CAPITOLO III-NUOVI INCONTRI

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Il sannin era stato molto sorpreso quando aveva sentito che il suo vecchio allievo voleva vederlo in privato. Erano due anni che il ninja della foglia non si faceva più vedere, in perenne inseguimento dell'associazione che aveva messo in allarme il mondo ninja qualche anno prima.

"Che bella sorpresa. Non sapevo fossi tornato" lo salutò, raggiungendolo nel piccolo vicolo laterale in cui si erano dati appuntamento.

"Purtroppo le circostanze in cui sono qui non si possono proprio definire delle migliori. Ho sentito che ti hanno messo a insegnare..." la voce di Sasuke era grave, eppure non poté trattenere un sorriso immaginando il sannin alle prese con dei giovani genin indisciplinati.

"Non dirlo, sono uno peggio dell'altro" disse esasperato Orochimaru.

"Vorrei parlarti della ragazza, Amhaal"

Un sorriso increspò le labbra del sannin: "Si...una tipa molto singolare. Mi ricordava qualcuno, così ho fatto qualche ricerca. Pensavo che i Mikatsuki fossero stati sterminati"

Sasuke non era affatto sorpreso. In fondo, Orochimaru era stato un ninja della foglia, era naturale che conoscesse quel clan, e poi non era certo scemo. "Infatti, lei è l'ultima rimasta. O forse non proprio, secondo le mie indagini il corpo di Zaraki, il gemello di suo padre, non venne mai rinvenuto"

Lo sguardo di Orochimaru si incupì: "Quando ancora facevo parte dell'Akatsuki, presi con me un giovane allievo, Zaraki Mikatsuki. Era un tipo sveglio, con la fissa del fatto che solo il fratello avesse ereditato l'abilità innata della famiglia, non ho idea di che fine abbia fatto. So solo che in qualche modo strano è riuscito a ottenerla"

"E' probabile che ci sia lui dietro ciò che sta succedendo. Io portai in salvo Amhaal anni fa, ma a quanto pare era troppo pretendere che se ne sarebbe rimasta nascosta per sempre. Mi serve un favore"

"Vuoi che la tenga d'occhio. Beh...in fondo sono sempre stato affascinato da coloro che possiedono doti interessanti, e sebbene il suo potere non si sia ancora manifestato sono certo che sarà una cosa molto interessante" lo precedette Orochimaru.

Sasuke annuì.

Gli allenamenti con il sannin erano sempre più difficili.

Dopo aver testato le loro abilità, decise di costringerli a inventare una tecnica tutta loro. "Un ninja si può definire tale solo quando ha creato un ninjutsu che lo rappresenti. Sasuke aveva il Mille Falchi, Uzumaki il Rasengan. Datevi da fare a fate la vostra parte"

Peccato però che la cosa fosse più facile a dirsi che a farsi.

Passavano i pomeriggi a spremersi le meningi, analizzando dati e buttando giù qualche idea confusa, ma senza andare oltre.

Orochimaru insistette anche perché scoprissero a che elemento apparteneva il loro chakra. Amhaal controllava il fuoco e l'acqua, Ichigo il fuoco, la roccia e il fulmine e Shin il vento.

Fu durante un pomeriggio che Ichigo ebbe un colpo di genio. La settimana seguente superò per primo la prova, creando il Kirengan. In sostanza era una tecnica con lo stesso principio del Rasengan, solo che utilizzava i fulmini invece che il vento compresso o il chakra.

Rimasero tutti molto sorpresi, anche perché, del gruppo, avevano pensato fosse quello meno portato. Tuttavia dovettero cambiare idea nel constatare con quale velocità imparò a utilizzare i suoi elementi.

Amhaal e Shin invece erano a un punto morto.

Passavano i pomeriggi allenandosi, sperando in un'illuminazione divina e guardando con immenso sconforto i membri degli altri team progredire di giorno in giorno. In particolare spiccava il team 3, composto dal duo dei gemelli Uchiha e dal figlio di Rock Lee: il gruppo pareva su un piano totalmente differente dal loro, al punto che ormai era sicuro che avrebbero partecipato al prossimo Esame di Selezione Chunin.

(Naruto) Amhaal del Villaggio della NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora