CAPITOLO IV-LA PRIMA PROVA

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I team partecipanti all'Esame si riunirono la settimana seguente presso l'Accademia Ninja, dove avrebbero affrontato la loro prima prova.

Guardandosi intorno, Amhaal poté notare innumerevoli ninja, anche di molto più anziani, provenienti da ogni angolo del mondo. I più comuni erano quelli provenienti dai cinque villaggi ninja principali, vi erano poi quelli più misteriosi e impenetrabili, come per esempio quelli provenienti da villaggi ninja segreti, come quello del suono o della neve. Con sommo dispiacere di Amhaal infatti erano arrivati fin li anche la squadra di Taku e dei suoi, il giovane la guardava sornione dall'altro lato della stanza, un ghigno derisorio stampato in volto.

Non ho motivo di preoccuparmi di lui. Si disse Amhaal. Sono passati sei mesi da quando ho iniziato il mio addestramento con Orochimaru, ormai non sono più quella di una volta.

Oltre a loro spiccava il team 3, quello di Isora, che era anche uno dei più gettonati per passare l'esame. Aveva sentito dire che anche Inue e Bee erano forti: la prima non possedeva lo Sharingan, ma in compenso aveva ereditato la forza mostruosa di sua madre e anche le sue abilità curatrici, il secondo era un prodigio del taijutsu, e oltre a conoscere la Tecnica del Loto Frontale era anche in grado di aprire ben sei porte su otto.

Vi erano poi i due gemelli che avevano incontrato il giorno precedente, in un angolo che osservavano i loro prossimi avversari.

Appoggiato sulla parete opposta vi era poi Ethan, il figlio di 15 anni di Gaara della Sabbia. Nessuno sapeva chi fosse sua madre, ma del padre aveva ereditato sia i capelli che gli occhi, oltre ovviamente a un altro piccolo dettaglio. Una volta liberato dall'Akatsuki infatti lo Shikaku, ormai divenuto abbastanza socievole, aveva acconsentito a farsi imprigionare nel corpo dell'erede del Kazekage. Con lui vi era anche suo cugino, Matsuo, con la sua marionetta sulla spalla e i vestiti identici a quelli di suo padre. Nel gruppo vi era anche una nuova recluta, una ragazzina mingherlina e in perenne movimento, di nome Yuki, che si diceva fosse specializzata nell'uso di una spada fiammeggiante. La potenza della sua arma era tale da averle fatto guadagnare un posto nelle fila dei sette spadaccini della nebbia, suo villaggio di origine.

Altro team importante era poi l'8. Comprendeva infatti i due figli di Shikamaru e Ino, ossia Tenma e Himeko: il primo aveva ereditato il controllo delle ombre del padre mentre la seconda le tecniche della madre, oltre che le sue abilità curatrici. Ma il vero asso del team 8 era Zaka, membro del Clan Ino, nel suo corpo erano stati impiantati non degli insetti, ma dei ragni estremamente velenosi, oltre che a una specie particolarmente aggressiva di vespe e ad alcune formiche rosse micidiali. Si diceva che, come forza, fosse una delle maggiori promesse di Konhoa.

Il tester della prima prova sarebbe stato Kakashi Hatake, cosa che non incoraggiava per niente Amhaal. Vennero introdotti in una grande arena.

La prova era semplice: portare a termine una missione. Amhaal era perplessa. Si sarebbe aspettata qualcosa di più che una normale missione. Il loro compito era semplice, catturare un membro dei team avversari e condurlo presso il punto d'incontro. Solo che il membro che fosse stato catturato non avrebbe poi più potuto partecipare all'esame.

Avevano solo un quarto d'ora per pensare a una strategia valida.

L'arena era immensa, almeno 500 piedi di diametro. Alternava zone coperte di alberi con piccole radure, qualche stagno e piccole zone rocciose, il punto d'incontro si trovava proprio al centro dello spazio di prova.

"Come facciamo?" chiese Ichigo, parecchio teso per la prova imminente.

Shin attivò il suo Byakugan: "Ci hanno fatti entrare da luoghi diversi, ogni squadra dista in partenza di almeno 50 piedi dalle altre. L'arena è deserta, che io veda non ci sono bestie o ostacoli animali, tuttavia potrebbero esserci delle trappole"

(Naruto) Amhaal del Villaggio della NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora