CAPITOLO XI-RITORNO A CASA

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Il viaggio verso il Villaggio della Neve fu tutto sommato tranquillo.

Orochimaru era contentissimo di abbandonare il clima troppo anti-sannin- serpentone di Konhoa e ancora più di non dover più sopportare il sole cocente di Suna. La prospettiva di raggiungere un luogo freddo e desolato, in cui la sua magnifica carnagione diafana non rischiava di venire compromessa dalla tintarella, era quanto di meglio potesse desiderare.

Isora e Ichigo, dal canto loro, non riuscivano nemmeno a vedersi. Il primo non ci aveva messo molto a comprendere la causa dell'atteggiamento freddo a distaccato del genin e come si era reso conto dei suoi sentimenti verso Amhaal aveva preso a punzecchiarlo in qualsiasi momento libero a sua disposizione. Si divertiva un mondo a provarci spudoratamente con Amhaal quando lui era nei paraggi e l'altra non sapeva cosa fare. Da un lato, non voleva respingere Isora, dall'altro era consapevole di come si dovesse sentire Ichigo in quel momento e non voleva farlo soffrire. Ichigo, da parte sua, si sforzava di ignorarlo e non prenderlo a botte, non tanto perché non volesse vederlo sanguinare a morte, quanto piuttosto perché altrimenti avrebbe ferito i sentimenti di Amhaal, e non voleva.

Il viaggio fu, almeno all'inizio, tutto sommato piacevole. Quando raggiunsero però le montagne presso il Villaggio della Neve la situazione iniziò a peggiorare, la temperatura non solo calò drasticamente, ma iniziò persino a nevicare. Se Orochimaru e Amhaal non ne furono minimamente scalfiti, Isora e Ichigo, abituati ai climi caldi del Villaggio della Sabbia, non poterono non risentirne: il cattivo umore li accompagnava ovunque, e non rendeva certo più facile la loro convivenza, già difficile di per sé.

Quando iniziarono a intravedere la meta, Orochimaru si oscurò all'improvviso. Erano ancora lontani, e quindi era un po' presto per saltare a conclusioni affrettate, eppure non vi era segno di vita dal centro abitato: niente fumo dai comignoli, o il rumore del mercato del fine settimana, o il tipico via vai che caratterizza i villaggi ninja. Scoccò un'occhiata incerta all'allieva, che per fortuna pareva non aver notato nulla di particolare. Misao, invece, sembrava particolarmente nervosa e quando giunsero alle porte del villaggio si mise ad abbaiare forsennatamente, per nulla intenzionata a farli entrare.

"Che le prende?" chiese Amhaal, nervosa.

Ichigo si avvicinò alla compagna tentando di calmarla: "Non lo so, sente odore di sangue. Però è la prima volta che la vedo così nervosa"

Non fece nemmeno in tempo di terminare la frase che Amhaal era già partita, diretta al centro del villaggio. Le case parevano stranamente intatte, eppure in un certo senso inquietanti, nel loro silenzio lugubre e desolato: dove erano gli abitanti? Che fine avevano fatto i cani per le strade? E i bambini? E i commercianti con le loro mercanzie? Perché non c'era nessuno. Una strisciante sensazione di disagio le percorse la spina dorsale, subito rigettata nei meandri più oscuri della sua mente: non poteva credere che fosse successo qualcosa a suo padre. Certo, non era più il ninja di un tempo. Ma in mancanza di un ninjutsu sviluppato, Kain Inuzuka aveva affinato all'inverosimile il suo taijutsu, e non era certo un avversario semplice da sopraffare.

Raggiunse la piazza centrale trafelata, i fianchi doloranti dallo sforzo, e lo spettacolo che le si presentò di fronte le fece sprofondare il cuore nel petto. La piazza era gremita di cadaveri, il sangue impiastricciava in pozze immani il pavimento, ancora fresco a gocciolante dai corpi, ordinatamente impalati su paletti in salice. Proprio al centro dello spiazzo, messo in bella vista su una croce, vi era Kain: suo padre.

"A...Amhaal..." la voce fioca e resa rauca dallo sforzo la fece accorrere, le lacrime che le imperlavano gli occhi.

"Padre...chi ti ha fatto questo?" la ninja era sconvolta. Aveva sopportato tanto, troppo in quegli ultimi giorni: la realtà sul Tredici Code, la distruzione del suo clan, era troppo.

(Naruto) Amhaal del Villaggio della NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora