Parte 6

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    Erano già passate due settimane dalla festa di Nico. Le cose era abbastanza cambiate...molto.
Sto uscendo con Lautaro. Andiamo alla stessa scuola e la maggior parte degli orari coincidono. Mi porta sempre a casa, con la sua auto, o mi invita a mangiare o a prendere un gelato. Lui mi piace per davvero. Non so se mi ci fidanzerò sul serio ma le cose vanno bene così.
Dall'altra parte c'è Peter..Peter, colui che si dice il mio migliore amico. Si, proprio lui. Avemmo una conversazione un giorno dopo la festa di Nico, e come sempre terminammo discutendo. Mi disse che non dovevo stare con Lautaro perché gli avevano detto che era un cattivo ragazzo e bla bla bla. Grandi sciocchezze a cui ovviamente non avevo creduto. Gli dissi che avrei fatto ciò che volevo della mia vita e si arrabbiò. Da quel giorno non mi parla, non mi dice letteralmente una parola. Mi fa molta rabbia perché come amico dovrebbe rispettare le mie decisioni.
Inoltre nell'aula si dice che lo abbiano visto con Mery in una piazza che si baciavano. Ammetto che quando appresi ciò sentii un colpo al cuore che non so perché mi sentii così. E mi pentii totalmente di aver raccontato come mi sentivo ad Euge. Cominciò a saltare e a dare gridolini dicendo che devo stare con Peter, che siamo gelosi, che ci piacciamo e moltissime cose in più che non ascoltai. Se lui sentisse qualcosa per me, lo avrei già saputo da Nico o da qualcun altro. E se io sentissi qualcosa per lui.. non so cosa farei. Rochi si era messa con Matias, il ragazzo con cui stava uscendo. Parlando con lei, ci rendemmo conto che Matias e Lautaro stavano alla stessa classe ed erano molto amici. Così che ora stiamo mangiando tutti e 4 a casa mia.
-"così che giochi a rugby?"- chiese Rochi a Lautaro
-"si, ci gioco da 7 anni.."-rispose Lauti
-"Anche Peter gioca a rugby" disse Rochi
-"è necessario nominarlo?"- chiesi
-"siete ancora litigati?"-chiese Matias
Ma mi precedette Lauti nel rispondere –"Si, è geloso di me..è pazza per Lali
Aprii gli occhi sbalordita. Da dove stava cacciando questo?
-"Che stai dicendo?"- chiesi a Lautaro mentre punzecchiavo Rochi che rideva
-"Che per me gli piaci molto e non si è mai animato nel dirtelo"- mi disse molto tranquillo mentre mettevo un boccone di milanesa in bocca
-"come posso piacergli io Lauti? Ti stai ascoltando? Siamo stati tutta la vita migliori amici..
mi interruppe –"e questo che vuole dire?"
-"Che.." – stetti zitta senza dire niente-" beh non discuterò con te ora".
Stemmo zitti tutti e quattro per il resto del pranzo. Fin quando Rochi non ruppe il silenzio
-"amore andiamo? Dobbiamo fare delle cose nostre"
-"che cose?"- chiese Matias. E si..come ho già detto..Rochi era davvero negata nel dissimulare.
Rochi lo colpì nel braccio e lui capì-Ahh! Quelle cose, sisi, andiamo. Molto buone le milanesas Lali..ci vediamo ragazzi- disse Matias mentre si alzava e si dirigeva alla porta.
Mi alzai, cominciai a togliere i piatti e a portarli in cucina. Fin quando Lautaro non mi prese per un braccio, ma me lo scrollai di dosso e continuai a togliere le cose dalla tavola.
-"Possiamo parlare?"
-"di cosa?"- gli chiesi mentre continuai concentrata con i piatti
-"scusami, non era mia intenzione fatti arrabbiare"
-"non sono arrabbiata. Ma mi da fastidio che inventano le cose"
-"Non invento nulla..per me è la verità. E' che sono geloso di Peter" – mi confessò
-"Geloso?"
-"Si. Pensi tutto il tempo al se sta con Meri o no. Stai male perché non ti parla, non ti saluta.."
Lo interruppi-"Lauti..è il mio migliore amico, è ovvio che ci stia male. Siamo cresciuti insieme e ora non mi guarda neppure e tutto per.."- mi zittisco senza terminare la frase
-"perché?"
-"perché pensa che tu mi farai del male"-gli dissi timida
-"Ah beh! E' un cretino ti rendi conto? Di cosa si intromette?"
-"Mi protegge, niente di più.."
-"Non mi conosce, come può dire che ti farò soffrire?"
Proprio in quel momento mi suona il cellulare. Guardo lo schermo. Diceva che Peter mi stava guardando. E una foto nostra abbracciati. Guardo Lautaro e se ne stava andando
-"Lauti aspetta!"- gli grido
-"Rispondi a quell'idiota!"- mi disse, chiuse la porta e se ne andò.
Decido quindi di rispondere.
-"Pronto?"
-"Ciao Là"- mi disse Peter. Era da molto che non ascoltavo qualcuno che mi dicesse così. Sorrisi.
-"Ciao Peter, che succede?" chiesi
-"Fai qualcosa oggi pomeriggio? Credo che dobbiamo parlare. Non mi piace stare così con te. E inoltre mi manchi e ho molte cose da raccontarti"- non potevo crederci
-"Non ho nulla da fare. Mi rallegra che hai chiamato. Anche io ho bisogno di raccontarti molte cose.
-"alle 5 a casa, ti va bene?"- disse. Guardai l'orologio, erano le 15.30
-"Dai, alle cinque sono lì con cornetti. Un bacio
Rise-"va bene Là"- mi rispose.
Ero felice! Mi mancava molto. In questi giorni la mia famiglia mi aveva chiesto molto di lui. E Lara, la sorellina di Peter, mi aveva già mandato 4 messaggi per sapere perché non andavo a visitarli. Le avevo risposto che non avevo tempo e che quando mi sarei liberata sarei andata.
Lavai i piatti, andai in camera, mi feci una doccia e mi cambiai. Una maglietta, una blusa e le converse bianche erano perfette per quel giorno così caldo.
Mandai un messaggio a mia madre per avvisarla che andavo da Peter a merendare e che sarei tornata tra un paio di ore. Dopo pochi minuti mi rispose molto contenta "CHE BELLO CHE RISOLVIATE. MI DISPIACEVA MOLTO VEDERLI SEPARATI. DIVERTITEVI, VI VOGLIO BENE!!"
Non capitò mai perché le madri scrivono in maiuscolo e con tanti segni.
Erano un paio di giorni che la mia famiglia mi chiedevano di lui fino a portarmi allo sfinimento e fui costretta a raccontargli che avevo litigato con Peter. E per un'ora i tre mi riempirono la testa che dovevo parlare con lui, che era molto brutto che stavamo così, che eravamo migliori amici e bla bla bla.
Grazie alla nostra amicizia, loro erano motlo in sintonia con la famiglia di Peter.
Un sabato si riunirono per mangiare delle pizze in casa loro. Non andai per evitare le domande d tutti e i commenti incomodi. Preferii evitarlo. Ma per ciò che mi racconto mamma dopo, Peter c'era..e con Mery. Ahi! Ero livida. Credo che se fossi andata, sicuramente Mery avrebbe fatto un commento che mi avrebbe molestato o qualcos'altro per com'è fatta e lì si che si sarebbe concretizzata la terza Guerra Mondiale. Passai per il panificio e comprai dei cornetti e dopo andai da Peter.
Arrivai e bussai senza pensarci. Ero nervosa. Molto. Ascoltai un "arrivo" e dei secondi dopo dei passi di lui che scendeva le scale. Subito dopo la porta si aprì. Ed era lì. Lui. Il mio migliore amico. Con uno jeans e una camicia bianca che diceva "billabong" nel mezzo.
Rimanemmo muti entrambi. Senza dire nulla. Fin quando non ruppe il silenzio.
-"Ciao.."- mi disse senza muoversi
-"Ci..ciao..-"perché ovviamente devo sempre balbettare.
-"Entra"- mi disse mentre apriva ancora di più la porta e mi faceva segno con la mano di entrare
Entrai e andai diretta in cucina a portare i cornetti. Li lasciai sul tavolo e sentii che lui veniva camminando dietro di me.
Non so perché eravamo così nervosi. La verità è che non so cosa mi succedeva.. cosa CI succedeva.
Lo guardai, non ne potevo più e lo abbracciai per la cintura. La mia faccia appoggiata sul suo petto. Potevo sentire il suo profumo. Era il "one million", senza nessun dubbio. Lo abbracciai così forte che sentii la sua paralisi e i suoi nervi. Quasi sbiancai nel rendermi conto che quei nervi erano causati da me. Fin quando non reagì e rispose all'abbraccio.
-"Non sai quando mi sei mancata"- mi disse. Mi fece felice, non solo io sentivo la sua mancanza.
E sì. Definitivamente anche io avevo sentito la mancanza di quegli abbracci larghi, quel profumo..di lui
-"e tu a me Peter.."    

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