi erano capitate quella mattina, pure la prof di fisica. Bussai entrai e la prof disse secca - signorina smith se ne resti pure fuori io alla mia lezione non l'ammetto- sbuffai e sbattei la porta sedendomi per terra con il telefono fra le mani vicino alla mia classe. Dopo poco tempo la porta si apre ed esce "magnifico sorriso" -Ciao, lasciala perdere è una stronza non la sopporta nessuno- mi disse, - aaa lascia stare ci ho fatto l'abitudine- mi sorrise e io feci altrettanto, mi lasciò li e si diresse verso la biblioteca.
Ero curiosa lo seguii, entrai subito dopo di lui , avrò fatto troppo rumore perché lui si gira squadrandomi. Non avevo coraggio di parlare ero immobile, perché il suo sguardo mi faceva quel maledetto effetto merda...
Lui si avvicinò delicatamente a me mi accarezzo una guancia dicendomi - senti devo parlarti...è da tanto che ti guardo e ogni giorno che passa mi rendo conto che sei sempre più bella- io arrosii lui se ne dev'essere accorto perché mi di disse - scusa forse non era mometo- uscii corsa e si diresse in classe. Non potevo crederci che mi aveva rivolto la parola per dirmi quello che aspettavo da una vita intera.
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Sola contro il mondo
RandomCiao questa e la mia storia, mi chiamo Nikol ho 16 anni e la mia vita non è una delle migliori, sono sempre sola i miei genitori non sono mai a casa, mio padre è un avvocato e mia mamma un infermiera, mi ritengo figlia unica in quanto mio fratello n...