Dopo alcuni minuti arrivò Chloè, e in seguito a lunghi abbracci, da dietro la schiena mi mostrò una sacchetto della pasticceria vicino casa sua, la più buona della zona per la precisione.
- 'Guarda che ti ho portato!' Disse sventolando la busta color marrone. 'I tuoi preferiti.' Estrasse quattro muffin al cioccolato al latte con il ripieno al cioccolato bianco.
- 'Sei la migliore!' Urlai entusiasta. Eh già, amavo mangiare quasi quanto andare a fare shopping. Mi sorrise e appoggiò il sacchetto sul ripiano del bancone. 'Caffè?' Le chiesi.
- 'Ovviamente.' Mi sorrise ed iniziai a preparare tutto l'occorrente bel del buon caffè al latte. 'Come ti senti?'
- 'Bene, mi sono quasi abituata ad avere questo aggeggio sul petto.' Dissi riferendomi al pace-maker. 'E tu?' Mi girai per guardarla in viso.
- 'Per fortuna.' Mi sorrise. 'Va tutto a meraviglia, Peter è sempre più fantastico.' Si mise una mano sotto il mento e guardò il soffitto con gli occhi letteralmente a cuoricino.
- 'Beccata!' Esclamai attirando l'attenzione su di me. 'Ti sei davvero innamorata.' Le feci un gran sorriso.
- 'Senti chi parla!' Si mise a ride ma notando il mio silenzio cambiò espressione all'istante. 'Mmm...c'è qualcosa che non so?'
- 'In realtà abbiamo litigato, discusso più che altro. E da ieri sera che non ci parliamo.' Dissi addentando il muffin.
- 'Hai davvero fame eh? Perché avete discusso Emma?'
- 'Non ho mangiato ieri a cena, me ne sono andata subito a letto. Beh diciamo che...' Stavo per rivelargli della giornata passata al distretto e del motivo del litigio, ma pensandoci più a fondo non avrei potuto dirle di Allison. Avrei dovuto dirle tutto, e sarebbe stata implicata in questa situazione già per sé difficile. Non volevo fosse costretta a mentire per me e per Matt, quindi tenerla all'oscuro di tutto forse sarebbe stata la cosa migliore per il momento. Ora non si trattava più di stupidi dispetti, c'era un caso aperto e l'avrei messa in mezzo rivelandole la verità. 'Mi tratta come se fossi una bambina, non posso più fare nulla da sola che mi segue dappertutto.' Okay, una mezza verità era pur sempre la verità.
- 'È comprensibile Emma, devo per forza ricordarti che sei stata...morta per un paio di ore?' Fece una smorfia di orrore. 'Non mi ci fare pensare ti prego.'
- 'Si. Hai ragione.' Dissi finendo anche il secondo muffin. 'Mi ha persino voluta accompagnare al distretto!' Sapevo avesse ragione sul serio, ma cercavo in ogni modo di giustificarmi.
- 'Da quel commissario sexy?' Mi fece un sorrisino da pervertita. E un'occhiolino per chiudere il contorno.
Mi misi a ridere per l'ilarità. 'Cosa? Stai scherzando!' Si mise una mano sulla bocca.
- 'Davvero non te ne sei resa conto? È davvero attraente, con quell'uniforme, e la pistola e...'
- 'Okay.' Dissi mettendo le mani avanti. 'Ho sentito fin troppo.' Risi passandole la sua tazza del caffè. 'Paul ti ricorda qualcosa?'
- 'Non fare la guastafeste! Fantasticare un po' non ha mai ucciso nessuno.' Si difese lei. Storse la bocca e conoscendola era incerta su cosa dire. 'Penso fosse un caso...' Iniziò. 'Ma, Jack era qui? Mentre arrivavo ho visto la sua macchina andare via.' Era sconvolgente il modo in cui passava da un discorso ad un'altro.
- 'Non era un caso Chloè, era qui.' Mi guardò curiosa. 'È venuto perché voleva vedere come stessi e scusarsi per essersene andato via dall'ospedale dopo...sai la notizia della mia morte.' Era strano dirlo ad alta voce, per quanto ci scherzassi su e cercassi di sdrammatizzare il più possibile, non ero ancora riuscita a parlarne seriamente con qualcuno, nemmeno con Matt e lui d'altro canto non mi aveva aperto discorso.
- 'Tutto sommato è stato un bel gesto da parte sua.' Mi sorrise.
- 'Esatto, e in realtà c'è anche altro che mi ha detto.'
- 'Cioè?' Mi chiese giocherellando con i suoi capelli, come se stesse vedendo un teen drama in tv.
- 'Prima di andarsene mi ha baciato sulla fronte e mi ha detto che mi amerà per sempre.' Mi morsi nervosamente il labbro e scrutai il suo viso per cercare di capire come avesse reagito.
- 'Beh...non ho parole. Non me lo sarei mai aspettata da uno come lui. Okay, è sempre stato sensibile ecc ecc.' Per quanto ne sapesse lei si, ma in realtà c'era un lato di Jack che odiavo ricordare. 'Però di punto in bianco dirti una cosa del genere. Wow...ripeto: non ho parole.'
- 'Nemmeno io ce le ho avute e infatti mi sono limitata a ringraziarlo per la visita.' Chloè spalancò gli occhi e dalla bocca fece uscire fuori delle risate che stava trattenendo. 'Ho fatto bene no?!' Chiesi incerta.
- 'Certo, stai con Matt ora. E a proposito, dovresti proprio parlarci, dovete risolvere.' Il suo telefono squillò e iniziò a frugare dentro la borsa per trovarlo. Aveva ragione, dovevo andare da Matt e scusarmi, era solo troppo protettivo. Me ne sarei fatta una ragione.
- 'Amore scusami ma avevo preso impegni con mia madre. È appena arrivata a casa mia e ci ha trovato Peter.' Si alzò dalla sedia e prese la borsa. 'E sai, forse mi ero dimenticata di dirgli che ora lui sta da me.' Si mise a ridere e le tirai una pacca sulla spalla.
- 'Sempre la solita!' L'abbracciai forte e la ringraziai per tutto, dopo di che l'accompagnai alla porta e anche lei se ne andò.
La giornata era iniziata piuttosto bene tra le confessioni di Jack e le menzogne raccontate a Chloè. Ora però dovevo affrontare qualcun altro, e quel qualcuno abitava proprio di lato a me.
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[COMPLETATO](SEQUEL) Conflitti d'amore - "Niente è come sembra".
RomansaEmma arriva in ospedale in fin di vita. Le cose non si mettono bene per la coppia che ne ha affrontate di cotte e di crude. Matt riuscirà a risolvere i problemi con il suo passato? Riuscirà a non ricadere nelle tenebre? Ad Emma cosa succederà? Riusc...