Parte 18

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Arrivammo a casa alle 2 del mattino ma fortunatamente il giorno dopo non c'era scuola quindi dormii fino a tardi. Mi svegliai verso le 13.
-"Buongiorno dormigliona!"- disse mia madre vendendomi scendere le scale
-"Buongiorno mamma"
-"Vuoi la colazione o pranzi direttamente?"
-"Pranzo direttamente con te, aspettami che mi cambio e mi lavo la faccia"- le dissi avviandomi verso il bagno.
Feci ciò che avevo detto ma prima di poter scendere di nuovo per andare a mangiare il mio telefono squillò. Guardai il cellulare ed era Peter.
-"Ehy"
-"Buongiorno bellissima, stavi dormendo?"- mi chiese divertito
-"Ehm no..stavo per pranzare. Che è successo?"
-"Niente..non so se hai letto sul gruppo di whatsapp, ma i ragazzi hanno organizzato per andare a pranzare fuori tutti insieme e ovviamente per voi ragazze...shopping. Non vieni?"
-"non ho letto nulla.. Ma ovviamente ora dirò a mia madre che esco con voi"- gli dissi
-"Perfetto, passo a prenderti io"
-"va bene dai a dopo"- dissi.
Prima di scendere a dirlo a mia madre decisi di truccarmi. Volevo essere decente..e uno strano movimento s'impossessò della mia pancia..dio che strazio!
Scesi le scale e mi diressi in cucina.
-"Mamma non pranzo qui, esco con i ragazzi per mangiare insieme e fare shopping."- dissi
-"ah bene, vuoi che ti accompagni?"- mi disse alzandosi dalla sedia
-"Nono! Viene Peter a chiamarmi." E Peter arrivò in quel momento stesso. Quelle coincidenze mi mettevano timore!
Uscii quasi correndo e quando arrivai verso l'auto ero un po' agitata. Entrai e salutai Peter con un bacio sulla guancia. In effetti nel salutarci eravamo nervosi: non sapevamo se baciarci per davvero o solamente con un bacio sulla guancia come facevamo prima.
In 10 minuti arrivammo al Centro Commerciale "Mall". Andavamo quasi sempre in quel centro, perché era quello più vicino.
Peter parcheggiò e ci avviammo verso l'entrata del Centro commerciale. Mi guardava così tanto che diventai rossa per l'imbarazzo.
-"Sei ancora più bella quando arrossisci"- mi disse continuando a guardarmi. Sentivo il suo sguardo sul tutto il mio corpo.
-"Tu mi fai diventare così"- dissi ridendo nervosamente
-"Perché? Che ho fatto?"- mi chiese
-"mi guardi così.."
-"così come?"
-"Così, come mi stai guardando adesso"- dissi guardando verso tutti i negozi pur di non guardare lui.
-"è che sei così bella che è impossibile non guardarti"- disse facendomi fermare e costringendomi a guardarlo negli occhi.
-"E tu sei così bugiardo e la cosa peggiore è che io credo a tutto quello che dici"- dissi avvicinandomi al suo viso.
-"È giusto che tu ci creda perché è la verità. Ho sempre desiderato baciarti così, come stiamo ora"- disse. E senza pensarci troppo mi baciò e il mondo scomparve.
Esattamente, era come se i negozi fossero scomparsi e che le persone che camminavano fossero congelate. C'eravamo solo noi.
Ma a un certo punto la realtà tornò a bussare alla mia porta e quasi bruscamente mi allontanai da lui. Mi vergognavo nel baciarmi in quel modo con qualcuno nel mezzo di un centro commerciale. Oltretutto la nostra "relazione" era segreta.
-"che succede?"- disse, vedendo la mia reazione
-"Siamo in pubblico Peter..."- dissi
-"E qual è il problema?"
-"Pensa se passa qualcuno che ci conosce proprio in questo momento.."- dissi riprendendo lentamente a camminare.
-"Ahhh, giusto! Perché è "segreto" tutto questo no?"- disse divertito.
-"giusto..perché non raggiungiamo gli altri?"- dissi, prendendolo per mano e cambiando discorso.
-"Si dai andiamo"

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