"Chi è il vero Giulio?"

Capitolo 22 -non fare il coglione e abbracciami.

Resto seria per qualche secondo non so veramente cosa fare.La foresta mi mette una cazzo di paura,capace di farmi pisciare addosso nel giro di pochi secondi. Sono fottutamente sensibile in questo tipo di situazioni e sento il sangue dentro me raggelarsi.
"Giulio dove cazzo stai?!" dico con un tono di voce abbastanza basso e sempre più agitata. Faccio dei passi,con la speranza di riuscire ad incrociare la sua figura,ma ancora niente.
"Giulio se stai scherzando non è per niente divertente!" -dico continuando a camminare,più ci sto qui dentro e più mi sembra che è perfettamente tutto uguale. Gli alberi,i cespugli,tutto.
Di Giulio non c'è nessuna traccia.
"Giulio! Porca puttana!" -mi decido finalmente ad urlare. Resto ferma e in silenzio alla ricerca di qualche rumore,ma tutto ciò che sento sono gli animaletti e zanzare dappertutto. Alleccero il passo,iniziando ad avere seriamente paura fino a quando non vedo un albero diverso da tutti gli altri.
"questo non l'ho per niente visto fino ad adesso" -sussurro.
Può sembrare da stupidi ma davvero l'unica cosa che desidero in questo momento e gettarmi a terra e piangere. È ovvio sto esagerando ma è una sensazione alquanto soffocante è ansiosa. continuo a pronunciare il suo nome ancora e ancora. Mi rendo conto che il luogo in cui mi sto dirigendo in ora è totalmente nuovo. E questo significa che non ci siamo mai passati per queste parti. Le radioline le possiede Giulio e quindi in questo momento non potevo avvisare nemmeno i ragazzi che si trovavano alla "base".
Andiamo, chi cazzo mai poteva pensare che sarei finita per perdermi dentro una cazzo di foresta per colpa di un cazzo di serpente. Comincio seriamente a mandare le migliori bestemmie possibili ed immaginabili a quel serpente che mi ha fatta arrivare a tutto questo. Mi blocco ormai sto sbagliando totalmente direzione e se continuo ad andare avanti peggioro ancora di più la situazione.
I minuti passano,probabilmente è volata già mezzora. Inizio a pensare che Giulio mi ha lasciata qui dentro.
Mi getto a terra e comincio a piangere. Non l'avrei mai detto.. Sara Mangoni che aveva bisogno di Giulio Elia Sabatello.
Ormai sono più che convinta che mi ha lasciata qui,stare qui seduta non serve a nulla,è passato sicuramente 1 ora se non di più, giusto il tempo di alzarmi che mi ritrovo davanti Giulio come se fosse apparso per magia.
TUTTI I SANTI NEL CIELO SIANO RINGRAZIATI.
"Sara!" dice ansimando e poggiando le sue braccia sulle ginocchia,sembra che è appena tornato da una maratona.
"non fare lo stronzo e abbracciami."
Dovevo farlo lo abbracciai fregandomene di tutto.
'sembra che stai vivendo nel mondo delle favole in cui seriamente la ragazzina suscettibile e il ragazzo stronzo possono 'accoppiarsi'.
Una seconda voce sembra che mi sta parlando nella testa.
'Gli opposti si attraggono'
Si attraggono un cazzo.

campeggio -3 giorno.

Ho pregato Lorenzo di farmi restare alla base dato che solo il pensiero di tornare in quella foresta mi fa rabbrividire. Dopo pochi giri di parole accetta.
"e da coglioni non volerci tornare" -mi dice seduto a terra con la schiena poggiata ad un tronco.
"sono una cogliona allora." -dico facendo avanti e indietro per la noia.
"Potevi camminare e non andarti a disperdere." incrocia le braccia al petto e pronuncia quelle parole.
"comincia già a prima mattina?"
"e divertente!" - sorride.
"ma divertente cosa!?" -inizio ad innervosirmi e fermandomi davanti a lui.
"farti innervosire" -si alza e mi stampa un bacio sulla guancia.
"sei insopportabile."
"e se me ne andassi,ti lascerei da sola qua?"
"non me ne frega un cazzo"
Seh,come no.
stai zitta tu.
Dopo qualche minuto non sento più alcun rumore e mi sento obbligata a guardarmi attorno.
"Giulio dove cazzo sei!" urlo.
Sento un tuono,e mi sono venuti immediatamente a mente le parole di Lorenzo "se sentite la pioggia o meglio qualche tuono,non esitate a muovervi."