Giocare col fuoco

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Capitolo 04


Cammino avanti e indietro per il camerino pensando sul da farsi, sono al limite della sopportazione e sono abbastanza sicuro di essere vicino ad una crisi di nervi, ma dopo tutto quello che è successo c'è anche da biasimarmi? No, allora va bene, posso anche lasciarmi andare al melodramma. Ho passato le ultime due ore a raccontare per filo e per segno come è iniziata la... la... Dio, posso definire relazione quella che ho con Derek? Beh, considerando che ci sono andato a letto e il mio corpo ancora soffra per questo, altro motivo per cui mi sono alzato... sì, direi che posso considerarla una relazione.

Mi porto entrambe le mani fra i capelli e mi lascio andare ad un lamento che mi tenevo dentro da stamattina, anche se non mi fa sentire meglio purtroppo, sono ancora in crisi e io non voglio essere in crisi. Non ora che devo decidere che cosa farne della mia vita sentimentale, che è tutto un macello, perché non ho idea di come comportarmi e relazionarmi e...

«Stiles, per favore stai fermo che mi stai facendo venire la nausea!» sussulto al rimprovero aspro che mi arriva, guardando la mia assalitrice seduta dove prima mi trovavo io. Incrocio sia i suoi occhi che quelli della lupa, che non ne ha voluto proprio saperne di farsi un giro, anzi sono certo che si sta divertendo parecchio alle mie spalle, tanto l'ho capito quel sorrisetto bastardo dipinto su quelle labbra. Ora sono assolutamente certo che Derek oltre al morso deve averle trasmesso qualcosa di se, guarda caso la sua bastardaggine, un motivo in più per non farmi mordere. Non ho assolutamente voglia di ritrovarmi col carattere di qualcun altro che mi scorre dentro, ne ho già abbastanza di mio, non voglio contaminazioni di sorta.

«Stiles!!» mi riprende di nuovo la rossa, rendendomi conto che avevo ricominciato a camminare come un ossesso su e giù. Oddio, qualcuno mi leghi!

«Lydia, possiamo fermarci qui? Giuro, non credo di riuscire ad andare avanti» le chiedo, ma è più una supplica da parte mia.

«Scherzi?! Proprio ora che stava arrivando il bello» commenta Erica con un sorrisetto, la guardo malissimo e questo si accentua. La odio, davvero.

«Va bene» ci giriamo entrambi sconvolti verso Lydia con la bocca aperta, chi per un motivo e chi per un altro. Io sicuramente di gioia, perché finalmente qualcuno mi sta ascoltando, mentre la bionda di indignazione perché voleva sapere più dettagli succulenti sulla vicenda.

«Cosa?!!» esclama quest'ultima appunto.

«Ho detto che va bene, dopotutto non possiamo costringerlo se non vuole» risponde Martin accavallando elegantemente le gambe, guardandosi le unghie con interesse. Davvero non mi aspettavo certo questo da lei, sono piacevolmente sorpreso e forse un po' preoccupato, ma non me ne curo preferendo pensare positivo per una volta che anche a me succede qualcosa di buono.

«Grazie Lydia, davvero. Allora io vado» dico loro grato apprestandomi ad uscire.

«Ma considerando che fuori c'è tuo padre e ci siamo solo noi a coprirti, potresti valutare l'idea di uno scambio. Un aiuto in cambio di certe informazioni» mi blocco mordendomi una guancia forte per non dire qualcosa di poco gentile. Io lo sapevo!! Cazzo, se me lo sentivo che era troppo bello per essere vero.

Le guardo quasi stanco, ma perché devono avercela con me? E poi... «...come fai a sapere che c'è mio padre fuori?!!» sbotto esasperato verso la rossa.

«Gliel'ho sussurrato poco fa mentre raccontavi, eri così preso che nemmeno te ne sei accorto. Oggi sei particolarmente distratto Stiles, a cosa pensi? O meglio, a chi pensi?» sento la mia faccia andare in fiamme, di nuovo e ancora per colpa di Reyes. Ma che gusto ci prova a fare così? Davvero non la capisco.

Remember on RecallDove le storie prendono vita. Scoprilo ora