È domenica mattina e il sole che trapassa le tende della mia camera mi sveglia. Sta mattina mi sono svegliata di soprassalto senza un motivo apparente e velocemente presi il cellulare per contattare Giulia. Mentre lo accendevo notai di avere una richiesta di amicizia e quando vidi chi era rimasi a bocca aperta... era Mattia Barcelotta!! Ma come aveva fatto a sapere il mio nome? Perché continua a rompere? Il mio cervello iniziò a porsi domande fino a quando, cinque minuti dopo non trovai un messaggio di Mattia che diceva: *eih cucciola. Ci vediamo oggi?* non risposi nemmeno e lasciai perdere. Durante la mattina non ho fatto altro che vagare per la casa con gli occhi assonnati e i biscotti tra le mani. Mia madre mi rimproverò accusandomi di essere una nullofacente e mi obbligò a cucinare e poi riordinare la cucina. Finito di fare ciò chiesi a mio padre se il pomeriggio sarei potuta uscire e poi tornare la sera. Mi concesse di uscire e verso le 16:30 andai a casa della mia Cucchiola per passarla a prendere e poi uscire. Andammo alla municipale e lì incontrammo Michael Tivali e Pietro Cotuzza insieme ad un ragazzo che non conoscevo a cui non rivolsi parola. Dopo un' oretta circa ci separammo dai ragazzi e continuammo la nostra passeggiata. Incrociammo lo sguardo di Mattia e velocemente cambiammo strada in modo che non ci vedesse ed evitare incontri non graditi. Poi andammo a cenare e vidi un amico: Giuseppe Tamporo a cui voglio un bene dell'anima e me ne vuole anche lui. È come un fratello per me, ci conosciamo sin da quando andavamo alla scuola materna e da bambini eravamo stati "fidanzati". Ovviamente nulla di serio, eravamo bambini ma comunque avevamo un'amicizia stupenda. Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando non dovette andar via. Quella sera, io e Giuly avevamo il cosiddetto BABBÌO nonché voglia matta di scherare e comportsmenti idioti che facevano ridere entrambe a crepapelle. Insomma, il resto della serata fuori passò liscia. Arrivai a casa e mi arrivò un messaggio su whatsapp da un numero a me ignoto che diceva: *ciao, ti ricordi di me?* non sapevo cosa rispondere perciò dopo un po' di riflessione sul cercare di capire l'identità di quella persona invano. Alla fine gli chiesi: *chi sei?*
*sono Salvatore, il cugino di Pietro*
*ah ciao*
*senti mi piaci*
* ma non mi conosci nemmeno!*
*lo so ma sei bona*
Dopo aver letto quest'ultimo messaggio schifata non risposi più e lo bloccai.È lunedì e anche se non ne ho per niente voglia devo andare a scuola. Mi preparo dopodiché prendo cuffie, cellulare e cervello XD poi esco. Incontro Giulia e insieme entriamo a scuola. Ogni lunedì mattina nella mia classe ci sono almeno 6 persone che dormono e poi ci siamo io e la mia MAPS che stiamo in dormiveglia. All'uscita mi vedo spuntare Salvatore che feci finta di non vedere pernon imbattermi in lui. Lo odiavo già, ma non volevo giudicarlo male a primo impatto. Riesco a sfuggire alla sua vista e corro via come un fulmine verso casa. Giunta lì ecco un messaggio da quel rompicoglioni di Mattia che era tutto contento del fatto che mia aveva vista per strada. Messaggiammo per un po' fino a quando lo mandai a fanculo. Nel pomeriggio sarei dovuta andare da Giulia per fare una ricerca di musica e manco fatto a posta vedo Mattia che mi segue fino alla mia meta e mi chiedeva di stare con lui... così, a caso. Mi prese per i polsi, mi fece sbattere contro il muro, e mi disse: Ora se mia! Non puoi fuggire.- Ero fottuta.
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Senza neanche accorgermene
RomanceL'adolescenza è un periodo difficile, doloroso, pieno di sentimenti confusi e delusioni della protagonista che porta Aurora a capire chi sono gli amici veri e la conducono alla scoperta di nuovi amori, cotte, passioni momentane che si riveleranno un...