CAPITOLO 7

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Stavo finendo di togliere le ultime cose dalla cucina, stasera Sofia e James erano andati a cena dai

genitori di lei ed io avevo cenato con Mark, avevamo passato un pomeriggio meraviglioso, mi ha

portato al mare e poi al ritorno ha visto un negozio di giocattoli e' entrato ed e' uscito con un peluche

enorme e mettendolo davanti a me ha iniziato a parlare nascosto dietro di esso.

<Ciao sono un peluche orfanello puoi essere cosi' gentile di portarmi nella cameretta del tuo

bambino e cosi' quando nascera' io gli terro' compagnia? >

Mi fece ridere cosi' tanto che al pensarci rido ancora. Questa settimana avevo conosciuto un altro

Mark, un uomo che qualunque donna volesse al suo fianco, lo sorprendevo molte volte a fissarmi e

ogni volta cercavo di capire cosa gli passasse per la testa...praticamente impossibile. Da quella volta

in macchina non abbiamo piu' parlato della stronza e tanto meno da cio' che mi nasconde, voglio

godermi il momento,anche da semplici amici a me sta' bene.Sofia aveva ragione... standoci accanto il

mio amore per lui si e' rafforzato e in particolar modo oggi pomeriggio quando sdraiata sulla sabbia

si e' messo accanto a me e ha cominciato ad accarezzarmi la pancia e per la prima volta l'abbiamo

sentito muoversi, e' stato un momento bellissimo..... non lo dimentichero' mai.

Avevo appena spento la luce della cucina che senti' suonare il campanello, chi poteva essere a

quest'ora?Forse qualche cliente aveva dimenticato le chiavi, andai ad aprire e mi ritrovai davanti

Mark... ed era furioso. Al momento mi preoccupai e la prima cosa che dissi fu'.

<Giuro che questa volta non ho fatto niente.>

Mi sorrise e torno' sereno.

<Mi fai entrare?>

Lo feci accomodare sul divano e lo senti' dire.

<Stavi andando a letto?Posso andare e tornare domani.Solo che se non te lo dico ora non so' se

domani ne avro' il coraggio.>

Cos'aveva Mark? Sembrava un bambino ferito, arrabbiato, se stasera voleva confidarmi qualcosa non

lo avrei fatto andare per niente al mondo.

<Mi stavo annoiando sola e cosi' volevo andare a letto ma non sono stanca, oggi ho passato una bella

giornata e se hai voglia di parlare con me io ti ascolto.>

Si alzo' e si sedette vicino a me, era irrequieto..qualcosa lo tormentava. Parlo'..

<Martina devo dirti una cosa che non so' se ti fara' piacere ascoltare ma e' il motivo del perche' ti ho

tenuta lontana da me, tu sei una donna cosi' semplice,dolce, buona,altruista che con me potrebbe

solo soffrire e ho paura che quello che sto' per dirti ci allontanera'....> lo interruppi.

<Mark per una volta lascia che sia io a decidere, raccontami tutto e qualunque cosa dirai non potra'

mai farti odiare da me...>

<Non e' facile, Dio che imbarazzo e cazzo non posso nemmeno bere.>

<Mark ti ascolto.>

RITORNERAI DA ME..... E SARA' PER SEMPRE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora