CAPITOLO 19

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Quando ritornammo a casa eravamo fradici e Mark vedendo che tremavo preparo' la vasca, mi 

spoglio' e io ammirai il suo  spogliarello, mi prese in braccio e mi immerse nella vasca. Inizio' a 

passarmi la spugna per tutto il corpo ma in certi momenti notavo che la sua spugna si fermava un po' 

di piu' sulla mia intimita' facendomi eccitare, sentivo la sua erezione premermi dietro la schiena

 pronta a darmi piacere cosi' mi alzai e mi misi a cavalcioni sopra di lui.

<Mark ho voglia di sentirti dentro di me, voglio darti piacere e mostrarti che sono completamente 

tua.>

Prese la sua asta e pian piano entro' in me e quando era completamente dentro lo senti' sussurrarmi 

all'orecchio.

<Martina mi sei mancata cosi' tanto.>

Iniziai a muovermi e lui assecondava i miei movimenti era cosi' bello, come avevo potuto rinunciare a 

tutto questo? All'unico uomo che riusciva a farmi provare tutte queste emozioni?

<Cazzo sei cosi' stretta..non durero' molto.>

<Lasciati andare,voglio sentirti godere.>

Le sue spinte iniziarono ad essere piu' forti,l'acqua inizio' a uscire dal bordo ma in quel momento non 

importava tanto e nel momento che roteo' il bacino come solo lui riusciva a fare tocco' quel punto 

che tanto mi fa' impazzire e iniziai a sentirlo, salire lungo al mio corpo ed io irrigidirmi.

<Martina lo sento.... vieni per me.>

E il mio corpo non se lo fece ripetere due volte mi lasciai andare gridando il suo nome e mentre 

l'orgasmo correva in me senti' lui irrigidirsi  tenendosi sui miei fianchi.

<Cazzo Martina quando mi sei mancata... sto' per riempirti..ti amo>

E riverso' il suo liquido dentro di me. 

Quella notte non dormimmo molto e ci addormentammo solo alle prime luci dell'alba.

A svegliarmi fu' lo squillare del mio cellulare cosi' con gli occhi semiaperti vidi chi era e appena lessi la

 scritta ospedale mi alzai di scatto e il panico subentro' in me,Mark assonnato si acciglio'.

<Pronto?>

<Martina sono Beatrice.>

<E' successo qualcosa alla bambina?>

<No tranquilla volevo solo darti una bella notizia.>

Misi il vivavoce cosi' che Mark potesse sentire.

<Abbiamo visto che la bambina sta' bene e dopo avere effettuato delle analisi siamo tutti del parere 

che puoi portarla a casa.>

Iniziai a piangere e Mark mi strinse forte.

<Grazie Beatrice vieniamo subito.>

<Veniamo?>

<Si Beatrice io e il suo papa' vieniamo a prenderla.>

<Vi aspetto.>

Staccai e mi lanciai addosso a Mark..ero cosi' felice finalmente la mia bambina poteva stare accanto 

alla sua mamma. Ci lavammo e vestimmo subito e partimmo per l'ospedale.

Trovai Beatrice che mi  informo' su delle cure da continuare a casa e poi mano nella mano con 

Mark andammo a prendere la nostra bambina, il momento fu' davvero emozionante,vedere quel 

piccolo esserino fra le nostre braccia senza nessun rischio per lei fu' una gioia immensa e nel 

momento che Mark la prese in braccio notai delle lacrime sui suoi occhi e guardandomi mi disse.

<Vi rendero' le donne piu' felici del mondo..vi amo cosi' tanto.>

Mi avvicinai e lo baciai.

Sono passate due settimane e con la bambina mi sono trasferita da Mark,abbiamo arredato la sua 

cameretta e lui inizia a viziarla gia' da piccola, ogni volta che torna da lavoro porta con se' peluche e 

bambole e io ogni volta alzo gli occhi al cielo.

Il nome alla bambina lo abbiamo scelto lo stesso giorno che l'abbiamo portata a casa e visto la sua 

forza e la sua voglia di vivere l'abbiamo chiamata Victoria Green e quello stesso giorno dopo aver 

addormentato la bambina lui mi porto' in camera da letto con gli occhi chiusi e una volta dentro mi 

sussurro' all'orecchio.

<Martina appena aprirai gli occhi voglio che guardi al centro del nostro letto.>

Cosi' feci e il letto era cosparso di petali di rose e al centro una scatolina di velluto rosso con su scritto

 "Cartier"..rimasi sbalordita e allora lui la prese e inginocchiandosi di nuovo me lo disse.

<Martina mi faresti l'onore di diventare la signora Green?>

Stavolta mi abbassai anch'io gli presi il viso fra le mani e gli risposi.

<Ieri,oggi e per sempre.>

Quando apri' la scatolina per poco non svenni,mai in vita mia avevo visto un anello cosi' bello,  aveva 

un diamante al centro con dei piccoli smeraldi attorno e luccicava meravigliosamente... me lo mise al 

dito e mi bacio' fino a quando i nostri corpi non si unirono. Ci saremmo sposati dopo il matrimonio di 

James e Sofia e quindi facendo un calcolo decidemmo per il 25 Dicembre il giorno in cui fu' fecondata 

Victoria.

A Marisa fu' data la pena massima di ogni capo d'accusa, 30 anni e 8 mesi.. sarebbe uscita di galera 

quasi a 70 anni e per noi fu' una grande soddisfazione...

Partimmo il mese dopo in America, mio padre e i miei fratelli ci avrebbero raggiunti per il matrimonio,

Sofia e James erano gia' la' ormai mancava una settimana al loro matrimonio e lei era raggiante non 

vedeva l'ora di sposarlo ed infine la mia amica Laura aspettava noi per battezzare Gabriele e Victoria 

insieme e nutriva la speranza che da grandi potessero stare insieme..insomma gia' pensava a 

combinargli il matrimonio a quel povero bambino...

Avevamo preso una casa lontano dalla citta'...a dire il vero piu' che casa era una villa ma Mark gia' 

pensava ad un parco giochi per Victoria e aveva bisogno di spazio.

Sofia e James si sposarono e il loro e' stato un bellissimo matrimonio,al ricevimento ballammo e 

ridemmo e per una notte lasciammo la bambina ad Ale e Jake cosi' Mark affitto' una stanza e 

passammo tutta la notte a fare l'amore. Ora si attendeva solo il mio matrimonio..



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