Capitolo 17

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Jasmine Pov's

Ormai sono due giorni che Marlon mi bacia da quel giorno e io continuo a non capire.
Cosa siamo? Perchè lo siamo? Vuole una cosa seria o un passa tempo? Dal mio cervello sta ormai uscendo del fumo,segno che il sistema del mio cervello si è fulminato.
Sto impazzendo come non mai.

Esco dalla camera vestita con dei semplici leggins neri e un top verde acqua e mi dirigo al bar dell'Hotel dove decido di ordinare un po di porcherie da mangiare su cui sfogarmi.
Si, io mi sfogo sul cibo quando sono triste o incazzata, oppure...sulle lamette.

Decido di ordinare un cornetto con la Nutella, dei pasticcini, delle pizzette, dei bignè e un cappuccino.

Dopo questa colazione ingrasserò minimo minimo 2kg. Ma almeno posso essere felice per tutto questo cibo che è a dir poco squisito. Finalmente il cibo arriva e la mia lingua fa i salti di gioia mentre il mio cervello mi accusa di essere una ragazza viziata.

Sto per alzarmi dal tavolo quando una mano si poggia su una mia spalla e una voce ,a me troppo famigliare, mi saluta.
Mi irrigidisco per il troppo fastidio provocato da quella brutta voce che ormai odio.

Mi volto sapendo già chi troverò e infatti non sbaglio. Avrei fatto meglio a non voltarmi.

Micheal, Micheal Timberlake.
Il mio ex ragazzo, quel fottuto stronzo che mi ha tradita dopo due anni di relazione.
Senza dubbi sarà qui per visitare la cagna in calore.

《Vattene.》rispondo come se niente fosse.

《Perché baby? 》dice provocandomi.

Sisi tu provocami che non ci metto nemmeno un secondo a riempirti quella faccia da culo di schiaffi.

《Ho.detto.vattene.》dico scandendo bene le parole e ringhiandogli contro.

《Ah-ah-ah, molto spiritosa carina. Tu non sei nessuno per dirmi cosa fare》risponde credendosi chissà chi.

《Ha detto di andartene》dice una voce molto ma molto amata da me.Oh grazie a dio, Marlon! Il mio cuore inizia a fare i salti di gioia mentre il mio cervello si incasina più di quanto lo era prima.

《Ehi amico, levati. Sto solamente chiarendo una questione con la mia ragazza. Fatti i cazzi tuoi.》dice quella sottospecie di scimmia del mio ex calcando sulle parole ' la mia ragazza '.

Ma come si permette sto tossico e alcolico che non è altro. La sua ragazza? Ma stiamo scherzando? È la battuta più squallida che possa esistere.
Inizio a ridere amaramente mentre Micheal continua a ripetere che sono la sua ragazza.

《Micheal ,ma vai in una clinica per drogati e alcolici. Tu continui ancora a fare uso di sostanze , vero? Io e te non stiamo più insieme. Tu per me non esisti più. Ora puoi andare, grazie. Ah, e la camera è la 169, primo corridoio a sinistra. Non bussare che ti attende già a gambe aperte.》gli faccio un finto sorriso e apro e chiudo la mano in un pugno in segno di saluto.

Marlon mi guarda quasi ad occhi di fuori e rido per la sua faccia.

《Non finisce qui, puttana. 》dice Micheal andandosene.

Marlon stava per tirargli un cazzotto ma per fortuna l'ho bloccato, non voglio problemi qui in hotel e in questura, preferisco godermi questi pochi mesi di vacanza che ci sono prima di riprendere ad andare a scuola.

Senza che me ne accorga mi ritrovo fra due enormi braccia muscole che mi stringono addosso a un corpo anch'esso muscolo.
Il suo profumo mi invade le mie narici e mi porta al paradiso in meno di un mini-secondo.

Marlon, il mio Marlon.
Il mio fid... no.
Non so ancora bene cosa siamo quindi meglio stare zitta.

Maddai! Si vede che ti vuole sua, la sua ragazza.

Ma perché spunti sempre all'improvviso e mi devi mettere paura ?

Ricambio l'abbraccio di Marlon e mi rilasso addosso a lui.

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Scusate del capitolo più breve degli altri ma sono a corto di idee e mi sto veramente sforzando ad andare avanti e pubblicare nuovi capitoli:")

-Rachele.

Escape from HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora