CAPITOLO 9

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                                                                                                MARK 

Il suono del mio cellulare mi sveglio', guardai l'ora ed erano ancora le sei del mattino, chi cazzo era a 

quest'ora?Martina apri' gli occhi e mi guardo' sorpresa cosi' risposi.

<Pronto?> 

Sentire di nuovo la sua voce scateno' in me una miriade di sensazioni... ricordi di bambino 

riaffiorarono nella mia mente e il piu' brutto ebbe la peggio... era mia madre.

<Come fai ad avere il mio numero?> 

 Misi il vivavoce.

<Figlio mio e' successo una tragedia.>

Mi allarmai ma non glie lo feci notare.

<Mamma cosa vuoi? Lasciami fuori dai tuoi problemi..>

<Mark ti prego ascoltami..sono sempre tua madre.>

<Ora ti comporti da madre? Stavo morendo e non ti sei fatta viva.>

<Non e' vero figlio mio.... ero con te quel giorno in ospedale, io, tuo padre e tua sorella ti abbiamo 

seguito per tutta la settimana e appena il dottor Down ci ha detto che stavi bene abbiamo rispettato il

 tuo desiderio di tenerci lontano. Non sono un mostro, sei mio figlio!> 

<Tuo figlio?> Mi venne da ridere.. <E quando hai preso la decisione d' incastrare tuo figlio per la bella 

faccia di tuo marito cos'ero?>

Ci fu' un attimo di silenzio e nel frattempo guardai Martina che mi scriveva "ascoltala" e anche se non

 avevo per niente voglia di parlare con lei ormai ero curioso.

<Hai ragione Mark..... ho sbagliato e non mi perdonero' mai per questo.>

<Mamma sono le sei del mattino cosa c'e' di cosi' urgente da chiamarmi.>

<Si tratta di tuo padre.... oddio Mark siamo rovinati, finiti.... >

<Non ti seguo, spiegati.>

<Ieri la tua ragazza ha parlato con tuo padre.>

Guardai Martina ed era sorpresa quando me quindi non sapeva cosa stava succedendo.

<Lo so' e quindi?>

<Dopo che ha parlato con lei....> s'interruppe e piangeva. < al congresso ha fatto una dichiarazione 

dicendo che si ritirava come medico e confessando tutto di quella notte.>

Mi alzai di scatto dal letto e Martina appoggio' le mani sulla bocca.... non riuscivo a crederci, perche' 

cazzo l'ha fatto.

<Mamma perche' l'ha fatto.>

<Non riusciva a vivere piu' con i sensi di colpa e non poteva permettere a quella maledetta donna di 

rovinare ancora la vita di suo figlio e del suo nipotino.>

Non capivo.... mio padre mi stava salvando mettendo la sua vita allo scandalo solo per farmi vivere 

felice.Anche se la cosa mi faceva piacere non riuscivo a perdonarli, era troppo il male che mi avevano 

fatto.

RITORNERAI DA ME..... E SARA' PER SEMPRE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora