Capitolo 4

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Marlon Pov's

Lei dorme tranquillamente e io non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Mentre dorme sembra un angelo.

Appoggio la mano destra sulla sua guancia e la accarezzo delicatamente mentre con il braccio sinistro continuo ad abbracciarla.

Il silenzio regna nella stanza, si sentono solo i suoi respiri.
Sono già le cinque del pomeriggio.
Decido di svegliarla , poggio le mie mani sulle sue spalle e la scuoto con leggerezza. Dopo qualche secondo lei si sveglia.

《Marlon》dice con la voce ancora insonnolita.

Oddio, la sua voce,la adoro.

La abbraccio e la stringo il più possibile a me come se fosse l'ultimo abbraccio tra di noi.

Lei sorride,io sorrido.

Si alza e si dirige verso l'ingresso,si china e tira fuori un top verde acqua di pizzo dalla valigia,si toglie la canottiera ma poi si ferma.
Si accorge che la sto guardando.

《Ehm ehm》tossisce.

《Scusa.》dico voltandomi a guardare qualcos'altro ma non ci riesco e dopo nemmeno dieci secondi mi ritrovo a guardarla di nuovo.

È così bella...sembra una dea.
Quegli occhi color verde smeraldo sono stupendi, quei bei capelli lunghi e castani che gli arrivano all'ombelico, quel corpo fottutamente perfetto..cazzo.

Vedo che ha finito di cambiarsi.

Mi alzo e mi avvicino alla finestra, apro i vetri e alzo la serranda in modo che la luce entri in stanza.

Jasmine Pov's

È appoggiato con i gomiti sul marmo della finistra e tiene la faccia appoggiata sulle mani mentre fissa fuori.

《Tutto bene?》gli chiedo avvicinandomi.

Silenzio. Non risponde.

《Hei?》dico mettendogli una mano sulla spalla.

Si gira, mi guarda dritta negli occhi.
I suoi occhi sono spenti,come persi nel vuoto.

Apre la bocca ma poi la richiude immediatamente senza dire una parola.

Ma che ha? Cosa gli prende? Dov'è il mio migliore amico?
Dov'è il Marlon che è sempre felice e fa il coglione di mestiere?

Si avvicina e mi afferra per i fianchi,mi appoggia delicatamente al muro e con la bocca si avvicina al mio orecchio.

E ora? Che vuole fare?

《Tengo molto a te,non voglio perderti,per nessun motivo al mondo, ti prego!》dice.

I suoi occhi sono lucidi..penso che stia pensando a sua madre.

《Non abbandonarmi come lei, ti proteggerò, come non ho mai fatto con lei..》 dice mentre una lacrima gli riga il viso.

Sì,si riferisce proprio a lei,sua madre. Un giorno dopo una brusca litigata con il padre di Marlon se ne andò di casa, il giorno dopo fù ritrovata morta in macchina. Un ragazzo di 27 anni non era sobrio e gli andò addosso di proposito, scese e la prese a pugnalate. Morì dissanguata.

Sento come se avessi il cuore in gola..Dio! Che sensaziome stupenda e strana allo stesso modo.
Senza pensarci due volte gli salto in braccio e lo abbraccio fortissimo.

《Così però mi soffochi》 dice.

《Non mi perderai mai, ne oggi ,ne domani ,ne mai!》dico.

《Ti voglio bene!》

《Ti voglio bene, scemo》

Mi mette le mani dietro la schiena e mi spinge ancora più forte a lui.

《Hei però vacci piano sennò rischi di farmi male!》dico.

《Scusa piccola.》dice mentre mi lascia scendere dalle sue braccia muscolose.

Guardo l'orologio che è appeso al centro della camera, sono le 17.20.

《Uffa, mi sto annoiando troppo!》dico sbuffando.

《Che ne dici di una partita a Call of Duty III?》dice.

Dio, quel gioco. Lo amo. Iniziai a giocare alla prima edizione di Call of Duty a 10 anni con mio fratello Jake che ne aveva 14. Chissà come sta, dopo gli farò una telefonata ma ora ho solo voglia di giocare.

《Oddio si, così ti straccio come sempre》rispondo.

《Sempre vanitosa eh! Che poi ti batto sempre io 》ride.

Si dirige verso le sue valigie e da una di esse tira fuori la PlayStation 3, due Joystick e Call of Duty III.
Andiamo in sala e colleghiamo tutto alla televisione, mi passa il joystick e ci sediamo sul divano grigio.
Ci togliamo le scarpe e sdraiamo le gambe sulla penisola del divano. Avvia il gioco e mette la modalità zombie. Madonna io lo sposo! Essendo il mio migliore amico sa cosa mi piace e cosa non mi piace. I miei piedi sono vicino ai suoi e a volte si toccano, mi fanno solletico. Gli zombie mi uccidono e lui ride a crepa pelle. Io gli urlo contro finchè non viene a rianimarmi, quasi quasi lo uccido io, ma nella realtà. Arriviamo al round in cui evochiamo Satana conosciuto come "666" . Al sedicesimo round perdiamo e lui inizia a smadonnare e io inizio a ridere.

《Scendiamo a prendere qualcosa al bar dell'Hotel?》propongo.

《Ottima idea》 risponde.

Ci mettiamo le scarpe e scendiamo al piano terra.

Dio, rieccola lì. Giuro che se combina qualcosa che può mandare a puttane le vacanze estive  la prendo per i capelli e la trascino per tutto il centro di Bari.

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