Capitolo 11
Rimango in silenzio a guardare il mio pubblico improvvisato, che se ne sta anche fin troppo tranquillo a guardarmi, neanche fossi appena sceso dal cielo e con sopra una aureola luccicante. «Ehm... ragazzi?» li chiamo, sperando in una reazione, cosa che mi sarei aspettato dopo tutto ciò che detto. E invece no, anzi sembrano di sale. «Avanti, non statevene così immobili e zitti! Non eravate voi ad interrompermi prima ogni due per tre? Va bene che mi piace chiacchierare, ma esiste una cosa chiamata dialogo e al momento mi farebbe piacere intavolarne uno, qualsiasi come... oh mio Dio, ma che orrenda maglietta le ragazze ti hanno scelt-»
«La maglietta non è orrenda!!» scatta subito Erica offesa, facendomi ringraziare il cielo. Una reazione, finalmente!! «Il rosa ti sta benissimo, non osare criticarlo» continua puntandomi il dito contro, focalizzandomi su un altro problema fondamentale: il colore.
«Ma è rosa e io non sono una ragazza» mi lamento e la vedo subito aprire la bocca per ribattere. «E non ti azzardare a dire ancora che sono la tua mamma, Reyes!» la richiude e torno in camerino per togliermi questa cosa di dosso, gettandola nel mucchio degli scartati. Ne infilo un'altra rossa, sentendola già più mia.
«A parte il fatto che il colore era pesca, non rosa. Tu non ti rendi conto di quello che ci hai detto, vero?» mi chiede Lydia seria oltre la tenda, mentre io tento di indossare quei fantomatici pantaloni di pelle che mi aderiscono anche fin troppo bene addosso. E dove dovrei andare conciato così?!
«Sì, vi ho detto come Peter è arrivato, se n'è andato e poi come sono iniziate ad andare le cose con Derek quando mi ha abbracciato» rispondo non capendo a cosa alluda,uscendo. Le facce sono sconvolte, così mi guardo le gambe. «Sto davvero tanto male?» chiedo facendo per rientrare nel camerino, sobbalzando alla voce di Scott che mi frena dal fare qualsiasi cosa.
«Cavolo amico, Derek non ti ha solo abbracciato!!» mi giro solo per vedere Scott che esplode letteralmente avvicinandosi a me, spaventandomi quasi. Arretro o sto fermo?Oh, accidenti si tratta pur sempre del mio migliore amico, è Scotty! Perché mai dovrei averne paura? Non dovrei, è questo il punto, ma è come mi sta venendo incontro che mi da fastidio ...sembra mi cacci. Arretro non riuscendo più a resistere, dettato unicamente dall'istinto, inciampando anche nelle mie vecchie scarpe umide e a terra.
Mi fermo solo perché oltre lo specchio del camerino non c'è niente e per fortuna anche Scott si ferma, aspettando impietrito finché la sua vicinanza inizia a non darmi più fastidio. «Si può sapere che diamine volete succede?» chiedo non capendoci più niente, ho come l'impressione di essere l'unico scemo che non ha ancora visto l'ovvio, ma nessuno si sta sprecando ad indicarmelo.
«Ti ricordi quando ti ho detto che ho fatto fatica a trovarti?» mi chiede Scott e annuisco, così continua. «Era perché il tuo odore è cambiato e parecchio, hai una nota che prima non c'era»
«Derek» si intromette Isaac, come se fosse ovvio. Ovvio, certo... per loro! Non certo per me, che non ho un olfatto così sviluppato, io non ho i super geni che mi consentono di fiutare o ascoltare qualcosa a distanza.
Inizio a respirare pesantemente, elaborando ciò che mi hanno detto: odore... Derek... cazzo, io lo ammazzo quel maledetto sourwolf! «Calma Stiles, avanti respira!» vengo afferrato per le spalle da Scott, mentre sento l'attacco di panico salire velocemente lungo il petto fino a piazzarsi lì in fondo alla gola, privandomi dell'aria e della calma.
«Lui m-mi... ha...» balbetto andando in iperventilazione, così velocemente che la testa comincia a girarmi e le gambe a cedere. Il panico sta prendendo il sopravvento su di me, ho smesso di ragionare e per una sciocchezza, anzi non è una sciocchezza quello che mi ha fatto. «...mi ha marchiato!!» sbotto infine buttando fuori aria arrabbiato, con me stesso per non essermene accorto e poi con Derek per averlo fatto. Perché l'ha fatto?!!
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Remember on Recall
FanfictionStiles e Derek non si sopportano, ed ogni volta che si incrociano finiscono sempre per litigare perché troppo diversi fra loro, ma entrambi ugualmente orgogliosi per abbassare la testa di fronte all'altro. Che succederebbe però se il primo si svegli...