Stivaletti rosa.

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Zayn:emergenza CSAL

Niall:Niall a rapporto.

Perrie:Ci scopiamo Anne lentamente?

Zayn:CHE COSA?

Niall:non era" ci servono anguille lunghe"?

Perrie:per farci cosa.

Niall:mangiarle.

Perrie:solo tu Niall, solo tu.

Zayn:RAGAZZI.L'EMERGENZA É "COSA SUCCEDE A LOUIS"

Perrie:avrà finito il tè

Niall:si é richiuso di nuovo in casa?

Zayn:sì.

Perrie:ah.

Zayn:e ha iniziato a non parlarmi più.

Perrie:ha capito i tuoi problemi mentali.

Niall:Chissà cosa succede...
Uhmm

Zayn:é colpa mia.Gli ho mandato il link di una storia gay l'altro giorno e ora si rifiuta di parlarmi.

Perrie é uscita dal gruppo.

Niall sbatte la testa sul muro e lo spacca.

Zayn:ma...

Niall:tu.hai.linkato.una.storia.gay.aunochehalamentepiuchiusadeinegoziladomenica.

Zayn:le domeniche d'agosto quanta neve che cadrá...

Niall:non risolverai cantando gigi d'alessio.
Ora capisco perchè louis é incazzato.

Zayn:e perchè?

Niall:perchè ha come migliore amico un deficiente.


Louis aprì gli occhi improvvisamente, ritrovandosi circondato dall'oscurità.
Aveva la fronte sudata e i capelli scompigliati, con un principio di mal di testa.Si passò una mano sul petto, cercando il punto dove si percepiscono i battiti del cuore.

Bum bum bum bum.

Batteva troppo velocemente e Louis lo sentiva risuonare nelle orecchie.

"Ho fatto un incubo?"sussurrò.

Non mi ricordo un bel niente però.

Il ragazzo si rigirò nel letto, cercando una posizione comoda in modo da addormentarsi.

"Non ho sonno"sbuffò.

Alzò le coperte e uscì pesantemente dal suo letto,si infilò le ciabatte e accese le luci della casa.Il giorno era iniziato prima del previsto.

"Ho fame"borbottò, grattandosi il mento.Aprì le varie mensole della cucina, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.Trovò solo qualche biscotto ammuffito e una bottiglia di alcool alimentare.

"Darmi all'alcoolismo non mi sembra una buona soluzione"valutò ,rigirandosi la bottiglia tra le mani.La rimise nello scaffale, poi rientrò in camera da letto per mettersi delle scarpe.

"Meglio andare al market, va'"sussurrò.Da un po' aveva preso l'abitudine di parlare da solo, anche perchè l'appartamento era occupato soltanto da lui e non vedeva i suoi pseudo amici da tanto.

Il ragazzo si infilò le prime scarpe che trovò e, prendendo una giacca dall'attaccapanni, uscì di casa.

"I guanti, merda "disse.Un barbone al lato della strada lo guardò male e Louis alzò le spalle.
Si infilò dunque le mani in tasca e si incamminò verso il market aperto ventiquattro ore su ventiquattro, per comprare qualcosa da mettere sotto i denti.

Books and Boots||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora